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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
il due aste della Falange amaranto
NEWS

Farsetti: "L'Arezzo per il Comune è una risorsa o un problema?"

Intervista al consigliere comunale del Movimento 5 stelle



Farsetti (a destra) insieme a Lucio Bianchi del Movimento 5 stelle1) Partiamo dal fatto che è sulla bocca di tutti nelle ultime settimane: l’annosa questione dei campi di allenamento per l’Arezzo. Come se ne esce?
“Per prima cosa la giunta Fanfani deve fare chiarezza al suo interno e, una volta per tutte, decidere se l’Atletico Arezzo è da ritenersi un problema o una risorsa per la città. Risolto il quesito, cosa non facile per chi ha sempre dimostrato disinteresse per i colori amaranto, purtroppo per questa stagione non si potrà che mettere una “toppa” e cercare di salvare il salvabile: l’assessore Donati ha l’obbligo di trovare una soluzione che consenta all’Arezzo di svolgere la propria attività”.
2) Certo è che siamo passati dalle stelle alle stalle: quanto è lontana, oggi come oggi, l’idea di fare un centro sportivo, come avrebbe in mente l’Arezzo?
“La politica dovrebbe avere la capacità di dare una visione ed una strategia per il futuro: l’unico modo per una società come quella amaranto di rimanere nel calcio che conta è puntare sui giovani, e quindi dotarsi di un proprio centro sportivo sul quale far crescere questo progetto è fondamentale. Il Comune di Arezzo deve dare una spinta propositiva e propulsiva verso questa direzione”.
3) Nel suo complesso, è una vicenda che apparentemente poteva essere di semplice soluzione, e che invece potrebbe condizionare il cammino degli amaranto. O no?
“In campionati livellati come il nostro i dettagli possono fare la differenza. E noi sicuramente non ci stiamo allenando nelle condizioni migliori. Spero che questo non influisca più di tanto e che le difficoltà, viceversa, esaltino il gruppo”.
4) Ma nell’insieme, a parte lo zoccolo duro dei tifosi amaranto, la città pare un po’ disinteressata alle sorti della squadra…
“Ormai lo abbiamo capito, l’aretino medio segue solo la moda del momento, e oggi andare a vedere l’Arezzo in serie D non lo è. Solo i veri appassionati seguono sempre con amore la squadra, a loro andrebbe dedicato un monumento. Una proposta provocatoria potrebbe consistere nel consentire l’ingresso ai soli abbonati”.
5) Con un po’ di continuità di risultati, comunque, si ricomincerà a vedere un po’ di gente allo stadio?
“Anche vincendo tutte le partite con tre gol di scarto dubito che in serie D vedremo un aumento sensibile di spettatori”.

6) Che cosa funziona, secondo te, di questa squadra, e cosa invece andrebbe migliorato?
“L’attacco con Raso, Martinez e Cissè mi sembra da categoria superiore, abbiamo veramente un bel parco di under ed inoltre la difesa è affidabile, esaltata dalla presenza di Pecorari. Forse qualche centimetro e chilo in più a centrocampo non guasterebbe”.
7) La classifica corta di queste prime giornate è segno di un sostanziale equilibrio di questo campionato o i veri valori devono ancora venir fuori?
“Sicuramente il campionato sta cominciando a prendere la sua fisionomia. Credo che il tasso tecnico quest’anno sia calato. Le differenze più marcate le vedremo nel girone di ritorno: a gennaio verranno modificate sostanzialmente le rose e, vista la sola promozione, molte squadre molleranno”.
8) I tifosi dell’Arezzo, grazie ad Orgoglio Amaranto, sono stati i primi in Italia a possedere delle quote azionarie della propria società. Come giudichi quest’esperienza, che stai vivendo anche dall’interno?
“È stata un’esperienza fantastica, parlo al passato visto che per il mio impegno politico ho preferito non ricandidarmi nel consiglio del comitato, che mi ha arricchito molto sotto il profilo umano, anche se un’estate di passione come quella trascorsa dopo la non iscrizione della vecchia società non la auguro a nessun tifoso di calcio nel mondo. L’aspetto positivo di quella drammatica vicenda è stato appunto la nascita del comitato Orgoglio Amaranto, che è riuscito a far entrare i tifosi all’interno del consiglio di amministrazione del proprio club potendo esercitare una reale funzione di verifica e controllo”.
9) In altri paesi europei le forme di azionariato popolare sono maggiormente diffuse e ad uno “stadio” più avanzato: il futuro del calcio è in questa direzione?
“Il calcio professionistico del futuro si baserà principalmente su tre grandi risorse: l’azionariato popolare diffuso, che renderà i tifosi molto più vicini e responsabili verso la loro squadra; in Germania questo sta già accadendo, con una legge che regolamenta il tutto, ed infatti il loro calcio ha sopravanzato il nostro per spettatori ed interesse. Altra grande innovazione consisterà nel dotarsi, per ogni club, del proprio stadio di proprietà, che darà stabilità economica alla società e renderà l’evento sportivo fruibile in maniera continuativa per tutto l’arco della settimana. In ultimo i settori giovanili organizzati con centri tecnici d’avanguardia".
10) Un’ultima domanda, tra il serio e lo scherzoso: per Daniele Farsetti è più appassionante una partita dell’Arezzo o un dibattito acceso in politica?
“Facendo politica per pura passione civica, nel Movimento 5 stelle, come contrapposizione netta con chi ci rappresenta, sia a livello locale che nazionale, vivo con una “carica agonistica” molto intensa anche la mia esperienza in consiglio comunale. Spesso, in ambito politico, vengo accusato di essere troppo irruento e determinato per cui coniugare le mie tre passioni, ci metto anche la Giostra del Saracino, sponda gialloblù, mi risulta estremamente naturale".

scritto da: Roberto Gennari, 29/10/2011