Serie D, in campo vola di tutto: pezzi di legno, tubi di plastica, sputi e sassate

La rubrica dedicata alle decisioni disciplinari del campionato dilettanti. Schenardi, allenatore dello Sporting Terni, squalificato due giornate. Un turno a Martinez e Pecorari. Ma c'è anche chi offende l'arbitro e poi gli chiede di non scrivere niente sul referto, chi tenta di strozzare l'avversario e chi gli fa un entrata a piedi pari sul ginocchio. La Lega questa settimana ha incassato dalle multe altri 9.300 euro.

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Il comunicato ufficiale del giudice sportivo del C.N.D. del 18 ottobre 2012 ha fatto entrare nelle casse della Lega ben 9300 euro a causa delle multe inflitte alle società. Quella più onerosa (1500 euro) è stata inflitta al Monospolis, dato che i propri sostenitori hanno offeso in maniera pesante l’arbitro e visto che i medesimi si sono resi protagonisti di un insolito lancio di oggetti: “per avere propri sostenitori lanciato in direzione di uno degli A.A. un pezzo di legno lungo circa un metro e largo 10 cm, un tubo di plastica di circa 20 cm ed un altro di circa 3 cm, oggetti che cadevano sulla pista di atletica e sul campo per destinazione”. Inoltre “per indebita presenza, durante l'intervallo, di persona non identificata ma chiaramente riconducibile alla società che, avvicinatasi con fare minaccioso al Direttore di gara, rivolgeva la medesimo espressioni dal contenuto offensivo”. Evidentemente lo 0-0 casalingo contro il Bisceglie non è stato ben digerito dalla tifoseria locale e capro espiatorio è stato il terzetto arbitrale. Anche se mi domando quale componente della terna arbitrale si porti dietro un righello per misurare le dimensioni degli oggetti che volano in campo …
Al Lecco vanno invece 1200 euro per aver acceso fumogeni prima dell’inizio del match e per offese e sputi (stavolta sulla schiena) verso un collaboratore dell’arbitro. Le varianti sul tema sono sempre ben accette.
I sostenitori del Seregno hanno, invece, colpito il direttore di gara al polpaccio sinistro con “un piccolo sasso”. Essersi tolti il famoso “sassolino dalla scarpa” è costato alla società lombarda 1200 euro. Il Cosenza si è preso 500 euro di ammenda per i deprecabili cori razzisti intonati dai propri tifosi verso un giocatore avversario (del Comprensorio Montalto).
Capitolo dirigenti. Ceccagnoli dello Sporting Trestina evidentemente ha alzato le voce e le sue frasi ingiuriose verso il direttore di gara gli sono costate la squalifica fino al 31 ottobre, mentre il mister dello Sporting Terni, Schenardi, si è beccato due turni di stop dopo la sua plateale scenata nei confronti dell’arbitraggio, secondo lui avverso ai propri colori e indirizzato a favorire quelli amaranto. Opinioni. Angelone Vincenzino (un nome che è tutto un programma e che ho riletto almeno 5 volte per essere sicuro di quello che i miei occhi stavano vedendo), allenatore dell’Amiternina, starà fuori per tre giornate perché “uscito dalla propria area tecnica protestava platealmente nei confronti degli Ufficiali di gara con termini irriguardosi, allontanato. Al termine della gara attendeva l'Arbitro nello spogliatoio chiedendo al medesimo di non riportare a referto le proprie condotte”. Marcia indietro nel finale dopo insulti a tutto spiano. Angelone, Angelone …

 

Capitolo calciatori. Due falli di reazione sono alla base delle pesantissime squalifiche di quattro giornate inflitte a due giocatori. Il primo è Arzeo della Sarnese, il quale “espulso per avere, a gioco in svolgimento e senza alcuna possibilità di contendere il pallone, colpito in scivolata e con violenza un calciatore avversario, alla notifica del provvedimento disciplinare rivolgeva al Direttore di gara espressione dal contenuto estremamente triviale”; il secondo è Colletto dell’Union Quinto “per avere, a gioco fermo, colpito con una gomitata al volto un calciatore avversario che riportava un taglio sotto l'occhio di circa due centimetri” (sempre col righello alla mano). Leggermente nervosi, per non dire carichi a mille. Forse troppo.
Ma tanto per continuare con il clima pacato che si è respirato sui campi del C.N.D. nel turno scorso, ci sono da segnalare ben cinque giocatori espulsi e squalificati per tre giornate, tre per due turni e addirittura otto per un turno. Per il primo gruppo Colantoni dell’Anziolavinio e Iovinella del Ginnastica e Calcio Sora sono stati autori di falli di reazione, Bertacchi del Seriate e Alderuccio del Ragusa si sono fatti espellere per offese ed espressioni blasfeme, mentre Palermo del Fidene “per avere, a gioco fermo, afferrato per il collo un calciatore avversario scaraventandolo violentemente a terra”. Ha tentato di strozzarlo, in poche parole.
Per gli espulsi del secondo gruppo (squalificati per due gare), Grasselli del Chavari risulta colpevole di offese all’arbitro, Lisai del Torres se l’è presa con l’allenatore avversario, minacciandolo, ma la più bella motivazione andata a referto è quella riguardante Ravasi della Civitanovese, il quale “senza alcuna possibilità di contendere il pallone interveniva da tergo su di un calciatore avversario colpendolo al ginocchio con entrambi gli scarpini”. La famosa “entrata a piedi pari sul ginocchio”, che rappresenta un sogno per molte persone.
Per i giocatori sanzionati con un turno di squalifica abbiamo molti falli da ultimo uomo, interventi con la mano e normali falli di gioco. Ordinaria amministrazione insomma.
Tra i giocatori espulsi per doppia ammonizione e, quindi, squalificati per un turno c’è anche il nostro Horacio Raul Martinez. Nonostante la seconda ammonizione sia scaturita da un fallo che solo l’arbitro ha visto. O forse l’avrà vista anche Schenardi…

 

scritto da: Daniele Turchini, 18/10/2012

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