SERIE D GIRONE E - 1a giornata
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I segreti di Arezzo - La Dea Uni che allatta Ercole adulto
Sabato 10 novembre 2012 il Parco Archeologico Naturalistico di Castelsecco, proprio sopra lo stadio di Arezzo, si è arricchito di una nuova scultura monumentale. Accanto agli splendidi bronzi su soggetto mitologico di Amalia Ciardi Dupré, di proprietà dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dislocati sulla sommità del colle di San Cornelio dallo scorso anno, adesso i visitatori possono ammirare anche l’opera in pietra raffigurante La dea Uni che allatta Ercole adulto.
TweetSabato 10 novembre il Parco Archeologico Naturalistico di Castelsecco, proprio sopra lo stadio di Arezzo, si è arricchito di una nuova scultura monumentale. Accanto agli splendidi bronzi su soggetto mitologico di Amalia Ciardi Dupré, di proprietà dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dislocati sulla sommità del colle di San Cornelio dallo scorso anno, adesso i visitatori possono ammirare anche l’opera in pietra raffigurante La dea Uni che allatta Ercole adulto.
Ne è autore Giovanni Pelini, alias Ilinep, scultore aretino che negli ultimi anni sta raccogliendo ampi consensi di pubblico e critica.
La mostra fiorentina del 2010, a Palazzo Panciatichi, e la partecipazione alla Biennale di Chianciano nel 2011, lo hanno consacrato come una delle figure più interessanti del panorama regionale. Il 21 settembre 2011, proprio a Chianciano, Ilinep ha presentato il manifesto del Riflessismo, una forma artistica che si propone di trasferire l'azione del comportamento umano in un lavoro artistico, riflettendovi debolezze e negatività da superare.
L’idea di una scultura per Castelsecco nacque nel 2011, quando Maria Grazia Tonioni, presidente dell’associazione Castelsecco, propose allo scultore di realizzare un’opera in loco. Un monumento da mostrare a visitatori e scolaresche nelle sue varie fasi, dalla pietra grezza fino alla scultura finita. A marzo 2012 Ilinep ha cominciato a scolpire un blocco vergine, venuto fuori dai movimenti di terra eseguiti durante i lavori di recupero della collina di San Cornelio dal punto di vista naturalistico.
Come tema è stato scelto quello di Uni - suprema dea del pantheon etrusco, corrispondente alla Era greca e alla Giunone romana - che allatta Ercole adulto.
L’opera aretina prende spunto da un celebre specchio ritrovato a Volterra, che reca al centro un'incisione con lo stesso soggetto. Bisogna ricordare che a Castelsecco, tra i vari templi della grande area santuariale, se ne trovava anche uno dedicato a questa divinità.
La lavorazione della statua non è stata semplice, poiché la pietra arenaria tipica di Arezzo è bella a vedersi, ma molto fragile. Impregnanti e protettivi naturali, stesi per lucidare l’opera e stendere una patina che la preservi dagli agenti atmosferici, contribuiranno a proteggerla negli anni.
La sommità di San Cornelio è ormai diventata un vero museo a cielo aperto. Inserire un’esposizione di statue, dove oltre ai bronzi della Dupré e a quello di Ilinep se ne aggiungano altre di scultori contemporanei, potrebbe essere un modo per lanciare definitivamente il parco, in attesa del recupero dell’area archeologica etrusco-romana, che renderebbe fruibile un tesoro di inestimabile valore e grazie al quale ci sarebbero delle ricadute in termini anche economici per tutto il territorio.
(le immagini sono state scattate da Vincenzo Lacroce)

scritto da: Marco Botti, 23/11/2012
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Commento 2 - Inviato da: baicol, il 23/11/2012 alle 10:03
potrebbe essere un modo per lanciare definitivamente il parco, in attesa del recupero dell’area archeologica etrusco-romana, che renderebbe fruibile un tesoro di inestimabile valore e grazie al quale ci sarebbero delle ricadute in termini anche economici per tutto il territorio.
Insieme a mille altre attrazioni del nostro territorio non sfruttate, aggiungo io!
CAPITO AMMINISTRAZIONEEEEEEEE?????
Macche'...come dire al muro
Commento 3 - Inviato da: botolo rompipalle, il 23/11/2012 alle 10:12
La dea Uni che allatta Ercole adulto
Ercole era un guitto, tutte le scuse son bone per le tette di una dea
Commento 1 - Inviato da: pipanos, il 23/11/2012 alle 09:06
Meno male sei tornato a scrivere così oltre a note culturali ci dai anche buone notizie che di questi tempi sono sempre più rare.