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"Speziale innocente" dopo il gol. Il calciatore Arcidiacono prende il Daspo per tre anni

Aveva mostrato una maglietta di solidarietà nei confronti del tifoso catanese condannato a otto anni di reclusione per l'omicidio preterintenzionale dell'ispettore Raciti. E l'attaccante del Cosenza si è visto infliggere il divieto di ingresso negli stadi dal questore Guido Marino. Adesso rischia anche un procedimento disciplinare a livello sportivo



Pietro Arcidiacono, Daspo di tre anni per luiTre anni lontano dai campi di calcio. Arriva dal questore di Catanzaro Guido Marino, sotto forma di Daspo, il primo provvedimento nei confronti di Pietro Arcidiacono, il ventiquattrenne attaccante catanese del Cosenza calcio che sabato scorso ha pensato di festeggiare un gol esibendo una maglietta con la scritta 'Speziale innocente'. Un provvedimento accolto dal plauso della vedova dell'ispettore capo della polizia di Stato, Filippo Raciti, ucciso durante gli scontri fra i tifosi del Catania e del Palermo, il 2 febbraio 2007, e per la cui morte Antonino Speziale è stato condannato a otto anni di reclusione per omicidio preterintenzionale con sentenza passata in giudicato. Ha usato parole dure, Marisa Grasso, per commentare quanto successo. "Arcidiacono - ha detto, a Radio 24 - è uno stupido e un presuntuoso. Sono contenta per il Daspo emesso dalla Questura di Catanzaro. Con quella maglietta ha offeso i miei figli. Chieda loro scusa, perché non prova a solidarizzare con loro, che da quasi sei anni non possono più pronunciare la parola papà? E dire che, in questi anni, non l'ho mai visto in Tribunale a chiedere verità e giustizia".

Per Arcidiacono i problemi potrebbero non finire con l'allontanamento dagli stadi. Il procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi, aprirà a sua volta un fascicolo sulla vicenda, ma soprattutto, gli uomini della polizia di Stato, che nelle prossime ore notificheranno il Daspo al calciatore, hanno anche inviato un rapporto alla procura della Repubblica di Lamezia Terme per valutare se sussistano reati penalmente perseguibili a carico del calciatore. E, forse, non solo per lui. Alla Digos di Cosenza, infatti, i colleghi di Catanzaro hanno chiesto un ulteriore approfondimento per verificare se possano emergere responsabilità anche a carico di altri. Pietro Arcidiacono, infatti, dopo avere messo a segno un gol nella partita giocata a Lamezia Terme contro il Sambiase, è corso verso la panchina dove il fratello Salvatore, anche lui giocatore del Cosenza, gli ha passato la maglia incriminata. Al plauso della vedova Raciti si è unito quello del Coisp.

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni degli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, difensori di Speziale, che si sono detti indignati per quanto accaduto. "In Italia persino la libertà di pensiero e di espressione è sanzionata", è stato il loro pensiero. "La condanna di Antonino Speziale - hanno aggiunto - é certamente una decisione che non si può né digerire né accettare ma, nonostante il clamoroso errore giudiziario, siamo pronti a tutto per fare emergere la verità".

 

www.ansa.it


scritto da: Ansa, 20/11/2012





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: baicol, il 20/11/2012 alle 10:42

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Questa decisione fa venire i brividi!! Daspo per una maglietta? In questo paese non ci resta che fare il funerale alla libertà di pensiero. Soprattutto se in ballo ci sono i tutori dell'ordine, a loro tutto è concesso e guai anche solo a pensarla diversamente.

 

Commento 2 - Inviato da: Andrea Avato, il 20/11/2012 alle 10:50

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Anche a me pare un'esagerazione clamorosa. Si può discutere sull'utilità di un gesto del genere durante una partita, ma qua tirano fuori Daspo, squalifica sportiva, altri reati penalmente perseguibili. Senza contare che il Cosenza l'ha già sospeso. Mi sembrano tutti impazziti. Alla fine l'unica cosa che comprendo, anche se non le condivido nella sostanza, sono le parole della moglie di Raciti. La perdita di una persona cara ti porta anche a estremizzare i concetti. Ma questo è il classico esempio in cui si spara a un moscerino con la bomba atomica.

Commento 3 - Inviato da: Sava, il 20/11/2012 alle 10:51

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Che poi, più che ad Arcidiacono, il Daspo dovrebbero darlo agli agenti della scientifica visto che furono loro, per primi, a stabilire che la morte di Raciti avvenne a seguito dei traumi riportati dal suo investimento ad opera di un Defender della stessa Polizia, motivando ovviamente questa loro dedizione con specifici rilievi (è tutto rintracciabile in rete con una semplicissima ricerca su Google).

Purtroppo, però, un colpevole serviva.
Come possa questa gente guardarsi allo specchio francamente non lo so.

Commento 4 - Inviato da: Sava, il 20/11/2012 alle 10:55

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Andrea Avato ha scritto:

Alla fine l'unica cosa che comprendo, anche se non le condivido nella sostanza, sono le parole della moglie di Raciti.

Se ne dicono tante a riguardo...

Commento 5 - Inviato da: Andrea Avato, il 20/11/2012 alle 10:57

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???

Commento 6 - Inviato da: Libanese , il 20/11/2012 alle 11:02

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Italia paese  di  folli..,    Rumeni Albanesi  ti entranoin casa e ti torturano  per un po' di  spiccioli , stupratori ,  assassini  mariti che picchiano le mogli  stanno  tutti beatamente  fuori , e qui si condanna uno perche ha dichiarato solidarietà ad un suo vecchio amico, quando  la iustizia italiana  non è uguale per tutti e spesso le sentenze sono determinate dal volere politico.

Commento 7 - Inviato da: Libanese , il 20/11/2012 alle 11:03

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roba da pazzi.

Commento 8 - Inviato da: Toni, il 20/11/2012 alle 11:21

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Sono inorridito...

quello che sta succedendo in Italia è peggio di una dittatura, siamo a dei livelli allucinanti.

La moglie di raciti farebbe bene a pensare ai su figlioli ed evitare di farsi troppa pubblicità che li danneggia e basta: mi sembra che chiacchieri sempre troppo e a sproposito.

Commento 9 - Inviato da: aloee, il 20/11/2012 alle 12:09

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la vedova allegra!

Commento 10 - Inviato da: chiana, il 20/11/2012 alle 12:29

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La moglie di raciti è stata più volte invitata dalle istituzioni catanesi a tacere... il suo comportamento le ha fatto guadagnare appunto il nomignolo di vedova allegra. Purtroppo morì una persona e qualunque sia stato il motivo non bisogna perdere di vista questo aspetto fondamentale. Detto questo tutto quello che è accaduto dopo, compresi il comportamento della vedova ed il processo stesso, ha qualcosa di grottesco.

Commento 11 - Inviato da: il ferro, il 20/11/2012 alle 15:24

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la r-e-t-r-o-marcia èèèèèèè--.------

Commento 12 - Inviato da: il ferro, il 20/11/2012 alle 15:28

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ridicoliiiii andate a prendere mohammed florin e marius !!!!!

Commento 13 - Inviato da: il ferro, il 20/11/2012 alle 15:28

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liboni è morto gli stupratori sono vivi

Commento 14 - Inviato da: Andrea Avato, il 20/11/2012 alle 17:45

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NEWS - ROMA - ''Chiedo scusa a tutti. Quel gesto era per la famiglia di Speziale che sta vivendo ore drammatiche dopo l'arresto del figlio. Chiedo scusa alla vedova Raciti, alla polizia, ma io non volevo offendere nessuno''. Cosi' Pietro Arcidiacono ha spiegato il suo gesto. Sabato il calciatore del Cosenza dopo un gol, ha esibito una maglia con la scritta 'Speziale innocente' per solidarieta' al tifoso del Catania condannato ad 8 anni di reclusione per la morte dell'ispettore Filippo Raciti.

Commento 15 - Inviato da: il ferro, il 20/11/2012 alle 17:51

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il capro espiatorio......e chi non guarda gli specchietti retrovisori se la sta scialando con beretta e distintivo....

Commento 16 - Inviato da: il ferro, il 20/11/2012 alle 19:45

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discovery channel. emittente che fa male. parecchio male