SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
L'Arezzo volta pagina. Bilancio, Cda, Villaggio e rapporti con il Comune: l'agenda è fitta
Il dado non è tratto ma quasi. Tra oggi e lunedì le tessere del mosaico dovrebbero andare al loro posto: stanno per uscire di scena sia Felletti che Anzalone e anche Massetti è intenzionato a cedere le sue quote. Il nuovo azionista di maggioranza si accollerà le spese di gestione del campionato in corso ma, se non subentreranno intoppi, dovrà anche guardare al futuro: programmazione tecnica e settore giovanile le priorità, oltre alla definizione di una strategia condivisa con l'amministrazione
TweetIl dado non è tratto ma quasi. Tra oggi e lunedì dovrebbero andare a posto le ultime tessere di un mosaico che sta cambiando aspetto di giorno in giorno. Dell’operazione in corso si è già detto: l’Arezzo avrà un nuovo azionista di maggioranza che succederà a Gino Severini alla guida del club amaranto. L’assetto interno muterà radicalmente: il nuovo socio rileverà il 51 per cento dalla Sport&Events, all’interno della quale si consumerà una redistribuzione delle quote. I soci Sandro Felletti e Franco Anzalone usciranno di scena in modo soft, dopo settimane in cui si sono susseguiti incontri chiarificatori e prese di coscienza di quanto accaduto negli ultimi due anni. Alla fine le parti in causa sembrano aver convenuto sull’utilità di una pragmatica soluzione che consenta a tutti di mettere una pietra sopra al passato e di liberare l’Arezzo da incomprensioni e dissapori.
Al passo d’addio pare essere arrivato anche Marco Massetti, il presidente di una rinascita tormentata, sofferta ma limpida e trasparente. Dimissionario da oltre un anno, Massetti è in procinto di cedere il suo 8 per cento, per un epilogo personale che assume anche un innegabile valore simbolico.
Si volta pagina e stavolta lo si fa con tutti i crismi. Contestualmente alla redistribuzione delle quote, verrà anche approvato il bilancio della stagione 2011/12, in attesa che sia ricostituito un Consiglio d’amministrazione operativo e nel pieno dei poteri. Confermato, anche da parte della nuova proprietà, il gradimento nei confronti di Orgoglio Amaranto, che conserverà il 2 per cento in rappresentanza degli oltre duecento iscritti e del progetto di azionariato popolare.
Gino Severini resterà comunque all’interno dell’organigramma. Un atto dovuto nei confronti di un presidente che, sia pure con risultati sportivi altalenanti, ha finanziato di tasca propria, con diverse centinaia di migliaia di euro, le ultime due annate dell’Arezzo.
Un ruolo operativo, come già anticipato, lo ricoprirà Fabrizio Dioguardi, il quale da novembre in avanti si è ritagliato il ruolo di mediatore, riuscendo a sciogliere diversi nodi intricatissimi. Il resto si scoprirà una volta che sarà stato messo nero su bianco davanti a un notaio. Questione di pochi giorni, a meno che non sorgano intoppi imprevisti che però sembrano ormai scongiurati.
L’imprenditore romano che indosserà i panni del presidente, il terzo dopo il fallimento del 2010, si è mosso per tempo e con oculatezza: definiti tutti i passaggi burocratici e amministrativi della trattativa, presentate le garanzie economiche necessarie, condivisi i dettagli operativi per assicurare alla società (e quindi alla squadra) il massimo della tranquillità possibile fino a giugno. La gestione economica del campionato in corso ricadrebbe interamente sulle spalle del neoazionista di maggioranza, che potrebbe insediarsi già la prossima settimana. A quel punto il lavoro non mancherebbe di certo. L’obiettivo salvezza da raggiungere, il settore giovanile da riorganizzare anche tramite il recupero del progetto legato al Villaggio Amaranto, l’indispensabile programmazione tecnica da mettere a fuoco, il marketing e tutto il resto: l’agenda non resterebbe vuota a lungo.
Senza contare che andrebbe pure fatto un nuovo tentativo per ottenere dall’amministrazione comunale quella condivisione di strategie che è sempre mancata. Perché un Arezzo solido, con un presidente forte, non potrebbe restare ancora confinato nell’indifferenza. Tempo un anno o due e saremmo daccapo un'altra volta.
scritto da: Andrea Avato, 04/01/2013
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Commento 2 - Inviato da: Jappy7, il 04/01/2013 alle 12:13
Alo' speriamo di creare veramente qualcosa di importante qui ad Arezzo..speriamo bene che sia la persona giusta e coi soldi..e con l'intento di fare un bel progetto!!!
Commento 3 - Inviato da: Libanese , il 04/01/2013 alle 12:19
dell arezzo non je ne frega na beata minchia nemmeno a l'opposizione comunale, ne ai capi dei vari partiti..., in tutti sti mesi non hanno fatto un cazzo, e ancora cercate l aito dalla politica ?
Commento 4 - Inviato da: el lagarto, il 04/01/2013 alle 14:04
Se arriva un imprenditore forte, fanfanulla se la fa sotto.
Commento 5 - Inviato da: max71, il 04/01/2013 alle 14:23
ma si sa chi è questo imprenditore?
Commento 6 - Inviato da: lele, il 04/01/2013 alle 15:24
l Avato...invece di caricare il video dove si vede che sei billino con il cappottino blu....
chi è sto imprenditore???
se dici LOTITO no, sai chi invece SI...
e allora?????
non fare il prezioso......
Commento 7 - Inviato da: il ferro, il 04/01/2013 alle 19:53
lotito,gaucci....robba che viene dalle pulizie.
ma ce ne sono anche altri.....multiservice magari....
Commento 8 - Inviato da: lele, il 04/01/2013 alle 23:15
il Ferro la sà lunga....altro che Lavato..........................................=)=)=)=)=)=)
Commento 9 - Inviato da: leonedellamaradona, il 04/01/2013 alle 23:49
Stavolta ci siamo x un grande arezzo
Commento 10 - Inviato da: il ferro, il 05/01/2013 alle 00:51
se il tutto va in porto la fiducia è d'obbligo.
magari con dioguardi direttore generale...e l'apporto di de nicola per gli acquisti......
nuovo allenatore e via!!!!
e non vedrei male nemmeno il ritorno di martucci. vorrebbe dire che bacis è stato scaciato
Commento 11 - Inviato da: chiana, il 05/01/2013 alle 10:00
Ferro la tua idea non sarebbe malaccio...
Commento 1 - Inviato da: alti60, il 04/01/2013 alle 12:12
Senza contare che andrebbe pure fatto un nuovo tentativo per ottenere dall’amministrazione comunale quella condivisione di strategie che è sempre mancata. Perché un Arezzo solido, con un presidente forte, non potrebbe restare ancora confinato nell’indifferenza.
Ieeee sperece Andrea alòòò dillo al fanfulla e come dillo a nà miccia che sen punta sul greppo e un'se vol move,questo (il fanfulla) gne frega men de na s..a dell'AREZZO a meno che un ce sia da brindà col prosecchino a gratisse allora se presenta e fà il puzzo alòòòeee fin che c'è lue un se va da nissuna parte.