Il pallone di Messi, i sold out della Nfl, le parate di Casini e il Castel Rigone che comanda

Il 2013 è cominciato con il solito riconoscimento d'oro per il fuoriclasse del Barcellona, ma anche con il problema razzismo e con i dati strabilianti riguardanti le presenze di pubblico al campionato di football americano. Tutto ciò mentre l'Arezzo ha vinto largo grazie anche agli interventi dell'under tra i pali. Invece la squadra di Cucinelli, che quando si presentò al Comunale era in piena zona play-out, adesso veleggia in vetta alla classifica

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Si apre il 2013, e nel mondo del calcio “che conta” si assegnano i premi del Gala del Pallone d’Oro, che va a Leo Messi (per la quarta volta consecutiva, nuovo record), con gli italiani fuori dal podio sia tra i calciatori (miglior italiano Pirlo, settimo) che tra gli allenatori (Di Matteo quarto e Prandelli settimo). Ma il calcio che conta dimostra di non avere ancora risolto i problemi relativi al razzismo, come dimostrano Milan, Pro Patria, Lazio e Tottenham, per dire. Nei giorni scorsi, poi, si è svolto un altro turno di Coppa di Francia, quella che va dalla Terza Categoria alla serie A. Bene, ai sedicesimi di finale ci saranno il Mende Avenir Foot Lozère, che è una squadra che milita nell’equivalente della Promozione italiana, e il CS Meaux Academy, che milita nell’equivalente dell’Eccellenza. In Italia, oltre a non esistere un torneo equivalente, si fa di tutto per evitare che ciò accada. Il risultato è che tutti considerano la Coppa Italia un trofeo affascinantissimo, si, come no. Inoltre, per chi se lo stesse chiedendo, il campionato con la più alta media di presenze dal vivo alle partite nel mondo NON è un campionato di calcio. Non la Bundesliga, né la Premier League, che sono i due campionati calcistici più seguiti negli stadi, ma bensì la NFL, il campionato americano di Football (quello che somiglia vagamente al rugby, per dire). Questo nonostante una copertura mediatica di altissimo livello. Vuoi vedere che c’entra qualcosa il fatto che gli stadi sono tutti impianti ben più moderni di quelli del calcio, italiano e non? Per la cronaca, la Serie A è al nono posto mondiale, dietro persino al campionato giapponese di baseball.

Ma torniamo a noi, alla serie D. Il 2013 si è aperto con un 3-0 per l’Arezzo, dopo il 4-1 che aveva chiuso il 2012. Che oltre a proseguire la mini-serie positiva (otto punti nelle ultime quattro giornate), rappresenta la prima partita casalinga senza reti subite dopo ben otto gare. E in questa occasione, è il caso di usare una riga di questo pezzo per lodare Alessandro Casini, il portierino amaranto che in ben due occasioni ha chiuso la saracinesca agli assalti del Pierantonio. Passata la paura per i Maya (si, come no?), speriamo sia un segno ulteriore del fatto che il mondo stia tornando alla normalità. Ma il nostro girone registra anche un cambio al vertice della classifica, col Castel Rigone che batte il Sansepolcro e gli strappa il primo posto. E dire che alla dodicesima giornata, la sfida tra gli amaranto e la squadra di Cucinelli e Federico Giunti era una sfida di zona play-out, con l’Arezzo a quota 13 e i lacustri solo 3 punti sopra. La sensazione è che questo campionato si vincerà intorno ai 60 punti, poco più o poco meno. Vi risparmio la fatica di cercare: è la capolista col più basso numero di punti di tutti i gironi di serie D, ad oggi. E si, l’anno scorso, l’Arezzo ne ha fatti 65, di punti. Tutto questo, mentre nel girone F, quello guidato dal San Cesareo di Daniele Crescenzo, la presidentessa della Maceratese, che si è presa 4 nane dall’Ancona, parla di campionato falsato e minaccia di ritirare la squadra dal campionato se non avrà chiarimenti da Tavecchio. Anno nuovo, vita vecchia.

 

scritto da: Roberto Gennari, 08/01/2013

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Castel Rigone-Sansepolcro 1-0