SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Arezzo-Sansepolcro, dal primo gol del Bifo all'ultimo di Salim. Tra maglie gialle e ricordi
Domenica torna una sfida animata dallo spirito campanilistico e da una rivalità sentita soprattutto dai bianconeri, vissuta da noi con un certo sussiego. Breve riassunto degli ultimi confronti diretti, tutti in serie D: punti conquistati al novantesimo, reti da pollaio, il record d'incasso del '95, pioggia, striscioni, panchine saltate e la prodezza di Essoussi che ha deciso il match di andata
TweetDici Sansepolcro e tornano alla memoria una sfilza di episodi. Soprattutto viene in mente la voglia di rivalsa che anima i biturgensi e che da noi è vissuta con un certo sussiego. Tutto nasce dal famoso campionato vinto dall’Arezzo nel ’96, ma è curioso constatare che ogni confronto diretto dell’epoca recente merita di essere ricordato per qualche accadimento particolare. Ricapitolando.
29 ottobre 1993, il Bifo. Cnd, l’Arezzo di Pellegrini vince 1-0 al Comunale con un gol in pieno recupero. Nella porta sotto la nord segna il 18enne Alessio Bifini, fantasista gracilino ma dal piede di velluto. E’ il suo primo sigillo in amaranto. L’anno successivo entrerà nel cuore dei tifosi al coro “Maradona chi è, c’è Bifini che è meglio di te”.
11 marzo 1994, strane casacche. L’Arezzo campione d’inverno si è liquefatto. In panchina Pellicanò ha preso il posto di Pellegrini e proprio Pino, a pochi giorni dal 40esimo compleanno, deve andare in porta al Buitoni. Il Sansepolcro vince 2-1 grazie a una doppietta di Bruno, gli amaranto non sono amaranto ma gialli canarino. Maglie inedite come la sconfitta a pochi chilometri da casa.
17 dicembre 1995, record d’incasso. E’ la domenica del gol di Battistini sotto la sud, delle 6mila persone allo stadio, di Cosmi che va a lanciare il cappellino in curva, dell’Arezzo che mette la freccia in classifica e del Sansepolcro che, penalizzato per il caso Guidotti, lascia la vetta per non ritrovarla più. Una giornata memorabile.
28 aprile 1996, addio serie D. Ultima di campionato. Arezzo già promosso, ma i bianconeri giocano con la bava alla bocca. Finisce senza gol, il settore ospiti trabocca di gente e a un certo punto, dopo un paio di scrolloni vigorosi, la recinzione rischia di venire giù come una rete da pollaio. Il popolo amaranto, dopo tre stagioni, saluta il campionato dei dilettanti, senza sapere che un giorno sarebbe stato costretto a ritornarvi.
21 novembre 2010, il diluvio. Quattordici anni dopo, riecco il Borgo. Con Severini e la nuova dirigenza all’esordio in tribuna, l’Arezzo becca dagli avversari. Rubechini sbaglia un rigore, segnano Marinelli e Ferri Marini, accorcia Caleri. Dal cielo piovono litri e litri di pioggia. Acqua santa per il Sansepolcro, che espugna il Comunale per la prima volta nella storia. Fratini ci rimette la panchina, al suo posto arriva Coppola.
27 marzo 2011, le scintille. E’ il match più agguerrito. Il Sansepolcro è più su e vuole vincere, l’Arezzo è più giù e non vuole perdere. Segnano prima loro con Piccinelli, si accendono parapiglia in campo ogni cinque minuti, fioccano cartellini e sulle tribune c’è frenesia. Al minuto 91, di testa, pareggia Raso. Pari e patta tra sfottò e striscioni al vetriolo.
18 dicembre 2011, l’illusione. Una strana domenica, che viene dopo una strana settimana in cui la società ha annunciato il taglio agli stipendi dei calciatori. Eppure l’Arezzo va dentro, gioca e vince al Buitoni: 3-1 già a fine primo tempo. Il Pontedera perde in casa e gli amaranto balzano a -4, appena sette giorni dopo aver toppato lo scontro diretto. Sembra l’inizio della rimonta. Ma la rimonta non ci sarà.
6 maggio 2012, ciao Salim. Il campionato si chiude con una partita senza stimoli per nessuno. L’Arezzo è già secondo, il Sansepolcro è già ai play-off. Si gioca per accademia e a decidere la contesa è un lampo di Cissé al novantesimo esatto. Un gol da giocatore vero: accelerazione dirompente, dribbling al portiere, rete. E’ il commiato dell’attaccante della Guinea, troppo bravo per prendere le botte sugli improbabili campetti della serie D.
16 settembre 2012, il 3-4-3. Balbo stupisce tutti con una disposizione tattica originale. Testa, piazzato in mezzo alla difesa, si fa bruciare da Essoussi e quel gol decide la gara. Il centravanti di origini marocchine è il migliore in campo e lo spauracchio più temibile. Esattamente come succederà dopodomani, nella solita domenica da campanile.
scritto da: Andrea Avato, 18/01/2013
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Sansepolcro-Pianese 2-1
Commento 2 - Inviato da: bomba h, il 19/01/2013 alle 18:07
gli si smannò tutta la recinzione e gli si arrivò sotto il settore. io presi anche una sassata e te ferro di la verità che fuori il poldo ti cavò dalle mani di due cellerini!!! che te gli sfasciasti mezza macchina e poi ti presero. però lo striscione frangia ostile ce l'avevi quasi in mano...
Commento 1 - Inviato da: il ferro, il 18/01/2013 alle 15:35
esatto.
noi siamo quelli dei 6000 col sansepolcro
quelli di pistoia e della statua a pilleddu.....
ma anche quelli che hanno fatto ricco il carrozziere di alfredo aglietti o lo psicologo di antonio cabrini.....
quelli che enrico maria amore è diventato complessato per il suo cognome.....
DON FERRETTI SE FA DU' CHIACCHIERE???
p.s. 28 aprile '96: loro giocarono bava alla bocca per dimostrare che senza la penalizzazione avrebbero vinto loro il campionato. e col pareggio ci riuscirono.
SENZA GUIDOTTI FORSE COSMI A QUEST'ORA SAREBBE STATO IN PALESTRA A PONTEVECCHIO DA SCONOSCIUTO. E L'AREZZO ?? BOH.....
e il sansepolcro mollò senza avere stimoli a 10 gare dal termine.
grande squadra quell'Arezzo ma ci andò bene. dobbiamo essere sinceri.
ahahahah pocciate mezzi umbri!!! doppia gioia....