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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Sava, Poggio, Strip e Gamba in posa con Riccardo Schicchi
NEWS

Arezzo, a Trestina è un esame. Nofri sceglie Dolci, Secci e Sereni. Obiettivo continuità

La partita di domani sarà una riprova importante per capire se la squadra ha acquisito un certo tipo di mentalità e se ha definitivamente abbandonato il passo del gambero. L'allenatore ha provato e riprovato movimenti e interpretazioni del 4-4-2, disegnando una formazione con qualche sorpresa. Gli avversari segnano molto ma in difesa ballano: in campo sarà battaglia



Nofri ha preparato nei dettagli la trasferta di TrestinaDopo una settimana di sosta, di quelle che servono solo per “conoscere meglio la squadra”, anche Nofri non vede l’ora di scendere in campo. E in giro fra i tifosi c’è voglia di rivedere il calcio giocato, magari il più affine possibile a quello proposto con lo Spoleto. L’Arezzo, nei quindici giorni di break, ha lavorato per questo, mandando a memoria movimenti e interpretazioni di un 4-4-2 molto diverso rispetto a prima: più intenso, più verticale, più aggressivo. La squadra, a giudicare dalle sedute di allenamento, ha risposto bene alle sollecitazioni del tecnico e quella di domani, quindi, sarà una riprova determinante sotto molti aspetti.

Nofri ha anche portato avanti scelte radicali. Tra i pali, per esempio, si va verso la conferma di Dolci, che con lo Spoleto giocò bene e che si rimetterà la maglia numero uno anche a Trestina. Casini, che pure non aveva demeritato nelle scorse settimane, dovrà riguadagnarsi il posto. In mezzo alla difesa rientra Pecorari e questa non può essere considerata una notizia. Ben più pregnante è la decisione di affiancargli Secci, sia perché il coetaneo Pucci sembrava avere qualche chance in più, sia perché Secci in amaranto ha giocato sempre da terzino, molto a destra e qualche volta a sinistra. Invece Nofri lo vede come centrale e, sulla base di quanto accaduto con lo Spoleto, è orientato a concedergli ancora fiducia. Prevedibile la presenza di Calzola a destra, un classe ’95 che pare non aver avvertito nessun problema d’ambientamento dopo l’arrivo in amaranto dal Perugia. La gara di Trestina segnerà anche il secondo debutto di Sereni con l’Arezzo, al posto di un La Rocca col quale si profila una bella concorrenza per la maglia da titolare. Il resto della formazione è pronto, con Stufa in luogo dello squalificato Idromela.

Di fronte ci sarà un Trestina che precede gli amaranto di due lunghezze e che nelle cinque gare del girone di ritorno ha perso, pareggiato, vinto, perso e pareggiato. La squadra di Cerbella è sull’altalena e di sicuro darà al match la solita interpretazione agonistica e battagliera. Nofri lo sa, ieri ha provato e riprovato le giocate degli avversari studiandone le contromosse con la squadra. Ha anche ristretto il campo d’allenamento, ricreando le condizioni che l’Arezzo troverà al “Casini” su un terreno che non è esattamente un biliardo.

Il Trestina, che all’andata vinse 3-2 al Comunale e che l’anno scorso in casa sua strappò l’1-1, ha un attacco prolifico: 34 i gol segnati, terzo reparto offensivo del girone. Mancini, il centravanti, è a quota 9: rapido, bravo nel proteggere palla, dinamico, è il terminale offensivo dei bianconeri, che Cerbella schiera solitamente col 4-2-3-1 o col 4-3-1-2, sfruttando le geometrie di Morvidoni e il sinistro di Ceccagnoli, due giocatori tra i più apprezzati della categoria. Dietro, però, il Trestina balla: 35 i gol subiti, soltanto Flaminia e Todi hanno fatto peggio. Nemmeno in casa gli umbri hanno retto a dovere: 16 le reti incassate, con 4 sconfitte già subite.

Insomma, per l’Arezzo si prospetta una sana battaglia calcistica, in cui corsa e pressione conteranno assai. Ma se gli amaranto riusciranno a tenere botta sotto questi due aspetti, poi qualità e tecnica dovrebbero venire a galla. E’ quello che Nofri si augura di vedere, anche perché per lasciare la zona play-out serve continuità, continuità e continuità. Il passo del gambero, si è visto, non porta da nessuna parte.

 

scritto da: Andrea Avato, 16/02/2013





Trestina, formazione e Minghelli: parla Nofri

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: leonedellamaradona, il 16/02/2013 alle 14:29

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La "scuola Nofri" ci farà sognare...dagliele secche!

Commento 2 - Inviato da: il ferro, il 16/02/2013 alle 19:12

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ora dico una cosa di cui forse mi pentirò:

per me secci centrale potrebbe essere una sorpresa.

Commento 3 - Inviato da: chiana, il 16/02/2013 alle 19:39

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aahahahaha va a finire che ti piace il seccipucci... Cool

Commento 4 - Inviato da: cencetti, il 16/02/2013 alle 19:43

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secci e' prima che venisse ad arezzo giocava  centrale ( almeno cosi' mi dicono)

Commento 5 - Inviato da: Amaranta, il 16/02/2013 alle 23:58

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Domani tutti a Trestina....

Commento 6 - Inviato da: aloee, il 17/02/2013 alle 09:28

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CARICAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!