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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessio, Leonardo, Emanuele sulle montagne russe di Mirabilandia
NEWS

Amarcord amaranto. Il 31 marzo 1996 la promozione in C2. Con un pubblico esagerato

Corsi e ricorsi storici: diciassette anni fa l'Arezzo conquistò la matematica certezza del primo posto nel Cnd, tornando fra i professionisti dopo la radiazione e il fallimento. Ci vollero lacrime e sangue, ma alla fine il presidente Graziani trovò l'alchimia giusta mettendo Falasconi a fare il talent scout e Cosmi in panchina. E la squadra, grazie a un'anima di ferro, trascinò la tifoseria in giro per il centro Italia, vincendo qualche partita proprio grazie alla spinta della gente



l'Arezzo 1995/96 che vinse il CndPer trascorrere una Pasqua di amarcord e di struggente nostalgia, possiamo fare appiglio a una ricorrenza speciale. Il 31 marzo 1996 è un giorno da circoletto rosso, anche se non è stato celebrato come il 25 aprile 2004 o il 23 maggio 1982, due date che significano promozione in serie B. E neanche come il 14 giugno 1998, la domenica della finale play-off a Pistoia contro lo Spezia, che fruttò il ritorno in C1. Eppure quel giorno lì, il 31 marzo di 17 anni fa, grazie al pareggio per 1-1 contro la Sestese, si chiuse un cerchio doloroso e si ritornò a guardare al futuro con maggiore ottimismo. Ciò che servirebbe anche oggi, né più né meno. Ed è per questo che il parallelo con l'attualità è quantomai calzante.

In quel pomeriggio si consumò la matematica promozione in serie C2, tre anni dopo la radiazione dell'Us Arezzo, il fallimento e il precipizio nei Dilettanti. Ci vollero tre lunghissimi campionati per rivedere la luce e per centrare l'obiettivo servirono lacrime e sangue, a suon di batoste contro Russi, Fermana, Ellera, Riccione e San Marino. Poi il presidente Graziani trovò l'alchimia giusta, mise Falasconi a fare il talent scout, Cosmi a sedere in panchina e costruì una formazione senza grandi nomi e però con un'anima di ferro.

Federico Nofri, che di quella squadra fu proclamato capitano all'unanimità, simboleggiò in giro per il centro Italia lo spirito guerriero di un Arezzo che forse non aveva più qualità del Sansepolcro, fiero avversario fino all'ultimo turno, ma di sicuro più fame. Non è un caso che quell'organico venne assemblato pescando anche dall'Eccellenza e che tre pilastri come Mosconi, Fabiani e Battistini l'anno prima erano retrocessi con il Rieti (che alla penultima vinse 6-1 al Comunale!). Per tutti quanti Arezzo e l'Arezzo erano trampolini di lancio verso la gloria.

L'Arezzo 95/96 non partì nemmeno sparato, come fece Somma otto anni più tardi. Ci volle tempo per scaldare la macchina, poi cominciò la splendida cavalcata, con un pubblico esagerato rche arrivò a toccare le seimila unità per il big-match con il Sansepolcro di dicembre e che riempì ovunque i settori ospiti. Memorabili le trasferte di Città di Castello, di Faenza, di Osimo, di Pontassieve, con vittorie figlie del carsima dell'allenatore, del temperamento dei giocatori e del calore della tifoseria.

Sono passati diciassette anni da quella promozione, che a prescindere dalla categoria resta una delle più belle e più piacevoli da ricordare della storia amaranto.

 

Nella foto sotto il titolo. In piedi: Battistini, Nofri, Mosconi, Bruni, Borghi, Di Loreto. Accosciati: Bifini, Semplici, Mattoni, Bellachioma, Martinetti.

 

scritto da: Andrea Avato, 30/03/2013





Amaranto story - La promozione in serie C2

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: mino27, il 30/03/2013 alle 14:57

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CryBei tempi!

Commento 2 - Inviato da: il ferro, il 30/03/2013 alle 20:29

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e ora ndo sono tutti???

al martini point glievenissunncolpo!!!!e a vedere lemerdastrisce......

Commento 3 - Inviato da: Amarantegnene, il 30/03/2013 alle 22:25

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Solo rivedere la maratona aperta è un piacevolissimissimo Amarcord!! Chissà se è quando si riaprira"?!!

Commento 4 - Inviato da: Andrea Avato, il 31/03/2013 alle 10:28

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Grande stagione quella. Personalmente, è uno dei campionati a cui sono più affezionato

Commento 5 - Inviato da: Libanese , il 31/03/2013 alle 16:37

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Arezzo ale  Arezzo ale

senza tregua canteremo arezzo Ale !!

Arezzo ale  Arezzo ale

senza tregua canteremo arezzo Ale !!

Arezzo ale  Arezzo ale

senza tregua canteremo arezzo Ale !!

 

Arezzo ale  Arezzo ale

senza tregua canteremo arezzo Ale !!

 

amo  questa  canzone...  èra  STUPENDA !!!

Commento 6 - Inviato da: il ferro, il 31/03/2013 alle 20:25

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riguardate le immagini gente.....o ripescate i ricordi....

1-0

1-0

1-0

2-1

2-1

1-0

......così si vincono i campionati....con tanti 1-0 di fila.....

dei 4-0 una volta ogni tanto son piene le fosse.

e la difesa conta più dell'attacco. da sempre.

Commento 7 - Inviato da: il ferro, il 31/03/2013 alle 20:27

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breglia quando segnava mi gasava troppo...... 100 metri a perdifiato e sui cancelli della curva.......

Commento 8 - Inviato da: il ferro, il 31/03/2013 alle 20:49

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quella squadra questo girone l'avrebbe vinto con 25 punti di distacco e 0 sconfitte......

 

quell'anno iniziò a crescere anche la tifoseria amaranto:

nel '93 col ricambio generazionale i 18enni come me erano i "vecchi". a volte i cori sembravano fatti dall'antoniano....ma quelli di allora li rivedo tuttora.

gli anni prima tolto il '91(l'anno di siena,ferrara,l'anno di neri insomma)

 s'era pochi e seduti......e trasferte una l'anno......

NACQUE Lì NEL 1993 LO ZOCCOLO DURO CHE REGNA ANCORA.(chi c'era lo sa)

certo, ancora s'era poca cosa. tanti ma se rimediava facile......

l'anno di pilleddu e pistoia si diventò grandicelli,ma ancora qualche fugone si faceva.

in c1 si fece qualche figura veramente di merda(modena?) e diversi exploit(io e il mi'fratello sugli scudi, col catania,e con 10 pratesi lasciati in terra in due e tante altre volte)

e si crebbe ancora.

fino all'anno di somma dove si poteva fare ciò che si voleva.

e in B dove avevano da farsi vivi e sotto in tanti e brutti se volevano darcele.....

ho una collezione di sciarpe e bandiere altrui che fa invdia al gallorini....

 

in c1 poi i 30 enni crescono e perdono la manata facile,le diffide imperversano

e siamo sempre presenti ma la toppa facile di un tempo sembra sopita.

 

in d ci massacrano di diffide e soprusi.

ora siamo tanti per la D e di età avanzata. nessuno ci può ovviamente dire un cazzo,ma la voglia di fare il vero casino è finita.

ma sempre,ovunque colorati e rumorosi.....

avanti giovani aretini!!questo è il momento!!!!

QUESTO è IL PATRIMONIO DELL'AREZZO Calcio!!!!

 

potrei veramente scrivere un libro di storie e aneddoti di un tifoso agitato e sempre presente........

Commento 9 - Inviato da: Andrea Avato, il 31/03/2013 alle 22:29

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Sarebbe un libro togo. Se non altro perché racconterebbe una storia arcinota da un punto di vista diverso. Scrivilo alò.

Commento 10 - Inviato da: Giotto, il 02/04/2013 alle 17:28

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Confermo quanto scritto dal Ferro... la mentalità ultras è nata negli anni della prima serie d anche se s'era tutti un po' picini, visto il quasi totale abbandono della vecchai guardia... con questo però rendo grande merito al CUA che negli anni 70-80 ha portato alto il nome di Arezzo, soprattutto nei derby toscani.