SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
''E Pieroni ricomincia a mugugnare...''. Retroscena amaranto nell'autobiografia di Conte
C'è un capitolo del libro scritto dall'allenatore campione d'Italia che è dedicato quasi interamente all'Arezzo: dalla prima telefonata dentro l'Ikea al ritiro estivo come un supermercato, dai rapporti con Mancini fino alla litigata con Pieroni e al racconto di quel 10 giugno 2007 in cui si consumò la retrocessione
TweetCapitolo 9, pagina 124 dell’autobiografia intitolata “Testa, cuore, gambe”. E’ il 2007, Antonio Conte parla del suo ritorno ad Arezzo dopo la sconfitta per 2-0 a Trieste che è costata la panchina a Maurizio Sarri. E spiega: “Non abbiamo veramente nulla da perdere, così decido di andare all’attacco con un gioco aggressivo. E’ lì che pongo in essere il “mio” 4-2-4: esterni molto alti, attaccanti che fanno movimento, due centrocampisti e quattro di difesa abbastanza bloccati. In più recupero giocatori importanti che rientrano da lunghi infortuni. Nelle prime partite i risultati sono altalenanti, non troviamo la continuità che ci aiuterebbe in classifica. Pieroni ricomincia a mugugnare, durante la settimana ha sempre in faccia quella fastidiosa espressione di chi, fosse per lui, farebbe diversamente. Toglie fiducia a tutto l’ambiente. Un giorno mi imbestialisco e…”. E poi Conte racconta del blitz in sede a parlare con Mancini e Cappietti, presidente e amministratore delegato, ai quali pone l’aut aut: “O decido io o me ne vado”. In quella circostanza, l’allora tecnico amaranto l’ebbe vinta. La società gli concesse carta bianca e il ruolo di Ermanno Pieroni si fece sempre più defilato, fino all’addio che si consumò a fine stagione.
Ma nel libro edito da Rizzoli e scritto a quattro mani con Antonio Di Rosa, ex direttore della Gazzetta dello Sport, Conte svela anche altri retroscena della sua esperienza ad Arezzo: la telefonata di Pieroni che gli offre la panchina mentre lui si trova all’Ikea; i rapporti con Mancini, definito “un tipo esuberante come da parecchio tempo non ne incontravo”; il ritiro estivo che sembrava un supermercato ("partivano più giocatori di quelli che arrivavano"); le prime incomprensioni con Pieroni; l’esonero dopo lo 0-3 di Cesena.
C’è spazio anche per commentare l’amaro epilogo di quel campionato. 10 giugno 2007, Conte scrive: “Accade l’impensabile. La Juve, che in tutto il campionato ha perso solo quattro volte ma che dopo la certezza della promozione si è lasciata un po’ andare, perde 3-2 con lo Spezia, vanificando il nostro 3-1 a Treviso. Morale: Arezzo retrocesso, Spezia e Verona ai play-out. Nel dopopartita rilascio interviste durissime. Neppure i cori dei tifosi juventini allo stadio alleviano la mia rabbia. Io divento non solo il condottiero ma anche il primo tifoso della squadra che alleno, anche quando questo significa andare contro la mia stessa storia personale. La delusione per la retrocessione è davvero troppo forte”.
E la delusione segna anche l’addio ai colori amaranto. “Scherzando dico che è stato un anno da studente Cepu: mi sembra di averne fatti cinque in uno… Nonostante la salvezza ci sia sfuggita all’ultima giornata dopo una rincorsa miracolosa, alla fine della stagione non mi accordo con il presidente per proseguire la collaborazione, ma porto via da Arezzo la consapevolezza di poter fare molto bene”. Sul mancato accordo con Mancini per restare sulla panchina amaranto, Conte nel libro non aggiunge altri dettagli. Ma in quel mese di giugno, con la retrocessione marchiata a fuoco sulla pelle, l’allenatore offrì la sua disponibilità a rimanere. Chiese un biennale, uno staff di fiducia e alcuni acquisti mirati. L’ad Cappietti spingeva per questa soluzione, ma il presidente Mancini disse di no. “Conte è un presuntuoso che pensa di essere Capello” fu la sua sentenza definitiva. E Conte, dopo qualche mese di attesa, si accasò al Bari dove poi vinse il campionato di B, primo gradino della scala verso lo scudetto. L’Arezzo invece ingaggiò De Paola e il resto della storia arriva fino ai giorni nostri.
scritto da: Andrea Avato, 14/05/2013
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Commento 2 - Inviato da: Amarantegnene, il 14/05/2013 alle 08:39
Accidenta a quel barattolo de merda!!! Se invece che ai nightclub andava in chiesa, s era in seria A!!!
Commento 3 - Inviato da: frick, il 14/05/2013 alle 08:55
Ma la "camicina" di Piero? Ne vogliamo parlare....
Fa il paio con i pantaloni di qualcun altro
Commento 4 - Inviato da: pipanos, il 14/05/2013 alle 08:59
Penso proprio che se Conte fosse rimasto qualcosa di buono avrebbe fatto, ma Mancini ha detto che non era Capello........
Commento 5 - Inviato da: Jappy7, il 14/05/2013 alle 09:05
Se Conte fosse rimasto per qualche anno sicuramente avrebbe fatto bene..e forse la mitica A l'avremmo vista..ok sogno troppo..ma prima o poi tocchera' anche a noi, e cosi' potro' morire felice!!
Commento 6 - Inviato da: mino27, il 14/05/2013 alle 10:10
10 giugno 2007, Conte scrive: “Accade l’impensabile. La Juve, che in tutto il campionato ha perso solo quattro volte ma che dopo la certezza della promozione si è lasciata un po’ andare, perde 3-2 con lo Spezia, vanificando il nostro 3-1 a Treviso. Morale: Arezzo retrocesso, Spezia e Verona ai play-out. Nel dopopartita rilascio interviste durissime. Neppure i cori dei tifosi juventini allo stadio alleviano la mia rabbia. Io divento non solo il condottiero ma anche il primo tifoso della squadra che alleno, anche quando questo significa andare contro la mia stessa storia personale. La delusione per la retrocessione è davvero troppo forte”.........SI Vero rilascia interviste durissime CONTRO LO STILE Juventus,per poi dopo poche settimane NEGARE TUTTO,BUFFONE!
Commento 7 - Inviato da: baicol, il 14/05/2013 alle 10:12
Quella di De Paola al posto di Conte rimane la cazzata piu' grossa mai commessa da una qualsiasi squadra di calcio a qualunque livello in ogni luogo del mondo conosciuto.
Commento 8 - Inviato da: il ferro, il 14/05/2013 alle 10:42
conte è un gobbo di merda. stop.
falso come un prete.
la sua squadra nel girone di andata giocava il peggior calcio della b.
poi stravolgendo tutto ha inanellato una rincorsa del cavallo zoppo che non è servita a niente grazie alòla SUA juve sia in campionato sia perchè LA SUA JUVE E LO STILE JUVE CON LE LORO RUBERIE CI FECERO BECCARE MENO 6 PUNTI GRATIS......
mancini lo mandò via.giusto.
altri invece forse tengono nofri forse no.....
de paula lo peghi col "grazie bischero" , conte ti ci voleva il leasing. tutto qui.
ovviamente coi soldi degli altri son tutti generosi.
E QUOTO MINO. è solo un buffone pelato.
Commento 9 - Inviato da: mino27, il 14/05/2013 alle 10:45
COME SEMPRE GRANDE FERRO!
Commento 10 - Inviato da: baicol, il 14/05/2013 alle 10:59
De Paola lo paghi con un grazie bischero e alla fine hai un bischero che ti fa fare la figura del bischero, con Conte magari ti ci voleva un po' di piu' ma guardando i risultati ottenuti direi che l'investimento si ripagava da solo.
Semmai si puo' dire che col senno di poi son capaci tutti.
Commento 11 - Inviato da: il ferro, il 14/05/2013 alle 11:01
infatti.
e , ripeto, coi soldi degli altri.
a fifa 2013 anche io non bado a spese.....
Commento 12 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 14/05/2013 alle 11:28
Frick hai ragionissima.......la camicia è fantastica,degna del miglior gangster!!!
Commento 13 - Inviato da: baicol, il 14/05/2013 alle 12:07
Ferro, magari pero' uno del settore lo doveva capire dove era meglio investire...
Commento 14 - Inviato da: il ferro, il 14/05/2013 alle 14:56
già.
investiva male.
ora però non abbiamo più manco chi investe.
che dopo di lui ci sarebbe stato il nulla io l'ho sempre detto.
poi c'è chi preferisce il nulla a mancini.
sono opinioni.
Commento 15 - Inviato da: Andrea Avato, il 14/05/2013 alle 17:42
MINO (6)
Veramente in questo libro mi pare abbia confermato tutto e negato niente.
FERRO (8)
Qua ti colgo in fallo di memoria. Le prime partite di Conte in campionato furono ottime per qualità di gioco, anche se non si vinse. Pensa all'1-1 col Mantova (rigore sbagliato da Vigna), allo 0-0 di Frosinone (rigore sbagliato da Floro), allo 0-0 in casa col Napoli, allo 0-0 di Bergamo, allo 0-1 col Bari (rigore sbagliato da Bondi). Di lì in avanti, col -6 attaccato alla schiena, l'Arezzo andò in crisi e poi si arrivò all'esonero.
A fine stagione Conte chiese un biennale da 250mila mi pare. Mancini i soldi li sperperò con molti altri giocatori, dai.
E poi, siccome su tutta quella bufala che ha tirato l'Arezzo dentro Calciopoli mi ci sono fatto una cultura, più che la Juve bisogna maledire il signor Leonardi Meani che era l'addetto agli arbitri del Milan.
Commento 16 - Inviato da: mino27, il 14/05/2013 alle 18:46
Andrea,io parlo di un'intervista a Sky fatta poche settimane dopo queste sue esternazioni
Commento 17 - Inviato da: il ferro, il 14/05/2013 alle 19:18
no, non mi cogli in fallo.
le prime partite dell'era conte erano una tortura. si difendeva in 10 e si attaccava in uno. squadra lunga coi difensori e i centrocampisti che non si inserivano mai......
poi si sbagliava i rigori,ok. ma la squadra giocava male.
LA PRIMA VITTORIA SI FECE (se non erro) a dicembre col pescara......
a marzo mi ricordo che s'era a 3 vittorie.......
praticamente solo pareggi e sconfitte.
come fai a dire che si giocava bene non lo so......
Commento 18 - Inviato da: G8, il 14/05/2013 alle 20:19
Il 2 dicembre 2006 si vinse la prima partita di quel campionato era la 14^ giornata e Sarri era il nuovo allenatore dalla giornata precedente (sconfitta a Vicenza 2 - 0).
Con Conte nelle prime 12 partite 5 pareggi (Mantova Frosinone Napoli Albinoleffe Spezia) e 7 sconfitte (Bari Genoa Triestina Cesena Lecce Bologna Brescia).
Commento 19 - Inviato da: Andrea Avato, il 14/05/2013 alle 20:46
FERRO (17)
Arezzo-Napoli fu una partita bellissima. Senza gol ma ben giocata. In quella prima fase di campionato non facemmo male per niente. Potessi, ti rifarei vedere tutti i VHS di quelle partite.
G8 (19)
No, Conte fu mandato via dopo lo 0-2 di Cesena, alla nona giornata. Sarri debuttò con il Lecce e fece quattro sconfitte di fila (Lecce, Bologna, Brescia, Vicenza) prima di vincere 4-1 con il Pescara. Floro, in quel periodo, era considerato un pelandrone...
Commento 20 - Inviato da: il ferro, il 14/05/2013 alle 21:24
arezzo napoli si lanciò col ciaccio un " san gennaro pezzo di m---a" a mani alzate seguiti da una curva intera.
resta il coro offensivo più bello della storia amaranto.......
AVATO NON PUOI NON VINCERE PER 9 PARTITE E GIOCARE BENE......
Commento 21 - Inviato da: Andrea Avato, il 14/05/2013 alle 21:26
Di quella sera, oltre alla partita, mi ricordo le cignate fuori dallo stadio. C'erano napoletani ovunque. Comunque no, non giocammo bene per 9 giornate. Facemmo bene le prime 5, poi senza risultati cominciammo a crollare piano piano.
Commento 22 - Inviato da: lallo, il 14/05/2013 alle 21:34
"E poi, siccome su tutta quella bufala che ha tirato l'Arezzo dentro Calciopoli mi ci sono fatto una cultura, più che la Juve bisogna maledire il signor Leonardi Meani che era l'addetto agli arbitri del Milan." Andrea, Andrea........ mi sei simpatico e ti reputo anche bravo, sveglio e competente...... ma non fare lo juventino!!!!!! Meani è esistito perchè esistevano i Moggi, i Giraudo e compagnia cantando. A me questo vezzo tutto italiano di giustificare qualcuno con l'affermare che tanto son tutti colpevoli proprio non lo digerisco.
Commento 23 - Inviato da: Andrea Avato, il 14/05/2013 alle 21:40
LALLO, su calciopoli si potrebbe discutere cent'anni. Io non giustifico nessuno, te lo garantisco, e parlo solo in relazione alle vicende dell'Arezzo. Le altre storie (la Juve, l'Inter, la Fiorentina, la Lazio, il Milan) voglio tenerle fuori. Noi siamo finiti nel tritacarne per colpa di una telefonata tra Meani e Titomanlio. Questa non è nemmeno storia, è cronaca. Siamo stati l'unica società condannata per la presunzione di un illecito che anni dopo, al processo penale di Napoli, si è rivelato inesistente per gli stessi Pm. La nostra è una vicenda che ha viaggiato quasi in parallelo rispetto alle altre, molto più eclatanti e discusse. Il -6 finale dell'Arezzo passò quasi inosservato agli occhi del mondo, impegnato a discutere degli scudetti della Juve, del -30 del Milan, delle telefonate dell'Inter eccetera eccetera.
Commento 24 - Inviato da: il ferro, il 14/05/2013 alle 21:43
col napoli prima della gara ho assistito( a 3 metri da me) a un accoltellamento da parte di un merdone napoletano senza collo e sudato a un ragazzino di 15 anni che passava in motorino con la sciarpa dell'arezzo solo perchè si permise di suonare alla macchina di questi incroci tra mussulmani e kosovari che era contromano in fila davanti alle scuole di via tricca.....
e gli disse anche: t'accito!!!! ma vaffanculo te e la tua città che è la vergogna d'italia!!!
sarebbe una città splendida e con tante persone vere e di cuore ma rovinata dai soliti scappati di casa malefici merdosi.....che dire....a napoli(quella buona) rimpiangeranno in eterno i borboni.
ma dopo la partita io mi sono divertito tanto.......
ho anche un 4 metri e diverse sciarpe. si fece veramente una macelleria dei quartieri spagnoli.........ahahahahahhahahahahhah
ragazzino tranquillo. sei stato vendicato e con interessi da ebrei!!!
Commento 25 - Inviato da: lallo, il 14/05/2013 alle 21:58
scusa Andrea se insisto, ma se non fossero esistiti, ripeto , tutti questi personaggi di qualsiasi squadra di colore a strisce o a tinta unita che incancrenivano il mondo del calcio sicuramente non sarebbe nemmeno esistito quel carneade di Meani che per sentirsi forte ed importante, millantava conoscenze ed agganci vari.
Ma , ricordati, e questa è verità che dovrebbero accettare tutti a cominciare dai tifosi bianconeri, IL MARCIO erano Moggi e la sua combriccola.I sorteggi arbitrali pilotati, gli arbitri chiusi negli spogliatoi, le carte telefoniche sono verità accertate . Pertanto , il resto è solo arrampicarsi sugli specchi per difendere l'indifendibile.
Commento 26 - Inviato da: Andrea Avato, il 14/05/2013 alle 22:07
Va beh, sul sorteggio, Paparesta e tutto il resto ci sono discorsi avviati da anni che ora sarebbe troppo lungo rifare daccapo. Comunque, se vuoi diciamo che l'Arezzo fu condannato per colpa di Moggi. Ma è una ricostruzione un po' tirata per i capelli. A prescindere da chi tifa Juve, Inter, Milan, Padova o Cosenza. Quando c'è l'Arezzo di mezzo, c'è solo l'Arezzo.
Commento 27 - Inviato da: lallo, il 14/05/2013 alle 22:23
non voglio avere ragione per forza, per carità !!! solo voglio dire e lo ribadisco in maniera convinta che il marcio e il sistema perverso era stato costruito messo in atto da Moggi & co. Che poi Moggi fosse in quel momento, anzi da vari anni, al servizio della Juve potrebbe essere un fatto secondario; poteva essere all'Inter , al Milan o al Roccacannuccia ma la colpa primigenia è la sua e rimane a lui. non è giustificabile che per salvare l'onore di qualche squadrone si disconosca questo. a me degli scudetti di cartone , di quelli sul campo, se sono 29 o 30 o 31 non me ne può fregare di meno!!! so solo che ho perso la serie B per un sistema marcio che l'omino di Monticiano aveva ideato e messo in pratica!!!
Commento 1 - Inviato da: chiana, il 14/05/2013 alle 08:31
Vista questa foto e paragonata alle immagini più recenti bisogno affermare che la rizzollatura del capo gli è venuta meglio di quella di san siro...