Una partita (quasi) come le altre. L'Arezzo col 4-2-3-1, Fani si copre. C'è un arbitro di polso

Per gli amaranto sarebbe una domenica non troppo diversa dal solito, se non fosse che in squadra ci sono una decina di ex. Se Mezzanotti è intenzionato a confermare il modulo con due esterni larghi e il doppio centravanti, l'allenatore bianconero potrebbe riproporre la difesa a tre per garantirsi maggiore copertura. Designato a dirigere De Angeli di Abbiategrasso, reduce da due sfide caldissime a Santa Maria Capua Vetere e Vibo Valentia

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Se non fosse che in squadra ci sono una decina di ex, quella di domani sarebbe una partita come tutte le altre. Da vincere, come tutte le altre, ma senza chissà quali pruriti. Invece la trasferta al Borgo è molto particolare per lo staff tecnico e un paio di giocatori di peso, il che la rende diversa dal solito, almeno sul piano ambientale e psicologico.

Dopo in campo sarà battaglia come sempre è successo in questi anni, a volte più e a volte meno. Le dimensioni del terreno di gioco, la cornice di pubblico e la rivalità che avvertono i bianconeri sono fiammelle accese sotto una gara che è importante per entrambe le formazioni, nonostante il campionato sia solo alla quinta giornata. Fani ha 4 punti e già qualche sofferenza alle spalle, anche se la squadra gli ha dato una risposta di carattere a Civita Castellana dopo le due sconfitte di fila contro Pianese e Foligno. Mezzanotti dal canto suo ha cambiato marcia, premendo il gas in seguito ai pareggi con Scandicci e Pistoiese e portando l’Arezzo a un numero di giri maggiore. Rallentare adesso vorrebbe dire rimandare l’aggancio alla vetta, che è l’obiettivo al quale tutti aspirano da luglio.

Bei discorsi questi che dovranno fare i conti con il campo. Perché l’intento amaranto è andare al Buitoni e vincere, ma tra il dire e il fare, come noto, c’è di mezzo il mare. E allora Mezzanotti, come successo negli ultimi 180 minuti di campionato, dovrà far pesare sulla bilancia la caratura tecnica dei suoi, che è decisamente maggiore degli avversari. L’allenatore sa bene come avranno preparato il match dall’altra parte della barricata, per cui non sarà troppo difficile approntare le contromisure. Che poi alla fine non si scopre niente nel calcio e a rivelarsi decisive potrebbero essere le solite due o tre cose: approccio grintoso e determinato, come con la Narnese; sfruttamento sistematico delle palle inattive grazie a Carfora; attacco della profondità come a Ostia. L’Arezzo sta bene di testa, in settimana ha curato anche le gambe, ha scaricato le tossine, ha alleggerito i carichi e se tutto va come deve andare, domani dovremmo vedere undici giocatori che l’erba se la mangiano.

Tatticamente non sono previste grandi novità. Mezzanotti non modificherà il 4-2-3-1, con Invernizzi qualche metro dietro Essoussi e due esterni che devono fare gli stantuffi. Potrebbe giocare Ruggeri a sinistra al posto di Carminucci, potrebbe andare dentro Ciogli in luogo di Disanto, mentre Carteri sembra favorito su Bricca in mediana. Sono i tre dubbi da sciogliere che troveranno soluzione domani alle 14.30, all’ingresso in campo per il riscaldamento.

Di là non è escluso che Fani ripresenti il Sansepolcro con il 3-5-2, attingendo dalla corsa di Sorbini e Marinelli sulle corsie laterali. Soprattutto, in linea teorica, i tre centrali difensivi potrebbero garantirgli maggiore copertura sui movimenti incontro di Invernizzi e gli strappi verticali di Essoussi, il quale è destinato a vivere un pomeriggio da osservato speciale. I tifosi bianconeri lo guarderanno con nostalgia, quelli amaranto con curiosità e speranza. L’ultimo match winner, giusto un anno fa, fu proprio lui. Chissà domani cosa succederà.

Poi c’è l’arbitro, che dovrà maneggiare una partita scorbutica e animata. De Angeli di Abbiategrasso è al secondo anno di serie D e in questa stagione ha diretto due sfide caldissime: San Felice Gladiator-Turris a Santa Maria Capua Vetere, in Campania (terminata 1-1) e Vibonese-Messina a Vibo Valentia, in Calabria (chiusa sul 2-1 per i siciliani). E’ uno di polso, il che dovrebbe rappresentare una garanzia per tutti. A coadiuvarlo gli assistenti Domenico Fontemurato e Giuseppe Castaldo, entrambi di Roma. Castaldo dovrà sbandierare sotto il settore ospiti, colmo di 600 aretini chiamati a tifare con il solito calore e con la giusta razionalità. Dopo il Buitoni, di stadi da colorare d’amaranto ce ne saranno altri 14...

 

I 22 convocati. Portieri: David, Scarpelli. Difensori: Bellavigna, Carminucci, De Martino, Dierna, Labate, Pecorari, Ruggeri, Zaccanti. Centrocampisti: Bricca, Carfora, Carteri, Ciogli, Disanto, Frasca, Idromela, Rubechini. Attaccanti: Cubillos, Dieme, Essoussi, Invernizzi.

 

scritto da: Andrea Avato, 28/09/2013

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