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Club di calcio, Comune, privati: tutti insieme per rifare il Curi

A Perugia è stato annunciato l'accordo per i lavori di ristrutturazione dell'antistadio, che costeranno circa 2 milioni di euro e che verranno finanziati con soldi degli sponsor, dell'amministrazione pubblica e del Credito Sportivo. Una sinergia che ad Arezzo ancora non c'è



una veduta dello stadio Curi e delle zone limitrofePrevede lavori per complessivi 2 milioni di euro (1,6 il primo stralcio) il progetto “di riorganizzazione funzionale ed adeguamento normativo” dell’antistadio Curi, presentato dalla AC Perugia in coerenza con quanto definito nella convenzione tra questa ed il Comune. Il progetto è stato illustrato a Palazzo dei Priori dal sindaco, Wladimiro Boccali, e dal presidente del Perugia, Roberto Damaschi. Ha partecipato l’assessore allo sport, Ilio Liberati, mentre per il Perugia – riferisce una nota del Comune - c’erano anche il vicepresidente Santopadre ed il direttore generale Agnolin.

Il progetto riguarda strutture sportive importanti per le attività della Società calcistica ed in particolare per il settore giovanile. In sostanza si procederà al miglioramento dei campi di gioco e dei locali di servizio ed alla razionalizzazione delle funzioni e dei percorsi di accesso e fruizione di tutta la parte antistante il Curi, in linea con le vigenti normative sportive e di sicurezza. Il campo di allenamento e di gara del settore giovanile prevede un nuovo manto erboso. Saranno demoliti e completamente ricostruiti gli attuali spogliatoi, ormai obsoleti; verranno rifatte le recinzioni perimetrali esterne ed interne dei campi di allenamento; sarà anche svolta la manutenzione straordinaria dell’illuminazione dei campi.

“Nonostante le difficoltà - ha detto il sindaco - sull’impianto del Curi resta alta l’attenzione. Il progetto è oneroso e ambizioso, e ringrazio il presidente Damaschi, i nuovi soci e tutta la Società per l’impegno che vi hanno riversato. Rinnovo il mio apprezzamento per come viene gestito il calcio professionistico a Perugia”.

Un progetto di cui Damaschi si è detto “orgoglioso come per un campionato vinto”, perchè la società punta molto sui giovani per il futuro e perchè il calcio giovanile presenta anche un forte risvolto sociale. Il presidente Damaschi ha anche sottolineato come, grazie alla convenzione con il Comune e al ricorso al Credito sportivo, si sia potuto varare un piano organico, e non una serie di interventi frammentari, che riguardasse tutto l’antistadio. Damaschi ha anche riferito che il costo complessivo dell’operazione ammonta a circa 2 milioni di euro e che la società conta di acquisire anche risorse di sponsor privati. Infine, Liberati ha ricordato che “quello dell’antistadio, che fa del complesso del Curi uno dei più grandi e importanti dell’Italia
centrale, è un progetto che rappresenta anche un auspicio di come si debba lavorare nello sport”.

Il presidente Damaschi ha anche fatto un regalo al sindaco: la prima maglia del Grifo con il logo della candidatura di Perugia e Assisi a capitale europea della cultura.

articolo tratto da Il Giornale dell'Umbria

scritto da: Andrea Avato, 21/11/2011





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: sosempretuttoio, il 21/11/2011 alle 13:05

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Avato noi siamo in dietro anni luce rispetto Perugia, mica vorrai confrontare una città universitaria, aperta come Perugia  e che ha fatto tanti anni di serie A ,con una città di contadini arricchiti(una volta), che vivono nell'apparenza,e che non vedono oltre il loro naso a meno che davanti non gli si presenti una bella "striscia"!Ad Arezzo non  c'è mentalità imprenditoriale!

Commento 2 - Inviato da: Cavalloamaranto, il 21/11/2011 alle 13:43

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purtroppo condivido in pieno quello che hai detto e' una triste realta', mi basta la domenica venire allo stadio e sentire la gente che parla.

Commento 3 - Inviato da: Andrea Avato, il 21/11/2011 alle 15:24

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Ho messo questo articolo perché il confronto è veramente stridente, non solo dal punto di vista calcistico. Arezzo e Perugia hanno vissuto la stessa disavventura sportiva l'estate scorsa. Eppure loro sono ripartiti con una dirigenza da subito compatta e numerosa, con l'appoggio concreto delle istituzioni e con il sostegno degli sponsor. Noi tutto l'opposto. Eppure siamo a 100 chilometri scarsi di distanza.

Commento 4 - Inviato da: AR, il 21/11/2011 alle 15:32

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Ma andate a stare a Perugia...

Commento 5 - Inviato da: Andrea Avato, il 21/11/2011 alle 15:36

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Ma andate a stare a Perugia...

Se un'unità d'intenti del genere ci fosse anche qua da noi, io ne sarei felice. Poi ognuno pensi quel che gli pare.

Commento 6 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 21/11/2011 alle 15:56

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Io non voglio di certo andare a vivere a Perugia ma sembra impossibile che una normale unità d'intenti ad Arezzo sia inimmaginabile.....questo non lo posso proprio accettare!

Nell'articolo si parla di CONVENZIONE e soprattutto di sinergia tra la proprietà della società calcistica e l'amministrazione ad Arezzo invece o guerra o menefreghismo.So che tanti non sono d'accordo ma la società calcistica della città è patrimonio di tutti e l'investire sui settori giovanili dovrebbe essere una priorità da parte del comune alla stregua degli asili,delle scuole e di tutti gli altri servizi.....Ad Arezzo invece interessano solo le c..z..e degli amici degli amici della cricca dei rincoglioniti!

Che profonda tristezza...Andrea pubblicare un articolo come questo è cattiveria non è giornalismo,spesso l'ignoranza è un bene!

Commento 7 - Inviato da: Giulio Cirinei, il 21/11/2011 alle 17:45

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evidentemente niente scuole a Perugia...

Commento 8 - Inviato da: mimmo, il 21/11/2011 alle 17:59

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Scusate se esco un po' dall'argomento, ma volevo fare una domanda ad Andrea o a chiunque possa rispondermi riguardo all'ipotesi centro sportivo allo Junior.Nel caso dovesse concretizzarsi la trattativa, si sa se l'intenzione dell'Arezzo riguardo al settore giovanile é quella di partire dai giovanissimi, quindi andando a selezionare i ragazzi delle scuole calcio della zona o dotarsi per la prima volta nella sua storia di una scuola calcio tutta sua? Grazie a chi vorra' rispondermi!

Commento 9 - Inviato da: classe69, il 21/11/2011 alle 18:15

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Stiamo diventando una città da terzo mondo..in tutto (382 paganti ieri) meglio chiudere!!!!!!

Commento 10 - Inviato da: Avanti_Arezzo, il 21/11/2011 alle 19:20

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9)

La penso come te

Commento 11 - Inviato da: RICK57, il 21/11/2011 alle 22:07

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Siena e Perugia, cosi' vicine, eppure cosi' lontane da Arezzo Siena e Perugia cosi' odiate, eppure cosi' invidiate da Arezzo Parlare di sinergie a questa Giunta? a questi imprenditori? e poi, il dato e' significativo, 382 paganti con l'Arezzo secondo in classifica, con una giornata di sole e con la citta' morta dato che tutto era chiuso.... e considerando che il boato in tribuna e' stato il doppio quando segnavano gli umbri.....la deokazione e' totale. Arezzo abulica a 320 gradi.....

Commento 12 - Inviato da: RICK57, il 21/11/2011 alle 22:10

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ops.. desolazione... PS scusate ma con l'ipad la punteggiatura , non so perche', ma va a farsi benedire. Spero si capisca ugualmente il mio concetto...

Commento 13 - Inviato da: Cavalloamaranto, il 21/11/2011 alle 22:36

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Purtroppo gli imprenditori in questo momento non ci entrano niente perche' la situazione economica ad Arezzo e'piuttosto grave visto quale e' il settore trainante, anche in passato pero' in tempi non sospetti non ci sono stati imprenditori in grado di farci vedere il calcio che conta e questo e' dovuto dalla bassa cultura presente in questa citta', questo lo dico molto a malincuore visto il mio amore per lamia citta' pero' e' la realta', per non parlare poi della classe politica che in 50 anni l'ha ridotta ad una larva, a prescindere dal colore politico. ( strade, infrastrutture, ferrovia e mi voglio fermare.) p.s. Anche io scrivo con l'ipad quindi mi scuso per eventuali errori anche di ripetizione di parole, ma tanto basta rendere l'idea.

Commento 14 - Inviato da: il ferro, il 22/11/2011 alle 15:59

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divampi ancor la fiamma nera e salvi arezzo e la patria tutta