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Il potere logora chi ce l'ha. Castel Rigone, la deriva trash della mosca bianca Cucinelli

Il presidente del piccolo club del Trasimeno, trascinato sulla ribalta dei campionati professionistici con forti investimenti, una volta era considerato un'aurea eccezione per la sua filosofia sportiva e per l'aplomb. Invece l'anno scorso ha cambiato tre allenatori (conquistando la promozione), mentre ieri, nonostante la vittoria, si è scagliato pubblicamente contro il tecnico Di Loreto, colpevole di aver fatto la formazione di testa sua! Una scenetta in stile Borlotti, indimenticato patron della Longobarda



Brunello Cucinelli, re del cachemire e presidente del Castel RigoneUna volta Brunello Cucinelli era considerato una mosca bianca. Il suo modo di concepire e fare calcio era diverso da quello comune. Per qualcuno era migliore, per altri discutibile. Comunque diverso. Il magnate che trascina un paesino di poche anime sulla ribalta dei professionisti, il presidente del Castel Rigone che paga fior d'ingaggi e qualche volta assume in azienda le mogli dei giocatori, che veste la squadra con i suoi capi d'alta moda, che dopo le partite casalinghe offre a tutti (giornalisti e avversari compresi) frutta e crostate, che in trasferta si porta un inserviente per ripulire lo spogliatoio e lasciarlo lindo e profumato, che allo stadio San Bartolomeo non vuole cartelloni pubblicitari, che non tollera ammonizioni ed espulsioni per proteste, pena la rescissione del contratto, aveva un aplomb che lo contraddistingueva.

Cucinelli era anche il presidente che per principio non esonerava gli allenatori, il che veramente lo rendeva una sorta di eccezione aurea. Poi l'anno scorso ne ha cambiati tre, in panchina ci ha messo il direttore sportivo e ha vinto il campionato nella maniera più bizzarra possibile. Buon per lui, a volte (spesso) il fine giustifica i mezzi.

A capo di un gruppo imprenditoriale che fattura milioni e milioni di euro, Cucinelli è stato ribattezzato il re del cachemire. I compaesani lo ritengono un benefattore perché, tra le altre cose, ha ristrutturato a sue spese il borgo di Solomeo. I 783 dipendenti lo adorano perché, seguendo una personalissima filosofia di vita, ha diviso con loro i 5 milioni di utili d'azienda dell'anno scorso: totale, 6.385 euro a testa.

Raffinato, colto, elegante, Cucinelli ieri si è lasciato andare a un post partita molto trash per uno come lui. Nonostante la vittoria della squadra, ha preso di mira l'allenatore nonché ex amaranto Marco Di Loreto e lo ha mazzolato pubblicamente come un punchingball. Il motivo? Il tecnico aveva scelto la formazione di testa sua! E così, tra carovane rubate agli zingari e parti quarte della vita, tra shampoo da fare al mister e botte in faccia che danno piacere, è andata in onda una scenetta in stile Borlotti, indimenticato patron della Longobarda. Dando credibilità ai cattivi pensieri di chi considerava Cucinelli più apparenza che sostanza. E confermando che nel calcio il potere logora chi ce l'ha.

 

scritto da: Andrea Avato, 20/10/2013





Brunello Cucinelli e l'Arezzo
COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: CAP52031, il 20/10/2013 alle 14:11

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..la vedo buia per Di Loreto!!...comunque secondo me è incredibile che un allenatore non possa decidere la formazione o i cambi..allora cosa fa?..presenza?

Commento 2 - Inviato da: RICK57, il 20/10/2013 alle 14:12

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fatto fuori...Di Loreto esonerato.......

Commento 3 - Inviato da: Andruca, il 20/10/2013 alle 18:15

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Intervista allucinante

Commento 4 - Inviato da: mizio, il 20/10/2013 alle 19:05

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Quest'uomo è a dir poco irritante, ma come si atteggia e con quell'altro leccaculo accanto che annuisce ad ogni suo sproloquio perchè sai com'è lui "si è fatto da solo"..... E poi Di Loreto che chiede scusa per aver scelto lui la formazione!!!!!! I presidenti che decidono le formazioni ce ne sono tanti nel calcio ma che venga fuori così palesemente e con questa prepotenza è veramente IRRITANTE. Teniamoci caro il nostro Ferretti che sarà decisionista ma non afflitto da delirio di onnipotenza come questo montato di Cucinelli.

Commento 5 - Inviato da: Jappy7, il 20/10/2013 alle 19:10

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Cucinelli alquanto ridicolo..mamma mia. 

Commento 6 - Inviato da: Andrea Avato, il 20/10/2013 alle 22:32

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La vittoria contro il Tuttocuoio non è bastata ad evitare l'esonero di Marco Di Loreto. "Avevamo una strategia definita insieme - ha spiegato a fine gare il presidente Brunello Cucinelli - e il tecnico non l'ha rispettata". Il presidente si è preso 24 ore di tempo poi ha comunicato al ds Luca Quarta la sua decisione. Ora è caccia al sostituto: Alessio De Petrillo e Luca Fusi due dei nomi in lizza. L'allenamento di martedì verrà comunque diretto dal vice Marco Pobega e dal preparatore atletico Thomas Lucianetti.

 

www.eccellenzacalcio.com 

Commento 7 - Inviato da: Esagamma, il 21/10/2013 alle 00:40

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Rispetto per Cucinelli e per quello che ha saputo creare, ma quest’intervista è difficile da capire. Lui giustifica l’esonero di Di Loreto col mancato rispetto del codice etico della società. Libero di farlo, ma l’equazione che lo voleva diverso dagli altri presidenti non regge più. Questa intervista, in verità incomprensibile, lo fa apparire simile a un dittatore.

Commento 8 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 21/10/2013 alle 08:42

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Non voglio difendere Cucinelli però evidentemente per lui contano certe cose che probabilmente non possono essere spiegate in una conferenza stampa ma,secondo me,quando i patti fra le parti sono chiari c'è poco da stupirsi di come vanno le cose.Non credo che agli allenatori venga fatto firmare un contratto a forza quindi quando uno decide che strada intraprendere sa teoricamente a quello che va incontro.Io ancora oggi mi domando come certi allenatori ancora vadano ad allenare il Palermo di Zamparini ma evidentemente un motivo c'è!poi che in questa conferenza stampa Cucinelli non abbia fatto una figurona è un altro discorso però se per qualche motivo si è risentito credo comunque che sia sempre meglio uno che dice le cose chiare come le pensa che i finti rancorosi che ti sgambettano al primo passo falso.

Commento 9 - Inviato da: Pablito82, il 21/10/2013 alle 08:51

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Ma Dio....non era morto????

A parte tutto, rispetto per il suo modo di concepire il suo giocattolo....ma le regole del calcio e dello sport...non possono essere stavolte e calpestate da un 'uomo solo al comando', che si è fatto da solo....a proposito....fatto di cosa? Laughing

Commento 10 - Inviato da: cocciolone, il 21/10/2013 alle 09:40

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È molto irritante. Quando non era nessuno non era così antipatico. Comunque Di Loreto ha combinato qualcosa di non riferibile in conferenza stampa e sicuramente non in tema tattico. Quando poi quel leccaculo di Quarta si schiera palesemente col presidente vuol dire che l'allenatore ha toppato. Avrà fatto giocare qualcuno che ha lo stesso suo procuratore? Umbracci

Commento 11 - Inviato da: DaM, il 21/10/2013 alle 10:17

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Cuccinelli si vede che gli piace pontificare. Succede a tutti, e quando hai una comunitá ai tuoi piedi (non importa quanto grossa) é quasi normale sentirsi Papa. Ma come al solito ció che é veramente irritante non é il Sultano, ma i cortigiani che gli stanno intorno. Senza il loro zerbinismo ci sarebbero molti meno pontificatori.

Commento 12 - Inviato da: aretinodentro, il 21/10/2013 alle 10:28

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Ma il rispetto dei ruoli?

Commento 13 - Inviato da: baicol, il 21/10/2013 alle 16:14

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Il lecchino accanto e' veramente vomitevole, se poi pensi che molti arrivano perche' piu' bravi di altri a leccare capisci perche' questo paese non arrivera' mai da nessuna parte

Commento 14 - Inviato da: Amarantegnene, il 22/10/2013 alle 10:57

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È inguardabile!! A metà ho dovuto smettere!! Insieme quei due, fanno scopa !! Quel babbeo che parla si sente Gandhi!! Quello accanto è un mix tra Emilio Fede e Bruno Vespa. Meglio in terza categoria che con loro.

Commento 15 - Inviato da: Ghibellino_Amaranto, il 22/10/2013 alle 13:21

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dal punto di vista calcistico è molto discutibile ok...però dai un imprenditore che regala l'attivo agli operai è solo da applaudire...