SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Nofri al Comunale, stavolta è diverso. ''Torno da ex, mi aspetto la bolgia. E un applauso''
Il tecnico del Foligno ha allenato gli amaranto fino a giugno. Domenica non sbaglierà panchina, ma per lui sarà comunque una giornata diversa dal solito: ''La partita è importante anche se non decisiva. Ci sarà un gran pubblico e sarò contento se i tifosi mi concederanno un piccolo riconoscimento per quanto abbiamo fatto la stagione scorsa. L'Arezzo non è in crisi, ha un organico da primo posto, lotterà fino alla fine con la Pistoiese. Perché non sono rimasto? Le mie idee non collimavano con quelle della dirigenza. Ma non volevo fare il despota né ho il dente avvelenato: semplicemente, non metto i piedi sopra la mia dignità. Il presidente Ferretti lo sa''
TweetIl prossimo non sarà un weekend normale. Sabato c’è Pistoiese-Pianese, domenica c’è Arezzo-Foligno. Si affrontano le prime quattro della classifica e qualcosa, in un senso o nell’altro, succederà. Al Comunale, oltretutto, sulla panchina degli ospiti non siederà uno qualunque ma tal Federico Nofri, ex capitano della promozione in C2 datata 1996 e allenatore amaranto fino a giugno ultimo scorso. Di sicuro Nofri non sbaglierà direzione uscendo dal tunnel degli spogliatoi, ma qualche brivido addosso gli scorrerà.
E’ così?
“E’ così. Ad Arezzo sono già venuto da allenatore avversario, ma non ero un ex. Stavolta è diverso”.
Come te l’immagini?
“Penso che ci sarà un gran pubblico, la tribuna piena e un’atmosfera da categoria superiore. E’ una partita non decisiva ma importante, è normale che sia così”.
Ti aspetti un applauso dai tifosi dell’Arezzo?
“Non voglio aspettarmi niente. Però magari un riconoscimento per quanto abbiamo fatto nella parte finale della scorsa stagione, mi farebbe piacere. Questo non posso negarlo. Se c’è un applauso, sono contento”.
Il Foligno è lassù per caso o potete vincere il campionato?
“Volevamo partire bene e siamo andati al di là delle aspettative. Io e molti giocatori siamo arrivati quasi alla fine del mercato, non è che abbiamo avuto tanto tempo per programmare. Però la squadra mi sta seguendo e cercheremo di restare in alto più a lungo possibile”.
Chi vedi favorita per il salto?
“Arezzo e Pistoiese, come da pronostici. A livello di organico sono le più attrezzate. Ma se la Pianese non ha mai perso e noi abbiamo la miglior difesa del torneo, vuol dire che i risultati non vengono per caso”.
Dicembre, col mercato che riapre, sarà uno snodo fondamentale. Concordi?
“Non per noi. Non faremo chissà cosa, la rosa è a posto così. Poi l’appetito vien mangiando e se ci sarà da mettere a posto qualche tassello, la società non si tirerà indietro”.
Che rapporto hai con il presidente Damaschi, uno che questo campionato lo ha già vinto con il Perugia?
“Buono. Credo sia soddisfatto e se è contento lui, lo siamo tutti. A seguire la squadra ci sono il team manager Gervasi e il direttore Chinea, l’organizzazione è da società professionistica. Sotto questo aspetto noi, Arezzo e Pistoiese abbiamo qualcosa più delle altre”.
La verità è una: a Foligno lasciate i riflettori ad Arezzo e Pistoiese e vi muovete nell’ombra. Ma l’ambizione è di salire tra i prof.
“Nessuno gioca per perdere. E anche qua c’è un ambiente esigente: ci sono giornalisti al seguito, c’è una certa pressione, c’è una tifoseria passionale. Foligno fa 60mila abitanti, non è un paesino. E i tifosi non è che guardano troppo ai bilanci, alla rosa, agli under, agli avversari: vogliono vincere e stop”.
Quando sei arrivato ad Arezzo, a gennaio, dicesti subito che la tua squadra doveva avere organizzazione, attenzione e ritmi alti. E’ così anche adesso?
“Sì. E’ il mio credo calcistico, penso che se una squadra è aggressiva, corre e sa quel che deve fare in campo, può sopperire anche a una qualità tecnica inferiore. Le giocate dei singoli fanno sempre la differenza, ma a me piace vedere undici giocatori che sanno come muoversi”.
Domenica confermerai il 4-3-1-2 delle ultime uscite? Oppure stai pensando ad altro?
“A questo non ti rispondo. Finora abbiamo giocato così, ma ho una settimana per pensarci sopra”.
Dipende da come giocherà l’Arezzo?
“Dipende da tanti fattori. L’unica cosa di cui sono certo è che l’Arezzo farà una gran prestazione sul piano del carattere. Mezzanotti queste partite non le sbaglia e Faraglia è uno che lavora bene”.
Il fatto che l’Arezzo venga da una prestazione negativa è un vantaggio per te o per Mezzanotti?
“Non lo so, lo dirà il campo. Ma per il Foligno domenica sarà più dura che per l’Arezzo. E se non veniamo lì con la convinzione di dover soffrire e sudare, addio risultato”.
Chi sono i tuoi giocatori chiave?
“Come personalità, carisma, esperienza, dico Galbiati e Porricelli. La nostra è una rosa giovane con qualche elemento più formato. Loro due sono uomini importanti”.
Che idea ti sei fatto dell’Arezzo a distanza?
“L’ho detto, ha una rosa da primo posto. Magari ha pareggiato qualche partita più del previsto ma ha perso una volta sola, in casa va bene e sabato ha raggiunto l'1-1 in dieci al 95esimo. Sono segnali di forza, non di debolezza”.
Mancherà Quadrini, forse anche Rubechini. Ti aspetti il solito 4-2-3-1, magari con quel Dieme che provasti a rilanciare, oppure no?
“Quadrini è un lusso per la D. E Rubechini, l’ho sempre pensato, in categoria fa la differenza. Dieme ha mezzi fisici e tecnici da professionista, ma gli mancavano costanza e convinzione. Se le troverà, farà il salto di qualità. Riguardo il modulo dell’Arezzo, non lo so. So che ci aggrediranno e ci attaccheranno, perché vogliono riscattarsi”.
Che effetto ti fa vedere Pecorari in panchina?
“Era un po’ un percorso annunciato. Leggo che Marco sta allenando anche i bambini, resta un uomo spogliatoio anche giocando di meno. Nella mia gestione è stato fondamentale in campo, con le prestazioni, e fuori dal campo, diventando un punto d’appoggio per me e i compagni. Grande ragazzo, gran giocatore”.
E Martinez perché non segna più?
“Sono annate, non credo sia una questione tattica. Oggi gli attaccanti non possono pensare di fare solo la fase offensiva, devono anche sacrificarsi. Martinez è un generoso, è un po’ come il mio Porricelli sotto questo aspetto. Tornerà a fare gol, spero non domenica”.
Cosa temi di più: il movimento a mezzaluna di Essoussi, le palle ferme di Carfora o la solidità della difesa dell’Arezzo?
“Temo la fisicità che hanno. Carfora calcia benissimo e quando vengono a saltare Dierna, Zaccanti, Essoussi, Martinez, anche Invernizzi, fanno paura. Noi dovremo giocare corti, aggressivi e non concedere profondità a Essoussi. Lo stadio sarà una bolgia e quindi serviranno anche nervi saldi. Ma il Foligno a questa gara ci arriva bene”.
Per Mezzanotti è una settimana non proprio facile. Come pensi che la stia vivendo?
“Mezzanotti è un allenatore quadrato, da calciatore ha giocato in categorie importanti, sa come vanno le cose. Se ad Arezzo non sei primo, finisci sotto tiro. Non credo che le critiche lo scalfiranno”.
Dei tuoi sei mesi ad Arezzo cosa ti è rimasto?
“Il ricordo di aver fatto bene. 22 punti in tredici giornate, 20 gol fatti e 8 subiti. Abbiamo perso tre partite, due volte per 1-0 a Castel Rigone e Viterbo e una volta per 3-2 a Civita con un gol al 95esimo. Ci siamo salvati all’ultima giornata, è vero, ma solo perché la classifica si era accorciata verso l’alto. Per me è stata un’esperienza positiva, sono molto maturato in quei sei mesi”.
La domanda che non ha mai trovato una risposta precisa è: perché Nofri non è stato confermato?
“Perché i matrimoni si fanno in due. Io sarei rimasto, lo sanno tutti, ma non ce n’erano le condizioni. Le idee mie, del vicepresidente De Martino e dell’allora direttore Bonafede non collimavano. E così le nostre strade si sono divise. Semmai vorrei smentire una storiella che sento circolare da troppo tempo”.
Quale?
“Che volevo fare il despota o che pretendevo chissà che cosa. Sono bugie. Avevo solo dettato una linea di massima da seguire perché è giusto che l’allenatore di una società come l’Arezzo indichi un percorso. Tutto il resto è falsità. Ferretti lo sa bene”.
Cosa dirai al presidente?
“Spero di incontrarlo e di salutarlo, visto che a giugno non ce ne fu la possibilità. Lo ringrazierò, mi ha dato modo di allenare l’Arezzo. Questo conta più di tutto il resto”.
Quindi non è vero che hai il dente avvelenato?
“E perché? Ho una dignità, questo sì, e non ci metterò mai i piedi sopra”.
scritto da: Andrea Avato, 26/11/2013
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Foligno-Bastia 1-0, le immagini
Commento 2 - Inviato da: Toni, il 26/11/2013 alle 11:40
Perchè se pareggi potrebbe andare bene?!
Commento 3 - Inviato da: aretinodentro, il 26/11/2013 alle 11:46
no, forse non ci siamo capiti. L'unica cosa che conta è vincere, con il pareggio mi ci pulisco
Commento 4 - Inviato da: RICK57, il 26/11/2013 alle 11:59
Solo applausi per Nofri, professionale e serio da giocatore amaranto e da tecnico. Dalle sue parole si evince che lui, ad Arezzo voleva fare l'allenatore al cento per cento...... Stop. Chi vuole intendere, intenda......gli altri in roulotte......
Commento 5 - Inviato da: mino27, il 26/11/2013 alle 13:07
doopo queste parole di Mister Nofri aumenta ancor di più il rammarico della sua mancata conferma sulla panchina amaranto,con il sennò del poi credo avevamo ( forse ) qulche punto in più in classidica...
Commento 6 - Inviato da: aretinodentro, il 26/11/2013 alle 13:50
Si sa quanti umbracci de sta ceppa potrebbero venire?
Commento 7 - Inviato da: Perfido, il 26/11/2013 alle 14:31
mino27 (5) ...ennesima pugnalata alla lingua italiana...
Commento 8 - Inviato da: Amarantegnene, il 26/11/2013 alle 14:56
I rimpianti aumentano nel momento che s è preso questo. Ma né l uno o né l altro sono all altezza. Poi uno un campionato se ti dice bene, lo puoi anche vincere....ma so allenatori da metà classifica....se va bene. Grinta temperamento, ma gioco e idee....poca lana !!
Commento 9 - Inviato da: mino27, il 26/11/2013 alle 14:58
Madunnina che orrori ( più che errori ) che ho fatto scusate!
Commento 10 - Inviato da: Toni, il 26/11/2013 alle 14:59
Mai una gioia.
Commento 11 - Inviato da: baicol, il 26/11/2013 alle 16:00
Siamo proprio buffi, si rimpiange sistematicamente tutti. E' vero che dopo aver sentito rimpiangere Raso il rimpianto di Nofri diventa roba da dilettanti ma stiamo parlando di un onesto allenatore di calcio che ha vinto tanto quanto quello che abbiamo ora: una cippa! Il finale dello scorso campionato non e' stato certo esaltante, sicuramente Nofri non aveva a disposizione una rosa fenomenale ma qualcosa di meglio lo poteva tranquillamente fare.
Commento 12 - Inviato da: il ferro, il 26/11/2013 alle 17:13
col sennò del poi non se pole alò.....
grazie mino.
ci fai sentire tutti più istruiti.
come quando vedo "uomini e donne" e mi sento più intelligente.
o come quando vedo allenare bacis e mi sento mourinho.....
Commento 13 - Inviato da: il ferro, il 26/11/2013 alle 17:13
fanculo nofri.
ora c'è mezzanotti.
Commento 14 - Inviato da: alti60, il 26/11/2013 alle 18:48
Nofri anzi Federico sè un bravo citto te se vol bene però domenica fal bravo su è capito senno me perdi tutto el cacio vinto dai
Commento 15 - Inviato da: calzino79, il 26/11/2013 alle 18:56
quoto il ferro..ora c'è mezzanotti..nel bene e nel male,e non ha senso pensare sempre al passato perchè si guarda avanti mai indietro..senza che l'avesse detto lui nell'intervista probabilmente un applauso ed un saluto glielo avremo fatto da soli,in segno di rispetto..non c'era bisogno di fare la vittima..
Commento 16 - Inviato da: calzino79, il 26/11/2013 alle 18:58
perchè noi tifosi dell'arezzo abbiamo mille difetti ma per chi ci ha rispettato abbiamo sempre avuto rispetto e considerazione
Commento 17 - Inviato da: mino27, il 26/11/2013 alle 19:15
Verissimo anche se ha risposto alla domanda di Andrea:Ti aspetti un applauso dai tifosi dell’Arezzo?
Commento 18 - Inviato da: calzino79, il 26/11/2013 alle 19:34
si è vero..però se rimaneva più vago nello spiegare le cose forse era più signore..anche se non me frega una mazza del passato,basta che se vinca e che mezzanotti cambi rotta da ora in poi..
Commento 19 - Inviato da: contedimontecrisco, il 26/11/2013 alle 19:53
..............................(13)forse fino a Domenica ,spero !!!!!L'italiano lascia un po' a desiderare ma il concetto appare chiaro.
Commento 20 - Inviato da: mino27, il 26/11/2013 alle 20:34
Speriamo Calzino,perchè di vedere i lanci lunghi & partite come quella di Castello ne abbiamo le palle piene!
Commento 21 - Inviato da: il ferro, il 26/11/2013 alle 22:21
20: ???
quale italiano il mio?
Commento 22 - Inviato da: walter, il 27/11/2013 alle 11:08
Magrini, allenatore del Bastia, accusa il proprio presidente di combine nella partita di domenica persa col Foligno e viene esonerato...
http://www.eccellenzacalcio.it/news/leggi/2364
Commento 23 - Inviato da: Botolo Ringhioso, il 27/11/2013 alle 11:13
Scusate il ritardo, ma problemi tecnici risolti grazie ad Andrea. Hop avuto modo di assitere, purtroppo per l'esito, alla partita di Città di Castello, contro il Trestina. Il mio commento è stato inviato tramite Facebook dove può essere letto integralmente. Non sono un tecnico e comunque leggo tutti i commenti, alcuni dei quali veramente interessanti, altri veramente da piangere. Tra i tanti commenti non ho mai trovato quello che, secondo il mio modesto parere, secondo rispecchia la lrealtà del nostro tecnico: gran lavoratore, persona seria, onesta, ma che non sa leggere le partite, non ha uno schema preciso e si affida ad un'orchestra composta da tanti splendidi solisti, che però in mano non hanno nessuno spartito.
Leggete il mio messaggio in facebook e fatemi sapere che ne pensate.
Intanto FORZA AREZZO (non sempre riesco a gridarlo allo stadio, ma la domenica non si transige: prima la radiocronaca della partita - spesso a singhiozzo - poi il resto).
A presto
Commento 24 - Inviato da: pippo, il 27/11/2013 alle 11:27
RAGAZZI....TUTTI L'ANNI LA STESSA MUSICA.....MAREMMA ROSPA
Commento 25 - Inviato da: DR, il 27/11/2013 alle 12:47
Voglio porre questo interrogativo:
Mezzanotti ha l'appoggio dello spogliatoio? Avete mai visto un giocatore andare dal Mister a esultare dopo il goal?
che dite?
Commento 26 - Inviato da: Giotto, il 27/11/2013 alle 13:02
L'applauso possiamo anche farlo, ma Nofri si ricordi che siamo diretti concorrenti (ad oggi) per la promozione e poi siamo dei botoli, quindi basta poco per pigliare gli insulti. Lo dico per tutti quei buonisti che si scandalizzeranno al primo fischio contro Nofri, gli stessi che dicono che bisogna fare i bravi a Città di Castello (infatti non è successo niente come avevo scrit prima della trasferta), gli stessi che apprezzano i giocatori che non esultano dopo i gol all'ex squadra (ipocrisia totale!)........ insulti e violenze gratuite non mi appartengono, ma qualche fischio e quale bercio ho tutto il diritto a farlo contro chi e cosa voglio!!! Anche contro Nofri se gli umbroidi ci segnano un gol!
Commento 27 - Inviato da: Giotto, il 27/11/2013 alle 13:05
Chiariamo inoltre:
- io avrei tenuto ofri, ma comunque il campionato è sempre una scommessa, non sai quanti punti potresti avere
- domenica bisogna vincere e basta, guadgneresti punti su due squadre al minimo (Foligno e la perdente di là), se non su tutte e tre quelle in alto (se Pistoiese pareggia).
- il problema vero è che se domenica si pareggia, Il Presidente aspetta altre 2-3 partite, poi compra altri 3 giocatori dalla serie B, manda via Mezzanotti e prende un altro allenatore (sempre dalla B) e gli dice: Vinci il campionato. Scommettiamo?
Commento 28 - Inviato da: Giotto, il 27/11/2013 alle 13:08
COMMENTO A CITTà DI CASTELLO: dal "settore ospiti" non si vedeva una cippa, solo le sgambate di Di Santo (mi piace quel citto) e la stazza di Dierna che sempra Chiellini. Siamo rimpallati contro il Trestina per 80 minuti, poi a culo (bel segnale comunque) e alla fine s'è preso il punto. Per me perdere o pareggiare in quel modo cambia poco: s'è fatto skifo! A me la cosa che preoccupa è che contro squadrette ben organizzate e quadrate (Montemurlo e Trestina), s'è pareggiato, mentre si vince 4-0 contro NESSUNO e l'unica consolazione è prendere per il culo il portiere IVANa.. Serve un cambio di marcia.
Commento 1 - Inviato da: aretinodentro, il 26/11/2013 alle 11:32
Per me è la partita più importante della stagione, visto come ci arriviamo, a livello ambientale e mentale, e perchè perdere vorrebbe dire perdere contatto con le prime. Quindi niente sbagli, bolgia in tribuna e VINCERE.