Falcinelli prepara la sfida del cuore: ''Quanti amici di là. Ma noi dobbiamo fare punti''

L'allenatore del Sansepolcro, appena promosso dalla Juniores alla prima squadra dopo l'esonero di Fani, debutterà contro Mezzanotti e tanti ex bianconeri. ''L'Arezzo è superiore a noi ma nel calcio mai dire mai. La storia di Davide contro Golia a volte si ripete, anche se gli amaranto chiuderanno in volata la stagione''

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Maurizio Falcinelli è considerato da molti addetti ai lavori come una delle figure simbolo del Sansepolcro. Da 15 stagioni in bianconero, il nuovo tecnico della prima squadra è uno degli artefici dei successi ottenuti dalle giovanili. Sotto il suo sguardo sono passati giocatori che in alcuni casi hanno spiccato il volo nei campionati professionistici, senza contare che nel curriculum di Falcinelli figurano anche due coppe disciplina e un titolo italiano con la Juniores Nazionale.
Ecco spiegati quindi i motivi che hanno portato la dirigenza biturgense ad affidargli la panchina della prima squadra dopo l’esonero di Roberto Fani. D’altronde nella rosa attuale ben 16 elementi su 20 sono cresciuti nel vivaio bianconero, allenati proprio da Falcinelli che conosce molto bene ambiente e uomini.

 

“La squadra è evidente che abbia dei problemi, ma non sono di natura tecnica o fisica perché chi mi ha preceduto ha lavorato bene – spiega Falcinelli. Purtroppo Roberto Fani ha dovuto fare i conti con circostanze avverse che hanno costretto la società a prendere questa decisione. Anche se nel calcio gli esoneri sono all’ordine del giorno, è la prima volta che questo accade da quando io sono al Sansepolcro”.
Sansepolcro che punta molto sui giovani del proprio vivaio.
“I giovani sono il nostro punto di forza, rappresentano la filosofia della società. Basta pensare ad esempio che in prima squadra ho a disposizione 20 giocatori di cui 16 vengono dalle nostre giovanili. Il Sansepolcro ha anticipato tempi: oggi per via della crisi economica le società investono sui propri vivai, noi abbiamo iniziato a farlo 20 anni fa. Sia chiaro però che i nostri ragazzi non sono migliori degli altri. A mio avviso ciò che fa la differenza è l’ambiente che li circonda, un progetto con alla base un percorso che li aiuta ad arrivare in prima squadra con una maggiore sicurezza e una preparazione adeguata”.
Come definirebbe la partita con l’Arezzo?
“Io non parlerei di derby. Faccio fatica a trovare un termine adatto se penso che domenica farò il mio esordio affrontando la squadra allenata da Davide Mezzanotti, Stefano Cardinali, Properzio Faraglia, Marco Lerda, senza contare poi che in campo ci saranno Scarpelli, Essoussi e Bricca. Sarà una partita diversa dalle altre perchè troverò di fronte degli amici, anche se poi per 90 minuti si affronteranno due squadre alla ricerca dei tre punti, seppur con valori completamenti diversi. Spero che i miei ragazzi entrino in campo con l’atteggiamento giusto”.
Cosa ha detto ai suoi parlando di questa partita?
“Ho spiegato loro che per certi versi questa è una sorta di amichevole che deve servirci per i prossimi appuntamenti, quando affronteremo squadre contro le quali dovremo vincere ad ogni costo per centrare la salvezza”.
Difficile però pensare ad un Sansepolcro arrendevole, alla luce anche di quanto fatto vedere all’andata.
“L’Arezzo ha una storia e valori nettamente superiori a noi. In questi ultimi anni abbiamo vinto perché le nostre formazioni erano superiori a quelle dell’Arezzo. Oggi però la squadra di Mezzanotti è superiore al Sansepolcro. Comunque sia, nel calcio mai dire mai: la storia di Davide e Golia spesso e volentieri nel calcio si ripete e in questo caso Davide non è Mezzanotti ma il Sansepolcro”.
A proposito di Mezzanotti, cosa pensa della stagione del suo amico e collega?
“Devo ammettere che ho visto l’Arezzo all’opera solo contro di noi. A livello ambientale credo sia venuta meno la compatezza, ho saputo ad esempio che c’è stata un contestazione molto dura. Personalmente ritengo indiscutibile il lavoro di Davide. In questo girone c’è una Pistoiese che sta correndo a mille ed ha un margine di distacco importante. L’Arezzo secondo me chiuderà in volata questo campionato con l’obiettivo minimo del secondo posto”.

 

scritto da: Matteo Marzotti, 07/02/2014

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