SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
La nuova filosofia: terzini che spingono e gioco offensivo. Giro di vite per le interviste
Andrea Chiappini ha illustrato i cardini della sua concezione tattica: esterni bassi che devono accompagnare l'azione, segnare un gol più degli avversari, niente Essoussi-dipendenza. ''Giocherà chi sta meglio - ha detto l'allenatore - senza guardare carta d'identità né gerarchie passate''. Intanto la società ha deciso che i calciatori non parleranno più in sala stampa
TweetStamani, verso la fine della seduta tattica all'antistadio, Andrea Chiappini ha spiegato ad alta voce quello che vuole dai terzini: ''quando la palla ce l'ha l'esterno alto, voi dovete andare. Sempre. Se a un certo punto non ce la fate più, ci penso io a cambiarvi. Ma voi dovete andare. Sempre''.
Un concetto molto chiaro che il neo allenatore amaranto ha ribadito anche nella conferenza stampa di poco successiva. ''A me piacciono le squadre che propongono gioco, che non aspettano ma osano. Moduli? In carriera li ho usati tutti, non ho predilezioni particolari. Posso solo dire che non cambierò la difesa a quattro. E' ovvio che ci vuole equilibrio, ma l'Arezzo deve andare in campo per segnare un gol in più degli avversari, non per prenderne uno in meno''.
Nessuna polemica a distanza con Mezzanotti, del quale Chiappini ha sottolineato la bontà del lavoro svolto allargando i complimenti anche allo staff, ma una differenziazione piuttosto marcata. ''Non dico che la mia filosofia è giusta e quella di Mezzanotti è sbagliata. Dico semplicemente che sono diverse. In queste settimane che ho a disposizione cercherò di trasmettere alla squadra alcuni input precisi, sperando di essere seguito. Purtroppo non ho molto tempo davanti, quindi non guarderò né alla carta d'identità né alle gerarchie che ci sono state finora, ma solo alla voglia e alla condizione di ciascuno. Chi trasmette positività, gioca. Chi non la trasmette, non gioca''.
Chiappini ha speso parole dolci per Mencarelli e Rubechini, ha individuato nella debolezza mentale il problema della squadra ('' ho trovato dei ragazzi bloccati dal punto di vista psicologico e quando non va la testa, non vanno nemmeno le gambe'') e ha preso di petto anche la Essoussi-dipendenza: ''dobbiamo cercare di non affidarci troppo a un singolo giocatore, perchè rischiamo di lasciarlo da solo contro due o tre avversari e di perderlo del tutto''.
Sugli obiettivi da raggiungere, Chiappini ha fatto ricorso alla filosofia: ''la conferma dovrò meritarmela con i risultati, quindi tramite campionato, Coppa e play-off. Ma per adesso, e non è una contraddizione, io penso solo alla Pontevecchio. Il resto si vedrà''.
Insomma, al tavolo si è seduto un allenatore motivato, con le idee per niente confuse e con l'espressione serena di chi non ha vissuto questi sette mesi amaranto di affanni e delusioni. Il presidente Ferretti, per esempio, è sembrato più corrucciato.
E in serata l'ufficio stampa dell’Arezzo ha comunicato che la società organizzerà, d'ora in avanti, ''una sola conferenza stampa la settimana alla quale parteciperà l’allenatore. Non saranno più rilasciate interviste singole al termine delle conferenze. Inoltre nel post gara a parlare con li giornalisti sarà esclusivamente l’allenatore e sempre con un’unica intervista collettiva, sia per le partite in casa che per quelle in trasferta. Tali disposizioni - ha fatto presente l'Us Arezzo - si sono rese necessarie per consentire ai tesserati di svolgere, in questa decisiva ultima parte di stagione, il proprio lavoro con la giusta serenità''.
scritto da: Andrea Avato, 20/02/2014
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