SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Come gioca l'Arezzo?, vivi morti o X, il Menca nel settore ospiti, meno male c'è Zavaglia...
Il Montemurlo ha tirato fuori un secondo tempo con la bava alla bocca e ha conquistato un punto d'oro. Per gli amaranto invece è un pareggino insulso, salutato dai tifosi con un'altra coreografia ispirata alla play-station. Il fatto è che la squadra gioca mezz'ora e poi si squaglia, penalizzata anche da un torubillon di ruoli troppo marcato: Chiappini ha il diritto di fare esperimenti ma adesso serve pure qualche certezza in più. E serve anche una struttura in grado di non ripetere gli errori tecnici di questa stagione
Tweet1. Quelli del Montemurlo dovevano essere tutti nemici di Ferretti. Dopo tre quarti d’ora di sbandamento totale, hanno tirato fuori un secondo tempo con la bava alla bocca e si sono difesi alla grande anche in dieci contro undici. L’1-1 per loro è oro colato. Per l’Arezzo è un altro punticino insulso, che porta il totale dei pareggi a quota 17 in 34 partite ufficiali della stagione. Incredibile. Viene da chiedersi se siamo vivi, morti o X…
2. Altra coreografia dei tifosi ispirata ai pulsanti della play-station. Non è da escludere, proseguendo di questo passo, che qualcuno porti la consolle anche sugli spalti la domenica. Tanto ormai…
3. Chi non è venuto a Montemurlo non può rendersi conto del clima che c’era intorno alla gara. Campagna aperta ai bordi del campo, signori in età da pensione che componevano il settanta per cento del pubblico in tribuna, minorenni autoctoni alla balaustra alle prime esperienze da lanciatori di cori, trombette simil vuvuzelas sguainate per minuti 95, mamme vocianti di under impegnati nel match, microfono gracchiante dello speaker, cento aretini (forse di meno) attratti dallo svolgimento del match al pari dell’amichevole agostana di Bucine. Soprattutto, un Arezzo in campo senza obiettivi. A chi ha costruito tutto ciò, sentitamente grazie.
4. La squadra gioca mezz’ora. Poi si squaglia. Sarà questione di testa, di gamba, di avversari, di “pensiamo già ai play-off”, di “questa è una piazza troppo tranquilla”, di “gli altri fanno la partita della vita”. Non si sa. Sarà colpa dei giornalisti forse. O dei tifosi. Sarà colpa di boh. L’unica cosa certa è che non è colpa, anzi responsabilità, di chi ha gestito maldestramente la stagione. Questo noi non siamo autorizzati nemmeno a pensarlo, banda di accoliti che non siamo altro.
5. Invece il sospetto s’insinua. Una squadra che ha dei valori tecnici certi e riconosciuti, che in autunno era piombata in una crisi di gioco e di continuità molto evidenti, che non è stata migliorata al mercato, che non è stata pungolata con un cambio di panchina nei tempi corretti, che è stata fatta scivolare giù giù fino a -12 dalla prima, è l’immagine di uno sperpero clamoroso, di un patrimonio calcistico depauperato e maltrattato per assoluta insipienza. Lo dicono i fatti. Per l’anno prossimo, che sia serie D o che sia Lega Pro comprata tramite fidejussioni e versamenti a fondo perduto, urge una struttura. Non è una critica alla dirigenza, è una richiesta (disperata) d’aiuto.
6. Parlando seriamente. Quadrini ormai è ad Arezzo da cinque mesi. Ha una qualità di piede che risalta come un prete nella neve e si nota anche se gioca a ritmi bassi. Però non spacca mai una partita, non segna mai, gli capita una punizione e centra la barriera, non tira fuori una giocata vera che sia una. Quando accade, come ieri con l’assist alla Pirlo per Essoussi, Essoussi la prende di stinco e la mette fuori. L’unica speranza è che Quadrini resusciti nei play-off. Succederà?
7. Un po’ di numeri. Rubechini a Montemurlo ha indossato la fascia da capitano per la decima volta in stagione. Seguono Martinez a 8, Bricca a 6, Pecorari a 2 e Mencarelli a 1. Rubechini è anche il quarto tiratore a essersi presentato sul dischetto dopo Essoussi, Martinez e Quadrini. Il computo dei rigori amaranto è così aggiornato: dieci a favore, zero contro. Gli arbitri per quest’anno (almeno per ora) possiamo lasciarli stare.
8. Chiappini il calcio lo conosce. Mentre non conosceva la rosa. Che in queste settimane senza un obiettivo vero da raggiungere, stia facendo un po’ d’esperimenti è naturale e comprensibile. Però bisogna darsi una regolata: Carteri tra campionato e Coppa ha fatto la mezz’ala, il difensore centrale e il terzino. Carfora la mezz’ala, il regista e il centrale. Disanto la mezz’ala, l’esterno e la seconda punta. Idromela il mediano e il trequartista. Rubechini la mezz’ala, il laterale e il terzino. Forse la squadra ha bisogno di qualche punto fermo in più.
9. Poi c’è Rascaroli. Ieri, sfruttando il lavoro del collega Fabio Frabetti per RadioGroove (ma Fabio era d’accordo, quindi non è scorrettezza professionale…), abbiamo ascoltato Chiappini sostenere che l’ex atalantino proprio non riesce a calarsi nel ruolo di laterale basso. Quindi d’ora in poi lo rivedremo a metà campo. Una resa inaspettata, considerando che il mister su questa evoluzione tattica ci stava lavorando con impegno. Detto ciò, la composizione del parco ’94 e ’95 è scriteriata e Chiappini ha ragionissima. Se n’erano accorti tutti fin da ottobre ma dirlo e scriverlo, al solito, era roba da furbetti del quartierino. Amarezza totale.
10. Mencarelli in tribuna a vedersi la partita nel settore ospiti è incomprensibile sul piano tecnico. Ci sta che non giochi titolare, non ci sta che gli venga negata pure la panchina. Questo boccone poteva essere ingoiato quando le cose ancora andavano mediamente bene e la speranza di primato era ancora concreta. Adesso, a -12 dalla prima, la gente si sente presa per i fondelli e giustamente s’incazza. Non è bello.
11. In ogni caso la piazza deve stare tranquilla: la partita di ieri è stata visionata e, presumibilmente, analizzata a fondo dall’area tecnica amaranto. In tribuna difatti c’era il Dg Diomede, che quando a Roma sceglievano Chiappini lui era parcheggiato in sede ad Arezzo. C’era il vicepresidente operativo De Martino. Collegato al telefono, il consulente Zavaglia.
12. E meno male che c'è Zavaglia...
scritto da: Andrea Avato, 17/03/2014
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