SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Nobili decadute in serie D. L'Arezzo sta malino, Piacenza e Triestina stanno peggio
Il campionato dilettanti è pieno di club con una grande tradizione alle spalle e che però faticano a ritrovare un presente all'altezza. Oltre agli amaranto, hanno balbettato la Novese e il Derthona, il Lecco e la Massese. E anche il Taranto ha vissuto un finale di torneo all'insegna della delusione
TweetSe Atene piange, Sparta non ride, diciamo così. In questo momento magari non è affatto di consolazione, ma l’Arezzo non è l’unica “nobile decaduta” che in serie D quest’anno ha stentato, anzi. Così come gli amaranto, anche in altri gironi c’erano squadre che, o per blasone o per gli investimenti effettuati, partivano con altre ambizioni rispetto a quanto poi si è verificato.
Partendo dal girone A, dove a vincere è stata la Giana Erminio, al suo esordio assoluto in serie D e ritrovatasi in Lega Pro Unica, con buona pace della Novese (campione d’Italia nel 1922, l’anno in cui vennero assegnati due scudetti), del Vado F.C. (vincitore della prima edizione della Coppa Italia, disputatasi sempre nel 1922) e anche del Derthona (2 anni in A, 9 in B e 44 tra C1 e C2), tutte e tre ampiamente distanziate dalla “matricola” e fuori anche dai playoff. Il Derthona anzi si giocherà la permanenza in categoria nel playout in programma domenica allo stadio “Fausto Coppi” contro la Pro Dronero.
Nel girone B, addirittura, il Piacenza Calcio (8 stagioni in serie A, fino al 2011 in B) si è visto superato nella corsa al primato nientemeno che dall’altra squadra cittadina, la Pro Piacenza, ed è stata eliminata al primo turno dei playoff dal Seregno, passato al “Garilli” con un secco 3-1. Sempre nel girone B, ha chiuso a metà classifica il Lecco (3 anni in serie A, 11 in B, in Lega Pro fino al 2010), lontano 5 punti dall’ultimo posto disponibile per i playoff.
Ha chiuso al decimo posto del girone C la Triestina (28 anni in serie A, 26 in B di cui l’ultimo nel 2011), staccata di ben 43 punti dal Pordenone dei record. In questo girone, anche se non è una squadra molto blasonata, anche al Marano sono girate parecchio le scatole: fare 83 punti e non salire in Lega Pro ha decisamente il sapore della beffa.
Nel girone D, la Massese (34 campionati di C e uno di B nel dopoguerra) ha chiuso al quarto posto e ha perso la finale play-off del suo girone, dove ha incontrato un’altra delusa di quest’annata, quella Correggese capace di fare 81 punti e chiudere alle spalle della Lucchese, dopo aver perso lo scontro diretto che il calendario aveva – manco a farlo apposta – programmato per l’ultima giornata, e venire così superato dai rossoneri per un punto.
Nel girone H il Taranto (32 anni in B e 44 in C, l’ultimo nel 2012), appaiato al Matera alla trentesima giornata, si è visto sfuggire la testa della classifica per soli due punti dopo il 2-2 esterno contro il Marcianise alla penultima giornata. Marcianise poi eliminato proprio dal Taranto nelle semifinali dei playoff.
A contendere la vittoria dei playoff nazionali ci saranno altre squadre dal nobile passato: da parte nostra, ovviamente speriamo che per l’Arezzo questa cosa costituisca una motivazione ulteriore, non certo un motivo per scoraggiarsi. In attesa che dalla Federazione qualcuno si decida a darci qualche lume circa l’effettiva utilità di questi playoff nazionali e sui criteri che verranno usati per i ripescaggi in Lega Pro. L’impressione è che anche quest’anno sarà una lunga estate, ma se non altro possiamo dire di esserci abituati.
scritto da: Roberto Gennari, 15/05/2014
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