Il calcio di Capuano: ''difesa a tre, gioco propositivo e fame''. Ritiro a Moena o Cascia

Presentato il nuovo allenatore amaranto. La conferenza non ha tradito le aspettative: ''Non sono un esuberante, sono vivace, sanguigno. E ho un carattere forte, difatti non mi porto lo staff. Chi lavora solo con i suoi uomini è un debole. Devo vincere, lo so, altrimenti avrò fallito. Io difensivista? Voi vi ricordate solo della mia Juve Stabia, ma quel che conta è avere calciatori che mangiano l'erba. Sennò li prendo a pedate''

Tweet

L'aggettivo esuberante non gli piace. Allora potremmo definirlo vivace. Non come in qualche video su youtube (''quelli non danno la giusta idea di me'' ha spiegato), ma comunque ben oltre la media. Completo scuro, camicia aperta, sguardo fiero, Eziolino Capuano era attesissimo per la sua prima volta nella sala stampa del Comunale. E la conferenza non ha tradito le aspettative.

''Sono qui per vincere, altrimenti avrò fallito'' ha detto per sgomberare il campo dagli equivoci, dimostrando oltretutto di aver letto e metabolizzato i commenti degli internauti in giro per il web. ''Addirittura sono stato definito un semianalfabeta'' ha soggiunto Eziolino tra il serio e il faceto. ''Vanno bene le critiche, ma non bisogna esagerare. Io penso di saper fare il mio mestiere. Ho sempre detto che l'allenatore è come il prete: o hai la vocazione o non ce l'hai. Sono uno passionale, questo sì. Ovunque sono andato ho cercato di portare in campo lo spirito della gente che paga per vedere le partite. Però sia chiaro: senza il sostegno della società non si va da nessuna parte. Ma sono sicuro che lo avrò, non succederà come a Caserta''.

DIFENSIVISTA – ''Vengo etichettato come difensivista? Mi ricordate così per la partita con la Juve Stabia che pareggiamo 0-0 al Comunale, ma davanti l’Arezzo aveva giocatori del calibro di Martinetti, Bondi e Croce e ci siamo adeguati al maggior tasso tecnico dell’avversario. L’anno dopo, quando allenavo la Paganese, giocammo meglio noi dell’Arezzo. Sono uno che cerca di dare equilibrio alla squadra. L’equilibrio lo dà la compattezza di squadra. La storia dei campionati dice che vince chi subisce meno. Cercherò di proporre gioco e arrivare alla vittoria attraverso la manovra''.

IL MODULO – ''Un allenatore deve avere la capacità di adeguarsi ai giocatori. Partiremo comunque da una base che prevede la difesa a tre con gli esterni che accompagnano i centrocampisti. Proveremo il 3-4-3, il 3-4-1-2, il 3-5-2. Il mio calcio è fatto di inserimenti''.

LA ROSA – “Il primo passo è quello di acquistare under che facciano la differenza e poi over che possano disputare sia la serie D che un’eventuale Lega Pro. Al di là delle qualità tecniche, i giocatori che verranno ad Arezzo dovranno venirci con la fame e con la voglia di mangiare l'erba, di fare sacrifici. Dovranno mangiare l’erba, altrimenti li prendo a calci. Indossare questa maglia è un privilegio. Conferme? Vedremo. Da oggi visionerò dei dvd per conoscere meglio i calciatori”.

AMBIENTE – ''Sono molto forte caratterialmente. Sono un sanguigno. Come prima cosa dovrò ripagare la fiducia illimitata che la società ha riposto in me. Poi dare alla squadra un gioco propositivo che piaccia alla gente. I tifosi dovranno venire allo stadio e divertirsi”.

RITIRO - ''Partiremo tra il 16 e il 18 luglio e la preparazione durerà tre settimane. La sede? Le alternative sono due: o andiamo in Trentino a Moena, ma c'è il Latina che la prelazione, oppure in Umbria a Cascia. Lo staff? Un allenatore che vuole lavorare solo con i suoi uomini è un debole. Io sono diverso''.

 

scritto da: Andrea Avato - Andrea Lorentini, 12/06/2014

Tweet

La presentazione di Eziolino Capuano