Rubechini & Mencarelli, aretinità in via d'uscita. La Pianese li vuole entrambi

L'Arezzo ha deciso di ripartire da zero e anche due colonne dello spogliatoio sono finite nel tritacarne della rivoluzione che stanno portando avanti Capuano e Pagni. Il difensore di Castiglion Fiorentino e il centrocampista di Indicatore, amici e compagni di fascia, potrebbero comunque restare insieme e trasferirsi sull'Amiata

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La vecchia guardia non c'è più. E non c'è più chi mastica l'aretino nello spogliatoio. Il nuovo Arezzo di Pagni & Capuano riparte da zero, nel senso che la rosa verrà ricostruita pezzo su pezzo, giocatore dopo giocatore. Rimane solo Carteri, forse Idromela, forse Zaccanti, con una piccola speranza per Rascaroli. Gli altri sono tutti liberi di trovarsi sistemazione, compresi i due che dal 2010 sono qua, che c'erano nel primo ritiro di Badia Tedalda e che hanno vissuto quattro stagioni di ansie, tormenti, speranze e polemiche. Ma quelle già le avevano nel dna, visto che sono nati nei paraggi.

Dentro il tritacarne della rifondazione finiscono pure Michele Mencarelli e Stefano Rubechini, casi diversi per anagrafe e cartellino ma identici per l'epilogo. Il terzino, classe '85, nato e residente a Castiglion Fiorentino, non ha più spazio in serie D. La Lega impone i soliti quattro under che devono giocare novanta minuti e Capuano ha le idee chiare sulle zone di campo da assegnare ai sottoquota. Le corsie laterali per esempio, compresa quella sinistra dove si muove Mencarelli. Da qui all'addio il passo è breve: il giocatore, vincitore del cavallino d'oro nel 2012, con un ginocchio ricostruito e di nuovo a posto, è in uscita.

Stessa sorte per Rubechini, centrocampista, classe '90, mancino come Mencarelli, nato e residente a Indicatore. Lui, a differenza del compagno, è vincolato con l'Arezzo, ma la società sta pensando di liberarlo. A meno che Capuano non metta il veto e decida di portarselo in ritiro, Rubechini partirà. Vincitore del cavallino d'oro nel 2013, mezz'ala, mediano, rifinitore, punta esterna, in questi anni ha fatto un po' di tutto come si conviene a un jolly vero, con qualche pausa e giocate da Lega Pro. Le cose migliori, comunque, le ha tirate fuori dal cilindro in coppia con Mencarelli, quando Coppola puntava forte sul 4-4-2 e loro due sulla fascia formavano il trenino a due vagoni più veloce della serie D.

Insieme hanno condiviso lo spogliatoio, insieme sembrano destinati ai saluti e insieme potrebbero continuare a giocare: la Pianese infatti li vuole entrambi. L'Arezzo, nel frattempo, gira pagina. 

 

scritto da: Andrea Avato, 28/06/2014

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