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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
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Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Toledo, frecciate alla Pistoiese e assist all'Arezzo: ''Appagato? No, voglio vincere ancora''

L'attaccante brasiliano non le manda a dire alla dirigenza arancione (''era l'anticalcio'') mentre copre di complimenti Gambadori (''più di un amico per me, grande acquisto'') e Morgia (''l'avessi conosciuto prima, la mia carriera sarebbe stata diversa''). Poi spiega: ''non ho perso stimoli e motivazioni, se sono in amaranto è perché voglio fare il bis''



Toledo Robson Machado, 33 anni''La promozione con la Pistoiese mi ha reso felice, anche se certe persone non meritavano niente. La dirigenza era veramente l'anticalcio, ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine, eravamo uno spogliatoio unito e siamo riusciti a vincere''.

Non ha peli sulla lingua Toledo Robson Machado, 33 anni, funambolico attaccante brasiliano che l'anno passato ha avuto un peso determinante per la squadra di Morgia. Proprio lui è stato il primo acquisto del nuovo Arezzo, quando ancora l'eco dei festeggiamenti per il salto di categoria risuonava nelle orecchie.

''Il mister ha influito tantissimo, sia dentro che fuori dal campo. Ha gestito situazioni ingestibili, ha tenuto il gruppo compatto e ha fatto molto per ognuno di noi. Se l'avessi conosciuto prima, la mia carriera forse sarebbe stata diversa''.

Eppure adesso è senza squadra. Come te lo spieghi un paradosso del genere?

''Credo che abbia fatto una scelta di vita, per stare vicino alla famiglia. Ma gli auguro di sedersi su una panchina in Lega Pro e magari di giocarci contro''.

Magari.

''Per me sarebbe una grande rivincita personale dopo che a Pistoia non mi hanno confermato. E per l'Arezzo un bel test per misurare le ambizioni''.

Ti saresti aspettato, dopo un anno di rivalità e di polemiche incrociate, di indossare la maglia amaranto?

''E' stata una sorpresa, ma ne sono orgoglioso. Ormai sono in Italia da tanti anni, so riconoscere le società importanti. Quando mi hanno chiamato, non ho avuto esitazioni''.

Torniamo indietro di qualche mese. Nello spogliatoio della Pistoiese, cosa pensavate e dicevate dell'Arezzo?

''Che era una squadra forte ma che stava perdendo tanti punti per strada, troppi. E se ti stacchi dal primo posto, poi è dura rimontare''.

Gambadori ha seguito il tuo stesso percorso, arrivando ad Arezzo dopo la promozione a Pistoia. Che giocatore è?

''Ottimo giocatore, più di un amico per me. E' un grande acquisto''.

 

Morgia e Toledo in allenamentoQuanto è difficile vincere due campionati di fila? E il rischio che subentri l'appagamento, quanto è concreto?

''Credo che questo rischio l'avremmo corso se fossimo rimasti a Pistoia. In quel caso poteva starci. Ma cambiando squadra e ambiente, cambia tutto. Io poi ho veramente voglia di cominciare, stimoli e motivazioni non mi mancano''.

Hai preso informazioni su Capuano?

''Sì. Ho visto che è un allenatore esperto, conosce i campionati e i giocatori. Penso che l'Arezzo partirà con l'obiettivo di fare il salto di categoria, poi parlerà il campo''.

Come modulo di partenza la squadra adotterà il 3-4-3, che poi è lo stesso schema di gioco che utilizzava la Pistoiese l'anno scorso. Per te è un vantaggio in più, giusto?

''Nel 3-4-3 di Morgia, da attaccante esterno, mi sono trovato bene e ho segnato 9 gol. Mi auguro di ripetermi, però è anche giusto dire che ogni allenatore ha una sua filosofia. Non ci sono moduli più difficili o meno difficili secondo me, dipende solo dalla capacità dei giocatori di interpretare le richieste del mister''.

In carriera hai toccato la serie B e giocato in C1 a Napoli. Hai qualche rimpianto?

''Il rimpianto è di non aver conosciuto prima le persone che ho conosciuto nell'ultimo anno e mezzo. Mi riferisco a Morgia ma anche a qualche procuratore. Se fossi stato gestito meglio, probabilmente avrei raccolto di più''.

Come il tuo Brasile ai Mondiali.

''Al di là della delusione per la sconfitta con la Germania, questo Brasile secondo me ha ottenuto anche più di quello che meritava''.

Pure tu sei critico con Scolari?

''Ma no, non è facile gestire un gruppo di 20 giocatori con tutte quelle pressioni e due soli campioni veri: David Luiz e Neymar. Le responsabilità sono tante, non sempre un allenatore riesce a tenere saldo il gruppo. Scolari non ce l'ha fatta. Morgia, con le dovute proporzioni, sì''.

 

scritto da: Andrea Avato, 10/07/2014





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