SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Anche Albertini si candida alla presidenza Figc. E' lui il nuovo contro Tavecchio
L'ex calciatore di Milan e Barcellona ha annunciato la sua disponibilità a correre per il ruolo di capo del calcio italiano. ''Tanta gente me lo ha chiesto e lo faccio volentieri''. La maggioranza dei consensi però è ancora dalla parte del presidente della Lnd. Dall'11 agosto si vota
TweetSpazio ai giovani, nuova governance e trasparenza. Sono le parole d'ordine del rilancio del calcio italiano secondo Demetrio Albertini, che proprio ieri si è candidato alla presidenza della Federcalcio. L’ex centrocampista del Milan e della nazionale ha sciolto la riserva nella conferenza stampa convocata a Milano.
«In campo ho sempre fatto il regista: voglio provare a farlo anche in Federazione, mi metto a disposizione per cambiare marcia. Ho un sogno: che il campionato italiano torni il più bello del mondo, come era negli anni ‘90», sono le parole dell’ex giocatore, che per 8 anni è stato dirigente della Figc.
Albertini spiega così la scelta di candidarsi: «In questo mese ho iniziato a ricevere tante telefonate e tanti apprezzamenti da parte della gente, che è quella che va allo stadio, per potere mettermi a disposizione, io lo faccio ben volentieri. Barbara Berlusconi non mi ha chiamato e alcuni mi hanno detto che non mi daranno il voto perché sono un calciatore. Ma io sono qui, da solo, oggi, per dire che ci sono».
Il programma
Non vuole parlare di programma Albertini, ma poi traccia le linee guida di una sua ipotetica presidenza, basata su quella che lui stesso definisce una “filosofia del calcio” che ha maturato negli anni da dirigente: «Bisogna ripensare la governance della Lega e anche tutto il progetto sportivo: basta ridurre la serie A a una serie di numeri. Non bisogna più sottovalutare le differenze tra professionismo e dilettantismo. Non possiamo pensare di guardare al modello tedesco, siamo un altro paese con un’altra cultura. Ma l’obiettivo deve essere lo stesso: con una sola regola loro hanno il 34% stranieri, noi con tante abbiamo il 65%». Sulla scelta del futuro ct della Nazionale, Albertini ha detto: «Abbiamo degli ottimi allenatori, si sceglierà quello più vicino alla filosofia del nuovo presidente».
Perché la sua candidatura diventi effettiva servirà l’indicazione di una delle componenti della Figc. Per la presidenza della Federcalcio è finora candidato in pectore solo Carlo Tavecchio, 71 anni, già vicepresidente vicario della Federcalcio con Abete presidente. I rapporti con Tavecchio sono buoni, a sentire Albertini. «Veniamo da due percorsi diversi, quindi per forza siamo diversi. Adesso devo trovare chi mi candida». Dall’11 agosto le elezioni.
scritto da: Corriere della Sera, 22/07/2014
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