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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Pistoia, 14 giugno 1998 - foto ricordo per la promozione in C1
NEWS

Ore 19, addio sogni di gloria. L'Arezzo si tira indietro. Ripescaggi, gli scenari possibili

Con la rinuncia della società amaranto, il quadro della situazione si è fatto più nebuloso. Il rischio è che nessun club di serie D abbia le carte in regola per il salto di categoria. E quindi il Consiglio Federale di venerdì potrebbe scegliere tre club retrocessi dalla Lega Pro per completare gli organici. I tifosi intanto sono infuriati e a Roccaporena sono comparsi striscioni pesanti contro Ferretti



al Comunale sarà ancora serie DDoveva essere il giorno clou per l'Arezzo, invece questo 28 luglio si è tramutato nell'appuntamento col patibolo (calcistico). La scelta di non presentare la domanda di ripescaggio ha sconquassato l'ambiente, che da gennaio in poi, da quel famigerato post partita di Arezzo-Ostia Mare, aveva convissuto con la speranza di ritrovarsi in serie C in virtù delle disgrazie degli altri e della riforma della categoria.

Il termine per presentare la richiesta di ammissione alla Lega Pro scade alle 19 di stasera, ma l'attesa per i tifosi amaranto ormai è vana. Semmai il punto interrogativo di questi giorni riguarda un altro aspetto della vicenda, controverso anch'esso: quale club di serie D riuscirà a mettersi in lista per il ripescaggio con tutti i parametri a posto? La domanda nasce dal fatto che tra rinunce acclarate, stadi senza concessione della Licenza Nazionale e fidejussioni mancanti, il Consiglio Federale del primo agosto rischia di ritrovarsi senza pretendenti della Lnd disposti al salto.

La graduatoria comprende queste società: Correggese, Akragas, Matelica, Pomigliano, Borgosesia, Arezzo, Pontisola, Foligno, Sacilese, San Cesareo, Taranto, Olginatese, Marano, Terracina, Termoli, Massese, Agropoli, Pianese, Lavagnese, Monospolis, Seregno. Può anche succedere che nessun club di questi sia ripescabile. A quel punto si potrebbe andare veramente verso la concessione delle deroghe per gli stadi (in tal caso la Correggese, vincitrice dei play-off, verrebbe promossa) oppure il CF di venerdì potrebbe decidere di riempire i tre posti vacanti in serie C con tre club retrocessi a giugno dalla Lega Pro. In pole ci sono Torres, Martina e Cuneo.

A galleggiare nell'aria resta la sensazione, molto dolce fino a 48 ore fa e molto fastidiosa adesso, che l'Arezzo avrebbe avuto chances enormi da sfruttare. Perché la linea del Palazzo stavolta è quella dell'intransigenza; perché Mario Macalli, presidente della Lega Pro, è colorito ma non parla a caso e se dice che le regole verranno rispettate, ha una certa credibilità; perché il comunicato del Consiglio Federale 27 maggio riguardo le deroghe sugli stadi (pagina 15, penultimo capoverso), non concede appelli. 

Poi in Italia, si sa, non vi è certezza di nulla. E magari, come sostiene Ferretti, a Roma si sarebbero rimangiati la parola, la coerenza e la dignità. Ma era giusto provarci. Ed è proprio questa la cosa che ha mandato su tutte le furie la gente, al punto che ieri a Roccaporena sono comparsi striscioni pesanti contro il presidente amaranto: si è scelto di morire senza combattere. Ed è dura da mandare giù.

 

P.S. Intanto Carlo Tavecchio, candidato numero uno alla successione ad Abete alla presidenza della Federcalcio, è incappato in una gaffe che potrebbe costargli l'elezione. Vedere per credere.

 

scritto da: Andrea Avato, 28/07/2014





La strampalata gaffe di Carlo Tavecchio

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