SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
La chiesa di Santa Maria Assunta a Puglia
La frazione di Puglia si trova a nord di Arezzo, adagiata in splendida posizione panoramica su di una collinetta a poca distanza da dove correva la Flaminia Minor, la strada che collegava in epoca romana Arezzo a Bologna. Il suo nome deriva dal romano apulius e già dal I secolo a.C. qui è accertato un insediamento, testimoniato da alcuni resti di abitazioni ritrovati nei decenni scorsi. 
TweetLa frazione di Puglia si trova a nord di Arezzo, adagiata in splendida posizione panoramica su di una collinetta a poca distanza da dove correva la Flaminia Minor, la strada che collegava in epoca romana Arezzo a Bologna.
Il suo nome deriva dal romano apulius e già dal I secolo a.C. qui è accertato un insediamento, testimoniato da alcuni resti di abitazioni ritrovati nei decenni scorsi.
Nell’Alto Medioevo questo luogo fu fortificato e così rimase almeno fino a tutto il XII secolo.
Duecento anni dopo del castello non vi era più traccia e difatti il villaggio era documentato senza difese murarie e provvisto di due chiese, quella dedicata a Santa Maria Assunta e quella fatiscente di Sant'Ilario.
Di quest’ultima oggi non è rimasto praticamente nulla, se non qualche resto inglobato in una casa colonica a sud della collina. Vicino a essa fu scoperta negli anni 1934/35 una ricca tomba romana appartenuta a una fanciulla vissuta intorno al I sec. d.C.
L’altra chiesa, quella di Santa Maria Assunta, è ancora in bella vista in cima al colle.
Di origine altomedievale, nel 1095 risultava documentata come dipendente della Pieve di San Paolo a San Polo. All’inizio del secolo successivo si ebbe un intervento che donò all’edificio l’aspetto romanico, di cui abbiamo ancora oggi molteplici tracce.
Il grazioso luogo di culto è navata unica con copertura a capriate.
All’interno sono conservate quattro tele seicentesche di ambito aretino: il Battesimo di Cristo a destra dell’altare maggiore e l’Immacolata Concezione a sinistra, entrambe del 1642, l’Assunzione e Incoronazione della Vergine del 1650 nella zona absidale e, infine, San Francesco che riceve le Stigmate nell’altare laterale destro, databile alla metà del XVII secolo.
Sono state eseguite tutte dall’aretino Antonio Marinelli, con qualche dubbio di attribuzione per la quarta opera. Questo artista risentiva ancora sia della lezione manierista di Giorgio Vasari, sia delle innovazioni del sommo pittore della Controriforma, l’urbinate Federico Barocci, che ad Arezzo aveva lasciato nel 1579 la sfolgorante Madonna del Popolo, commissionata dalla Fraternita dei Laici per la Pieve di Santa Maria Assunta e dal 1787 trasferita agli Uffizi per volere dei Lorena.
A sinistra della semplice e armoniosa facciata si trova una lapide che ricorda i caduti della frazione nelle due Guerre Mondiali.
L’alto valore della chiesa di Puglia per la storia di Arezzo risiede soprattutto nel suo piccolo campanile a vela, dove sono contenute due campane dalla forma molto particolare, datate 1109, che risultano essere le più antiche di tutta la diocesi aretina giunte ai nostri giorni.
Per approfondire: Immagine di Arezzo. La città oltre le mura medicee e il territorio comunale (Angelo Tafi, Edizioni Calosci 1985)

scritto da: Marco Botti, 21/12/2007
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