SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Inferno e paradiso, i soldi di Ferretti, la guerra tra poveri, la serie C, i commenti di Am
La Lega Pro non sarà l'Eden ma ci consente di levare le tende da un campionato che, a occhio e croce, anche quest'anno non avremmo vinto nemmeno con le cannonate. Il presidente ha cacciato diversi soldi e gliene va dato atto, così come va riconosciuta la professionalità di chi ha preparato la documentazione in poco tempo. Un plauso a chi si è sciroppato quattro anni di gite in campagna. Adesso torneranno quelli con la verità in tasca, ma è la società che deve sfruttare quest'occasione per fare il salto di qualità
TweetA questo punto bisogna dire alcune cose.
1 - La serie C non sarà il paradiso del calcio ma ci consente di levare le tende da una serie D che era veramente un inferno. Una serie D che a occhio e croce, anche quest'anno non avremmo vinto nemmeno con le cannonate.
2 - Il presidente Mauro Ferretti ha cacciato soldi veri per ottemperare alle richieste della Figc. Gliene va dato atto adesso così come è stato giusto sottolinearne l'inerzia di fine luglio. La sensazione è che il ripescaggio l'abbia subìto più che voluto, ma questo è un altro discorso.
3 - L'Arezzo ha portato a Roma e Firenze una marea di documenti raccolti in pochissimo tempo e, alla luce dei fatti, preparati con la massima professionalità. E' un merito non da poco che vale un attestato di stima per tutti quelli che ci hanno messo le mani.
4 - Per una società sopravvissuta alla radiazione del 1993, alla penalizzazione e retrocessione del 2007, alla messa in liquidazione del 2010, questo ripescaggio non sarà un risarcimento ma ci somiglia moltissimo.
5 - Onore alla Correggese e all'Akragas che, sul campo, avevano meritato il salto di categoria più dell'Arezzo. Sarà il caso che la Lnd, d'ora in avanti, si decida a premiare la vincente dei play-off senza se e senza ma. Onore anche al Taranto, che ha augurato le migliori fortune agli amaranto per bocca del suo presidente. Alla fine quella chiusa ieri sera è stata una guerra tra poveri in cerca di uno spiraglio di luce.
6 - Un plauso a Davide Carteri, tra i migliori l'anno scorso per rendimento e professionalità, nonché autore del gol allo ''Iacovone'' che ha spostato la bilancia dalla parte dell'Arezzo. Una sua conferma in serie C, considerandone anche esperienza e doti tecniche, sarebbe cosa buona e giusta.
7 - Un abbraccio compiaciuto a tutti quelli che, senza la puzza sotto al naso, si sono sciroppati quattro stagioni di campetti terrosi, arbitraggi improbabili, presidenti badarighe e gite in campagna. Pensavamo che dovesse piovere per sempre, invece per tutti c'è una redenzione. Basta aspettare.
8 - Adesso si rifaranno vivi branchi di persone che l'Arezzo l'avevano dimenticato nel ripostiglio di casa insieme alla bandiera di quindici anni fa. Che tornino pure, ma non pretendano applausi né pacche sulle spalle. Si rifaranno vivi anche quelli con la verità in tasca, che argomentano per partito preso e che non vedono più in là del loro naso. Pseudo liberi pensatori con scarsa onestà intellettuale, gente da trattare con indifferenza.
9 - Un ringraziamento di cuore a tutti coloro che hanno seguito le ultime, palpitanti vicende calcistiche qua su Amaranto Magazine. Abbiamo battuto il record di visite, di commenti, di partecipazione. Questo sito è nato poco meno di dieci anni fa ed è diventato un punto di riferimento per chi segue l'Arezzo. A prescindere dalla categoria.
10 - La serie C è un banco di prova per tutti. Ma è la società che ha il pallino in mano: sta al presidente e al suo staff approfittare di questa congiuntura favorevole per recuperare il rapporto con l'ambiente, dare una svolta in quanto a professionalità e competenze e riuscire finalmente a investire piuttosto che spendere soltanto. L'Arezzo ha bisogno di costruirsi un futuro e non di reinventarsi un giorno alla volta.
scritto da: Andrea Avato, 05/09/2014
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