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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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NEWS

Le promesse di Montini e i gol che servono all'Arezzo. Ma l'emergenza sta in difesa

L'ex talento della Roma sembrava destinato a fare sfracelli. Il Benevento lo portò via da Trigoria a suon di mila euro, anche se poi l'ha tenuto in naftalina. Però nel Sannio credono ancora nel 22enne centravanti, tant'è che l'hanno ceduto soltanto in prestito. Capuano comunque i rischi veri li corre in reotrovia: basta un'assenza per far scattare l'allarme rosso. Tutti problemi che si sarebbero potuti evitare con il ripescaggio di fine luglio, anche se adesso conta solo salvare la categoria



Mattia Montini, classe '92, scuola RomaMercato chiuso. L'Arezzo nel giro di dieci giorni, tra il ripescaggio e il gong per le trattative, ha tesserato dieci giocatori: Benassi, Campagna, Conti, Carcione, Cucciniello, Dettori, Millesi, Morga, Erpen e Montini. Cioè un portiere, un difensore, due esterni, tre mediani e tre attaccanti. Poteva andare meglio, perché dietro la coperta è cortissima e davanti lascia qualche dubbio. Ma poteva andare anche peggio, visto che si è dovuto fare in fretta e a campionato iniziato.

Partiamo dalla fine, cioè da Montini, l'ultimo arrivato. E' chiaro che chi si aspettava un bomberone dal nome altisonante è rimasto deluso. Ma che Capuano si ritrovasse in rosa Borriello o anche solo Germinale piuttosto che Fioretti o Lapadula era una pia illusione. Il progetto tecnico dell'Arezzo è per forza di cose in nuce e per fortuna che questa piazza conserva comunque un certo fascino. Senza contare che gli attaccanti, specie quelli che fanno gol, a settembre sono già accasati. E per strapparli alla concorrenza con la forza servono soldi cash e contratti lunghi, che l'Arezzo adesso non ha e non ha voluto (giustamente) sottoscrivere.

Mattia Montini, 22 anni, è un'ex grande promessa della Roma. Il Benevento lo acquistò giovanissimo a suon di mila euro, poi l'ha tenuto in naftalina senza mai dargli la possibilità di giocare con continuità. Il ragazzo è stato ceduto in prestito prima al Feralpi, poi al Cittadella, quindi alla Juve Stabia. Ma non è mai esploso. Un infortunio al ginocchio, con annessa operazione, ha fatto il resto. Nel Sannio però continuano a credere in lui e pure stavolta l'hanno ceduto a titolo temporaneo, con la promessa che a gennaio, se le cose andranno bene, l'Arezzo potrà strappare un diritto di riscatto.

Mancino, fisico importante, piede raffinato, Montini è una prima punta che finora non ha segnato caterve di gol. Non è un bomber affermato ma all'Arezzo interessa che presidi l'area di rigore. Di gente che arretra, che svaria e che rifinisce già ce n'è. Adesso serve un realizzatore, uno che finalizzi il gioco e la butti dentro. E' chiaro che questo ragazzo per certi versi rappresenta la classica scommessa. Ma di alternative non ce n'erano. E poi, è risaputo, da noi le punte trovano spesso la stagione di grazia, quella del rilancio o quella del salto di qualità. Può darsi succeda pure a Montini.

 

Max Benassi al rinvioSemmai è in difesa che la situazione è critica. Se a Benassi viene un raffreddore, Capuano deve raccomandare l'anima al '97 Garbinesi, che magari va dentro e debutta alla Buffon ma che comunque è un'incognita (a prescindere dal fatto che avere 17 anni non è una colpa). A capo della linea dei tre adesso gioca Panariello, che in quel ruolo si adatta. Ma se Panariello o Guarino o Conti prendono un rosso o una febbriciattola, scatta l'emergenza. E Capuano, per mancanza di alternative, si vedrebbe obbligato a portare Carcione in retrovia, perdendo il play a metà campo. Meno male, oltretutto, che il '95 Diana è rimasto, altrimenti l'allarme sarebbe già suonato. In ogni caso, qui serve un innesto (anche due) il prima possibile. E il serbatoio da dove attingere è quello degli svincolati.

In mediana, tutto sommato, Capuano può stare tranquillo. I giocatori che ha l'Arezzo, molte squadre se li sognano. Anche perché quasi tutte le avversarie curano l'età media per incassare i contributi, mentre l'Arezzo no. Il che è uno svantaggio economico, ma un vantaggio tecnico e d'esperienza. E già contro Torres e Renate si è percepito nettamente.

E' evidente, per chiudere il discorso, che l'origine delle apprensioni odierne sta nel ripescaggio rifiutato di luglio. Se fosse andato tutto secondo logica, l'Arezzo sarebbe salito in C i primi di agosto, avrebbe avuto un mese di tempo per fare mercato pieno senza vincoli, prendendo giocatori mirati e mettendo in rosa giovani per i contributi, restando nel girone B senza trasferte in zona Alpi e Dolomiti, con una campagna abbonamenti fastosa e un clima più sereno. Invece si è scelta la strada più tortuosa e oggi, in qualche modo, ne scontiamo le conseguenze. Ma tornare indietro non si può e l'obiettivo adesso è ricucire oltre che conservare la categoria. Tra un anno poi si vedrà.

 

scritto da: Andrea Avato, 16/09/2014





Primo allenamento di Montini in amaranto
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