SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
La partita l'ha cambiata la Sud. Sotto l'acqua e col cuore in gola: una bolgia!
Intorno alla squadra si è creata un'euforia incredibile e inaspettata. Nessuno poteva aspettarsi un avvio di stagione così e adesso la classifica alimenta pensieri proibiti. Contro il Giana la curva Minghelli ha tifato alla grande, ha costretto all'errore il portiere ospite e può godersi un senso di vertigine che è molto piacevole
TweetDopo due incredibili vittorie interne, l’entusiasmo per il cavallino è alle stelle e l’aria di alta classifica alimenta pensieri proibiti. Guai a frenare l’euforia, anche se l’Arezzo deve stare sul pezzo e il popolo amaranto, a mente fredda, non deve chiedere troppo a questi ragazzi.
Una premessa è doverosa: è difficile trovare le parole per descrivere quello che è successo in quest’ultima settimana, e mi scuso già da ora se non dovessi riuscire a trovarle. Il fatto è che questa situazione supera ogni più rosea aspettativa. Sfido chiunque, anche il più azzardato sognatore, a essersi immaginato un inizio di stagione così. Del resto, una corrente di pensiero afferma che è più facile raccontare il dolore che la gioia. Per fortuna, di dolori (sportivi s’intende) finora neanche l’ombra!
Sabato è arrivata la prima vittoria in Lega Pro: un’altra prestazione volitiva, con impegno e spirito d’abnegazione (parafrasando Sant’Eziolino, principale artefice di questa settimana da Dio), condita dal primo gol sotto la Minghelli firmato Conti (un vero peccato che si sia infortunato, visto che in difesa è parso il più affidabile) e dal conseguente boato del pubblico, uno di quelli che fa tremar la terra e il mar!
Dopo aver spento il Lume, è inutile sottolineare l’euforia che si è creata attorno alla squadra. A fine partita in curva si è rispolverato addirittura il Dale Dale, emblema sonoro dell’entusiasmo. Ma chi, come me, pensava di aver toccato l’apice della gioia sabato scorso, si è dovuto ricredere (e lo ha fatto molto volentieri!) appena quattro giorni dopo. Arezzo-Giana Erminio per certi versi poteva essere pericolosa: squadra e tifoseria tre metri sopra il cielo, con il rischio di precipitare dolorosamente in agguato dietro l’angolo.
Il primo tempo, in effetti, sembrava il classico momento in cui finisce l’incantesimo, in cui la underdog, come dicono gli anglofoni, guarda in faccia la crudele realtà. Certo, sentire i primi mugugni qua e là nel corso del primo tempo non è stato piacevole. Il rischio della vittoria di sabato poteva essere proprio quello di crearsi aspettative esagerate. A ogni modo, dentro di me stavo pensando che gli ultimi minuti del primo tempo avevano dato segnali incoraggianti, un po’ come accadde a Meda contro il Renate.
Difatti nel secondo tempo è entrato in campo un altro Arezzo. Sotto la pioggia, il popolo della Sud non si è mai scomposto, continuando a incitare la squadra, anzi aumentando i decibel, capendo che l’inerzia della gara si stava inevitabilmente spostando dalla nostra parte. Il gol di Millesi ha scacciato la paura della prima sconfitta, del faccia a faccia con la realtà, del risveglio dal sogno. Non vorrei apparire esagerato, ma dico che parte del merito di quel gol spetta alla curva, che ha tartassato il povero portierino ospite, mettendolo sotto pressione e inducendolo, probabilmente, all’errore. Personalmente chiedo scusa al giovane Sanchez, ma in quel momento tutto era lecito per aiutare i nostri ragazzi!
Da lì in poi, un crescendo di occasioni ed emozioni, fino al primo gol di Bonvissuto in campionato. Fa piacere che a scrollare la rete sia stato uno dei giocatori più apprezzati dai tifosi amaranto per quanto si dà da fare là davanti. La curva è diventata una bolgia, come sabato, più di sabato, pur essendo molti meno a causa di un orario che definire improponibile è un eufemismo. Una vittoria in rimonta è ancora più piacevole; una vittoria in rimonta e sotto la pioggia è una goduria forse indescrivibile! Vedere Capuano che viene sotto la curva a festeggiare e ringraziare sta diventando una gradevole abitudine, così come salutare con meritati applausi la squadra che corre verso di noi!
Ora c’è già chi fa paragoni con l’anno di Somma e chi afferma che con un paio di innesti si può puntare alla promozione. L’euforia è contagiosa e la classifica, a oggi, dà un senso di vertigine. Difficile rimanere con i piedi per terra. Se questa vertigine non sarà paura di cadere, ma voglia di volare, potremmo continuare a divertirci da matti! Ma guardiamo giornata per giornata, con la salvezza, prima di tutto, nel mirino. Già il fatto di constatare che quest’anno abbiamo una squadra vera, fatta di uomini prima che di giocatori non è cosa da poco. Un tifoso vero non può chiedere di meglio!
scritto da: Luca Amorosi, 25/09/2014
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