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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Francesco, Maurizio, Marco e Luca a San Siro
NEWS

Dal fallimento alla Lega Pro unica. Ecco il Mantova di Ivan Juric

7 partecipazioni alla Serie A, 14 alla Serie B. Il Mantova assieme alle Cremonese è la squadra più blasonata del girone. L'ultimo confronto con gli amaranto risale alla stagione 2006/2007: terminò 1-1 grazie alle reti di Godeas e Vigna.



la curva biancorossa di MantovaL’avversario di domenica, assieme alla Cremonese, è la squadra più blasonata del girone, grazie alle sue 7 partecipazioni alla Serie A e alle 14 in B, società che, come l’Arezzo, nel 2010, ha subito l’onta del fallimento. La storia calcistica del Mantova ha inizio nel 1911, dall’unione di due piccole squadre della città (Vis et Virtus e il Gruppo del Calcio), con la denominazione di Associazione Mantovana del Calcio e il primo campo da calcio fu costruito all’interno dell’Ippodromo del Te, adottando come colori sociali il biancazzurro, abbandonati nel 1956 a favore del biancorosso, colori a tutt’oggi utilizzati, in onore dello sponsor, le Raffinerie Ozo, sorte alle porte della città. Dopo anni trascorsi tra le serie minori, nel 1957, con l’avvento in panchina del mitico Edmondo Fabbri (poi diventato Ct della Nazionale) e con Italo Allodi (primo general manager in Italia, ideatore della grande Inter di Angelo Moratti) prima in campo poi dietro la scrivania, iniziò la scalata dei virgiliani verso la serie A, conquistata al termine della stagione 1960-61. La squadra di Fabbri è rimasta famosa nella storia del calcio italiano con l’appellativo di “Piccolo Brasile” grazie al loro calcio spumeggiante e fantasioso, che ricordava quello dei carioca sudamericani; al primo anno di A, il Mantova si classifica addirittura 9° (migliore risultato della sua storia), schierando negli anni della massima serie, giocatori come Zoff, Sormani,Schnellinger e addirittura facendo perdere, all’ultima giornata nel campionato 1966-67, uno scudetto all’Inter.E’ un’alternanza di campionati di A e B fino al 1973, anno in cui c’è la retrocessione in C, ritrovando la cadetteria solo nel 2005, grazie al giovane presidente Lori, che con Di Carlo in panchina e in campo Caridi, Noselli e Cioffi, sfiorò, nella prima stagione di B, il ritorno in A, perdendo la doppia finale contro il Torino. Dopo stagioni alla ricerca della promozione, allestendo squadre con giocatori importanti, retrocede malamente al termine della stagione 2009-10 e a causa dei debiti accumulati, la squadra non viene iscritta alla Lega Pro e fallisce ripartendo dalla serie D riconquistando subito la promozione tra i professionisti. La scorsa stagione è riuscita ad arrivare all’ 8°posto e a guadagnarsi la partecipazione alla Lega Pro Unica, rischiando poi di non essere iscritta, a causa di problemi con la fidejussione, riuscendo in extremis a risolvere il tutto. La squadra è guidata da Ivan Juric (classe’73) ex vice di Gasperini, la scorsa stagione alla Primavera del Genoa ed attualmente occupa l’ultima posizione in classifica a -1 a causa della penalizzane di 3 punti inflittagli dalla Federazione, per colpa del mancato pagamento di alcuni stipendi della scorsa stagione. I virgiliani solitamente si schierano con un 3-4-3 che tra i pali presenta il portiere Festa (’92), alternando in difesa ai sempre presenti Marchiori (’93) e Trainotti (’93) alcuni giocatori come Pondaco (’89), l’ ex Montevarchi e Sangiovanni Scalise(’81) e il francese Blaze (’94). A centrocampo il perno è l’ex Juve, Chievo e Genoa Mattia Paro(’83), affiancato dai giovani Tomicic (croato classe ’93), Gonzi(’94), entrambi autori di un gol in stagione e da Di Santantonio (’95). L’attacco ruota attorno all’uomo di maggior classe dell’intera rosa Gaetano Caridi (’80), bandiera biancorossa, in gol domenica scorsa nel 2-2 a Renate, e ai giovani Sartore (’95) e al ghanese, in prestito dal Genoa, Said (’93). L’ultima volta che Mantova e Arezzo si sono incontrati era la stagione 2006/07, il 17 Aprile, ed al Martelli si concluse con il risultato di 1-1 con gol virgiliano nel primo di Godeas e pareggio amaranto nella ripresa di Luca Vigna. Un’ ultima curiosità: il giocatore ad aver realizzato più reti in maglia biancorossa è l’aretino ed ex amaranto Gabriele Graziani con 86 reti (realizzate in 226 presenze), una di queste proprio nella sconfitta dell’Arezzo, nel settembre 2006, quando il Mantova guidato da Di Carlo sconfisse per 1-0 gli uomini allora allenati da Gustinetti.

scritto da: Mauro Guerri, 26/09/2014





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