SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
''Sabato torno a casa. E se non fossi andato al Toro...''. Elvis, quanti ricordi nel cassetto
Per la prima volta dopo l'addio, Abbruscato incrocia l'Arezzo da avversario. E l'amarcord è ricchissimo di episodi che hanno segnato la nostra storia recente. Il bomber a Block Notes: ''In amaranto sono cresciuto, adesso sono io che devo dare qualcosa alla gente e non viceversa. Se faccio gol non esulto, ma la moda non c'entra: c'entrano i sentimenti. E se nel 2006 fossi rimasto, avremmo lottato per la serie A''
Tweet44 gol in due stagioni e mezzo in amaranto, quinto marcatore di sempre nella storia dell'Arezzo e un rapporto con la gente che è andato al di là del classico feeling tra i tifosi e il bomber che la butta dentro.
Elvis Abbruscato è uno degli ultimi simboli del calcio aretino, uno di quelli che aveva sposato la causa al cento per cento, onorando la maglia e sentendo sua una città che lo aveva accolto a braccia aperte. Una promozione da protagonista, i gol in serie B, la fascia di capitano, gli striscioni della curva e quel nome, Elvis, che era un assist al bacio per titoli di giornale e suggestioni rockettare.
Sabato, per la prima volta dopo l'addio del 2006, Abbruscato incrocerà l'Arezzo da avversario. E ieri sera, al telefono con Block Notes su Teletruria, ha parlato delle emozioni che lo attendono, ribaltando il canonico punto di vista.
ACCOGLIENZA - ''Mi aspetto un ritorno a casa, in un ambiente dove sono esploso come calciatore e dove sono cresciuto come uomo. Con la mia famiglia abbiamo preso il meglio di Arezzo e io ci ho lasciato un pezzo di cuore. Sono io che devo dare qualcosa a chi mi ha sostenuto, applaudito e spronato, non il contrario''.
RICORDI - ''Di flash in memoria ne ho tanti: il primo gol al Pavia, la festa del 25 aprile, il gol salvezza contro il Vicenza, la grande squadra del secondo anno in B. Sono tutti frammenti incancellabili anche a distanza di anni''.
RIMPIANTO - ''Nella vita e nella carriera c'è sempre qualche rammarico. Il mio è legato al trasferimento al Toro. Nel tempo mi sono guardato dentro spesso e quella cessione... Andai via piangendo, potete crederci oppure no ma fu veramente così. Se fossi rimasto, sono sicuro che l'Arezzo avrebbe lottato per la serie A''.
SERAFINI - ''Con Matteo abbiamo formato una grande coppia e un compagno così bravo, lo giuro, non l'ho trovato nemmeno in serie A e in serie B''.
LA FERALPI - ''Siamo una squadra imprevedibile, lo dicono i risultati. C'è gente d'esperienza e una buona gioventù, la società ha creato un gruppo solido. Sabato sarà dura per noi, so bene quanto sia complicato giocare al Comunale e portare via punti. Se l'Arezzo ha fatto 15 punti non è certo un caso, dovremo essere umili e concentrati''.
LA FEDE - ''Ho avuto un paio di infortuni negli ultimi anni che mi hanno fatto saltare due stagioni. Il calcio ti toglie ma poi ti ridà, a patto che tu abbia motivazioni. Il mio motore comunque è sempre stato la fede, senza mi sarei perso. Nel nostro mondo ormai c'è il disordine totale, non esistono più valori e princìpi. Potevo anche ritirarmi e andare a fare l'orto, ma avevo ancora voglia di andare al massimo. E oggi sono contento di essere dove sono''.
IL GOL DELL'EX - ''Se segno non esulto. Noi calciatori ci inventiamo le mode, c'è gente che non festeggia un gol segnato a una squadra dove magari è stato solo pochi mesi. Per me è diverso: io ad Arezzo ci sono stato troppo bene e non potrò mai dimenticare quello che Arezzo ha rappresentato per me''.
scritto da: Andrea Avato, 21/10/2014
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