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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Davide, Nicola e Niccolò all'Emirates Stadium di Londra
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Alessandria, quanti gol. I grigi forti davanti e vulnerabili dietro. D'Angelo a rischio?

Analisi del prossimo avversario. La squadra piemontese viene dalla sconfitta di Bergamo contro l'Albinoleffe che ha mandato su tutte le furie il presidente Di Masi, al punto che il tecnico è obbligato a vincere domani. Al ''Moccagatta'' finora 2 successi contro Mantova e Pordenone e 3 pareggi: in questo stadio ha debuttato a 16 anni Gianni Rivera



l'Alessandria che ha battuto il PordenoneDomani gli amaranto di Eziolino Capuano saranno di scena allo stadio Moccagatta (inaugurato nel 1929 e con una capienza di circa 6000 spettatori), ospiti dei “grigi” dell’Alessandria. Il club piemontese, che al momento occupa il 7° posto in classifica con 14 punti, deve i colori sociali alle maglie di colore grigio indossate dai ciclisti della Cicli Maino.

L’Unione Sportiva Alessandria è stata fondata nel 1912 e ha un passato glorioso, con 13 stagioni in Serie A tra il 1929 e il 1960 e 20 in Serie B, l’ultima nella stagione 1974-75. Ha anche raggiunto una finale di Coppa Italia, nel 1936, venendo però sconfitta nella finale di Genova dal Torino per 5-1. Negli ultimi decenni la compagine piemontese ha vissuto periodi turbolenti per ripetuti problemi di carattere economico che ne hanno condizionato e ostacolato i tentativi di ritorno verso “il calcio che conta”, fino al fallimento dell’agosto 2003 per inadempienze economiche. E' quindi rinata una nuova società che dalla serie D è risalita fino alla Lega Pro Prima Divisione, ma nel 2010/11 i vertici societari furono coinvolti in “Scommessopoli” e per questo arrivò la retrocessione malgrado il 3° posto raggiunto con Maurizio Sarri in panchina; lo scorso anno l'Alessandria ha chiuso la Seconda Divisione al 2° posto dietro al Bassano, guadagnandosi il diritto di giocare nella nuova Lega Pro.

La squadra è guidata dal giovane Luca D’Angelo (classe ’71), una buona carriera da giocatore tra B e C (Rimini, Cremonese, Chieti), che allena da 2 anni i grigi (la scorsa stagione è subentrato in corsa a Notaristefano), dopo l’esperienza sulla panchina del Rimini. A lui hanno dato fiducia il presidente Di Masi e l’esperto diesse Magalini, che hanno costruito una squadra competitiva per ben figurare, magari riuscendo a raggiungere i play-off.

Il modulo maggiormente utilizzato in questo inizio stagione è il 3-5-2, alternato dal 4-3-1-2, schema che potrebbe essere scelto per la sfida con gli amaranto dopo la deludente prova di sabato scorso a Bergamo con l'Albinoleffe (sconfitta per 2-0), che ha mandato su tutte le furie Di Masi. Nel dopo gara il presidente ha usato parole dure nei confronti della sua squadra e si vocifera che in caso di risultato negativo, la panchina di D’Angelo potrebbe saltare.

 

i tifosi grigi al ''Moccagatta''In porta giocherà Nordi (’84), lo scorso anno titolare in B a Trapani. La difesa, se schierata a 4, dovrebbe vedere a destra l’uruguaiano ex Cittadella Sosa (’85), centrali Terigi (’91) e Sirri (’91) e a sinistra Sabato, che in caso di difesa a 3 potrebbe essere utilizzato da esterno sinistro di centrocampo, con il giovane Nicolao (‘94) o Mora (’88) come sue possibili alternative. 

A centrocampo una maglia da titolare dovrebbe averla garantita sia il brasiliano Mezavilla (‘83) ex Cesena, Lanciano e Perugia, già 2 reti in campionato, che il nigeriano ex Grosseto Obodo (’85), affiancati da Cavalli (’82), in gol nel 3-0 al Pordenone, da Valentini (’86), suo il gol vittoria contro il Mantova oppure da Vitofrancesco (’88), ma in caso di centrocampo a 5, l’out di destra dovrebbe essere presidiato da Spighi (’90), con la fascia mancina oggetto di ballottaggio tra Sabato, Mora e Nicolao. Se sarà adottato il modulo con il fantasista, questo sarà sicuramente Riccardo Taddei (’80), ex Fiorentina e Brescia, talento mai espresso completamente complici i numerosi infortuni, mentre in attacco i titolari saranno quasi certamente l’ex Salernitana Guazzo (’82) e Marconi (’89), autori entrambi di 5 reti in campionato, con Scotto (’90) e il francese ex Verona e Perugia Rantier (’83), in gol nella sconfitta di Vicenza, pronti a dar man forte in caso di bisogno.

L'Alessandria è quadra esperta, che in casa non ha mai perso, 2 vittorie (Mantova 1-0 e Pordenone 3-0) e 3 pareggi (Novara 1-1, Pavia 2-2 e Sudtirol 2-2), forte nel reparto d’attacco, con giocatori navigati per la categoria, temibile sui calci piazzati con Mezavilla e Taddei, però non solidissima nel reparto difensivo. Al momento ha subito 12 gol e viene da una sconfitta pesante più nel gioco che nel risultato, che potrebbe aver lasciato scorie anche a seguito delle dichiarazioni del presidente Masi, ma in parte rinfrancata dalla netta vittoria per 5-1 (reti di Sirri, Scotto, Valentini e doppietta di Taddei) contro il Pavia, infarcito di riserve, nel turno di Coppa Italia.

L’ultima volta che Alessandria e Arezzo si sono incontrati era il campionato 2009-10, il 9 maggio, ultima giornata, con gli uomini di allora guidati da Semplici che si imposero per 2-1 con reti di Fofana e Maniero e per i padroni di casa di Volpara.

Il più celebre giocatore nella storia dell’Alessandria è sicuramente il Pallone d’Oro 1969 Gianni Rivera, nativo della città piemontese e prodotto del vivaio dei grigi, che esordì in seria A non ancora sedicenne, il 2 giugno 1959 contro l’Inter, per poi spiccare il volo verso il Milan, dove visse il resto della sua carriera.

 

scritto da: Mauro Guerri, 01/11/2014





Serie C1 2009-10 / Alessandria-Arezzo 1-2

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