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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Paolo e la maglia regalo per Lorenzo
NEWS

La capolista si accontenta, l'uno e il dieci, chi arriva e chi va, il totem dello spogliatoio

Lo 0-0 di ieri è stato il risultato più giusto, che alla fine è andato bene all'Arezzo ma anche al Novara. Toscano non si è fidato di un avversario combattivo come nei giorni migliori, che ha preso un punto pesante in chiave salvezza. La zona play-out è più vicina e il calendario di gennaio e febbraio si preannuncia insidioso: per questo Capuano vuole rinforzi mirati sul mercato. L'allenatore però un risultato l'ha già ottenuto: ha cementato l'ambiente oltre che il gruppo a sua disposizione



Capuano festeggia con la curva MinghelliFELICI E PAREGGIANTI - La vittoria del Mantova, del Giana Erminio e anche quella del Venezia non erano state di buon auspicio. Con la zona play-out un paio di punti più alta, una sconfitta contro la capolista avrebbe rimesso in discussione un bel po’ delle cose buone fatte in questi mesi. Sarà anche per questo che la squadra ha dato una risposta convincente: applicazione, concentrazione, combattività sono emerse come nei giorni migliori. E nel finale di partita non si capiva se lo 0-0 era più gradito all’Arezzo o al Novara.

IMBUTO AMARANTO - La cosa interessante, tatticamente parlando, è che ormai tutti conoscono il sistema di gioco dell’Arezzo ma nessuno imbrocca le contromisure giuste. Toscano, che non è l’ultimo arrivato, ha scelto di giocarsela a specchio, disseminando il campo di tanti duelli individuali e sperando di prevalere sul piano della qualità pura. Poi ha fatto scaldare Corazza ma non ha rischiato le tre punte. Anzi, ha tolto Gonzalez. “Le squadre di Capuano le conosco – ha poi detto il tecnico del Novara. Quando sembra che potresti osare di più, ti puniscono”. In poche parole c’è tutto l’Arezzo di quest’anno.

SPRAZZI DI BEL CALCIO - Eccezion fatta per i primi venti minuti, gli amaranto se la sono giocata alla pari: una parata di Benassi e un’occasione per Montini, un tiro di Gonzalez e una palla gol di Erpen. Il primo tempo, udite udite, è stato anche piacevole sul piano estetico, una roba cui non eravamo più abituati. La ripresa invece si è bloccata e il segnale che sarebbe andata così è arrivato dieci minuti dopo l’intervallo, quando Coppola ha rimpiazzato Carcione e Gambadori si è piazzato davanti alla difesa. L’Arezzo non voleva perderla assolutamente, il Novara non voleva lasciarci le penne per la foga di vincerla. E’ finita 0-0.

GENTE DA B - Erpen e Benassi erano stati tra i più bravi al debutto contro la Torres e sono stati tra i più bravi nell’ultima dell’anno contro il Novara. In mezzo ci sono tre mesi ad alti livelli, da leader in fatto di esperienza e rendimento. L’uno e il dieci sono l’alfa e l’omega amaranto, gli unici della rosa che potrebbero giocare pure in serie B.

 

il pullman ultramoderno del NovaraC'E' CHI PUO' - Capuano aveva sottolineato giovedì che lo stipendio di Gonzalez basterebbe da solo a pagare tutti gli stipendi di giocatori e staff tecnico dell’Arezzo. Il pullman del Novara, invece, vale da solo l’intero stadio Comunale!

RIGORE NETTO - Riguardo il rigore chiesto da Bonvissuto al 92esimo, in effetti sembrava proprio rigore. Di sicuro non era una simulazione, anche se la tesi del complotto è tirata per i capelli. Un po’ come la maglia del centravanti nella circostanza.

ALLERGIA AL GOL - Quella di ieri è stata l’ottava partita su 18 che l’Arezzo ha chiuso senza segnare un gol. Poco meno della metà. Ed è stata anche l’ottava partita su 18 chiusa senza subire un gol. Mescolate i dati statistici e vengono fuori i 24 punti in classifica.

DUE MESI DECISIVI - Chi pensava che la strada verso la salvezza fosse in discesa, dovrà ricredersi. Il vantaggio sulla quint’ultima è sceso da 6 a 4 punti, dietro danno segni di vitalità e il calendario è tosto. Il 2015 comincia con due trasferte di fila (Sud Tirol e Giana Erminio) e poi propone una sfilza di cinque scontri diretti (Albinoleffe, Torres, Renate, Lumezzane, Mantova). Tra gennaio e febbraio l’Arezzo si gioca una bella fetta di stagione.

CHI ARRIVA E CHI PARTE - Il prossimo sarà un mese spartiacque. C’è il mercato e Capuano ha bisogno di rinforzi. Ne servono quattro, stando al mister: due esterni, un difensore, un attaccante. Senza contratti pluriennali né ingaggi sopra la media attuale: il che equivale a dire che o bisognerà accontentarsi oppure bisognerà essere particolarmente bravi nelle trattative. Speriamo prevalga la seconda soluzione.

FORMAZIONE TESTUGGINE - Capuano ormai ha impregnato tutto l’ambiente con il balsamo di un calcio concreto, ruvido, efficace. Non ha avuto paura a tenere fuori Brumat e Campagna ma nemmeno Pisani e Millesi, Carcione e Bonvissuto. “Sono il totem dello spogliatoio” ha detto con la sua enfasi proverbiale e ha detto la verità. La squadra lo segue, le prestazioni ne sono la riprova. E lo segue anche la gente, che dentro partite mediamente bruttine è capace di esaltarsi per un angolo a favore o una punizione laterale. Proprio questo fronte unito e compatto, questa testuggine contro il mondo, è il regalo più gradito della gestione Capuano.

 

scritto da: Andrea Avato, 22/12/2014





Arezzo-Novara 0-0 / Intervista a Capuano

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