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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Massimiliano in vacanza in Sardegna
NEWS

Un anno tra ansie e felicità. E il prossimo non sarà diverso. Buon 2015 a tutti!

Il 2014 se ne va: lo abbiamo vissuto così intensamente che sembra siano trascorsi cinque anni tutti insieme. Quattro allenatori, due direttori generali, due direttori sportivi, gioie e delusioni, scoramento e tripudio: non è mancato nulla, come da tradizione. Ma chi ama l'Arezzo è abituato a soffrire. E tifare amaranto, alla fine, dà molta più soddisfazione. Auguri!



tanti auguri di buon anno!Il brindisi di auguri al nuovo anno lo facciamo rivivendo il 2014 che ormai è già passato. Nella fotogallery allegata a quest'articolo c'è il sunto di dodici mesi trascorsi sul filo del rasoio, nel bene e nel male. Molti degli episodi che tornano alla mente sembrano accaduti appena ieri e invece sono buoni solo per gli archivi.

Tutti noi che vogliamo bene all'Arezzo senza dietrologie né secondi fini da perseguire, ci porteremo nel cuore una caterva di emozioni. Perché è trascorso un anno ma sembrano quattro o cinque. Ci ricordiamo gennaio, l'1-1 di Pistoia e il terrore di dover rifare la D per il quinto campionato di fila? O la tensione di quest'estate legata al ripescaggio? O l'adrenalina ritrovata per partite ben più simili al calcio vero? Sensazioni vive, vivissime sulla pelle. 

Il 2014 è stato l'anno di quattro allenatori in panchina (Mezzanotti, Chiappini, Cardinali, Capuano), di due direttori generali (Diomede, Pagni) e di due direttori sportivi (Federico, Ciardullo), di non si sa quanti calciatori transitati al Comunale, di partite perse e pareggiate in maniera inopinata, di partite vinte con le palle inattive, di gol clamorosi sbagliati e di un gol di platino segnato a Taranto, di assunzioni e licenziamenti, di consulenti che scompaiono e ricompaiono, di dimissioni e macchine scassinate per rubare valigette, di promesse rinnegate e mantenute, di Deruta e Cremona, di Secondigliano e Alessandria, di contestazioni e applausi, di tutto e di niente. In quest'anno c'è stato il bianco e il nero ed è vero che si dice sempre così ma da noi è stato più vero che altrove.

Quale futuro abbia davanti l'Arezzo non si sa. Ci sono spunti che invitano all'ottimismo e ce ne sono altri che suscitano perplessità, come da tradizione. Bisognerebbe sperare che il passato sia d'insegnamento per il domani ma è più facile a dirsi che a farsi. Quindi, realisticamente, prepariamoci ad altri tre quadrimestri tosti e impegnativi, in cui gioie e ansie si mischieranno di continuo. Nulla di cui spaventarci, ci siamo abituati: se non volevamo soffrire, bisognava nascere con la camiseta del Real Madrid in culla e avremmo campato con la sigaretta in bocca.

Ma tifare Arezzo, a prescindere da tutto, dà più soddisfazione. E allora buon 2015 a tutti!

 

Ps il sito verrà aggiornato da venerdì 2 gennaio


scritto da: Andrea Avato, 31/12/2014





Dodici scatti (amaranto) per dodici mesi
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