SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Ultras, poliziotti e il calcio nei campetti di periferia. Libri e teatro allo Spazio Seme di Arezzo
Interessante serata in via del Pantano. Lo scrittore Riccardo Gazzaniga presenta ''A viso coperto'', il suo romanzo ambientato nella Genova del post G8. Protagonisti i tifosi genoani e gli agenti del Reparto Mobile. A seguire c'è ''L'ultima stagione'', monologo teatrale di Tosoni e Matricardi, due menestrelli moderni che raccontano le partite degli adolescenti nei luoghi più improvvisati
TweetQuesta sera alle 20.45 è in programma un'interessante serata allo Spazio Seme di Arezzo (via del Pantano, 36 - Telefono 0575 1827337).
Lo scrittore Riccardo Gazzaniga illustrerà il suo libro “A viso coperto” (Stile Libero Einaudi, 2013). Nella Genova del dopo G8, un gruppo di tifosi del Genoa, stanchi di quelle che considerano vessazioni da parte dello Stato, decide di organizzarsi in un nuovo gruppo ultrà denominato Facce Coperte. Durante il tentativo di introdurre uno striscione non autorizzato dentro lo stadio di Marassi, uno di loro rimane ferito dalla manganellata di un agente che tenta di impedirglielo. L’episodio avrà tragiche conseguenze nelle vite degli ultras e dei poliziotti del reparto mobile di Genova.
Gazzaniga, classe '76, lavora come sorvintendente di Polizia alla caserma di Bolzaneto, a Genova. Ha pubblicato diversi testi e con il romanzo inedito “A viso coperto” ha vinto il XXV Premio Calvino.
La presentazione verrà moderata dal giornalista Marco Caneschi.
A seguire c’è “L’ultima stagione”. Ancora calcio narrato, stavolta non attraverso un libro ma un monologo teatrale. Stefano Tosoni e Lucio Matricardi, due menestrelli moderni, ci raccontano una favola dei nostri tempi, quando giocavamo a tredici anni nel campetto dietro la chiesa, oppure ai giardinetti, per strada, nei parcheggi, allo stadio del paese con gli spogliatoi di due metri per due e il custode a viver lì dalla notte dei tempi.
scritto da: Andrea Avato, 30/01/2015
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