SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Il Ferguson aretino, quei Conti che non tornano, punti virtuali, il generoso Bonvissuto
Una vittoria fondamentale quella sul Renate: basta immaginare come sarebbe stata la classifica se al Comunale fosse uscito l'X2 per rendersene conto. La qualità delle soluzioni offensive non è migliorata granché rispetto alle ultime uscite, ma la squadra ha saputo tirare fuori quella tigna che tante volte si è rivelata decisiva. Adesso manca un regista dal calciomercato e poi scatterà il countdown salvezza
TweetSALVEZZA MENO 12 - Basta guardare la classifica com’è adesso e come sarebbe stata se al Comunale fosse uscito il 2 (ma anche l’X) per comprendere l’importanza della vittoria sul Renate. L’Arezzo non è salvo ma quasi. E considerando che mancano quindici partite alla fine, i 30 punti amaranto hanno l’odore della grande impresa. Su questo si può tirare una riga e chiudere la discussione.
PUNTI VIRTUALI - I punti di vantaggio sul Giana Erminio, e quindi sui play-out, sono 6 ma virtualmente sono 7 in virtù degli scontri diretti. Il Monza è a quota 32 ma virtualmente è a 30 perché verrà penalizzato entro febbraio. Il Mantova è virtualmente a 27 per lo stesso motivo. E il Venezia scenderà da 33 a 32. Quindi, se fino a ieri mattina Capuano doveva impazzire per retrocedere, adesso deve impazzire, rinsavire e impazzire di nuovo. Però il calcio è birbante e quindi prima si arriva a 42 e meglio è.
RISULTATO SI', PRESTAZIONE NI - Eziolino ha detto che come distribuzione di gioco è stata una delle migliori prestazioni della squadra. In tribuna l’impressione era diversa: la squadra ha faticato come al solito a proporre soluzioni offensive e il doppio centravanti non ha sortito gli effetti sperati. L’unica volta che Montini e Bonvissuto si sono cercati (e trovati) è capitata al 18’ della ripresa: sponda del primo, rasoterra del secondo troppo centrale. Poi null’altro. Se Cincilla non si fosse buttato in porta il tiro di Franchino, oggi useremmo altri toni e ben altra enfasi. E se è vero che il risultato conta, è giusto tenere a mente anche una prestazione in linea con le ultime. Semmai è pertinente osservare che questa vittoria può far cambiare il vento. Ci sta.
LUCI E OMBRE - Dal 3-5-2 al 4-3-1-2 per finire con il 4-3-3. Tre assetti tattici per una gara in cui l’Arezzo ha concesso il possesso a un avversario più frizzante, che non perdeva da sette turni ma che ha avuto il torto di non tradurre in gol la sua supremazia. L’abuso della palla lunga su due terminali in difficoltà nel vedere la porta e l’anonima presenza di Yaisien sono le ombre della domenica. Il debutto positivo di Franchino e Guidi, oltre alla cresciuta fisicità di Sabatino, sono invece bagliori su cui lavorare con fiducia. E aggiungiamoci la ripartenza che ha fruttato il 3-1: un’azione nata e conclusa dal piede di Bonvissuto, il quale se non altro trascina la sua combattività fino all’estremo. Al punto che questa generosità esasperata è la sua virtù e, razionalmente parlando, anche il suo limite.
NERVI SALDI - Va dato atto all’Arezzo che certe partite riesce a portarle dalla sua parte con la forza dei nervi e della tigna più che con la qualità del gioco. Boldini, l’allenatore del Renate, in sala stampa neanche si è presentato, forse perché non riusciva a sbollire la rabbia. Comprensibile. Contro Capuano però funziona così: o la chiudi in fretta, oppure se vai in vantaggio, rinunci all’estetica e ti rintani dietro. Palleggiare, sovrapporre, aggredire gli spazi e non concretizzare è un suicidio. Se poi regali quattro punizioni consecutive nei pressi dell’area, ancora di più.
RIMBALZI FASULLI - E’ chiaro che Cincilla ha recitato un ruolo decisivo anche per le nostre analisi a bocce ferme. Va comunque ricordato che davanti alla porta dove si è fatto buggerare da Franchino, le zolle sono maligne. A settembre pure Sanchez del Giana Erminio, sul tiro di Millesi, fece una figura barbina e prese gol. Ma Cincilla quelle immagini evidentemente non le aveva viste.
I CONTI NON TORNANO - Cristian Conti si è infortunato per la prima volta il 24 settembre. E’ rientrato il 23 novembre e si è rifatto male dopo 35 minuti. E’ tornato ieri e il ginocchio sinistro ha ceduto ancora dopo i soliti, maledetti 35 minuti. E’ evidente che dal punto di vista clinico qualcosa non quadra. E Capuano, se i medici gli danno l’ok, non può certo sospettare che il giocatore sia a rischio al primo movimento brusco. Semmai ha stupito proprio la scelta tecnica di base: con Guidi e Franchino al debutto e Sabatino alla terza presenza, stravolgere completamente il reparto arretrato non aveva motivazioni convincenti. A prescindere dall’errore clamoroso di Conti che ha regalato l’1-0 al Renate.
CERCASI REGISTA - Oggi Capuano va a Milano al calcio mercato. Manca un centrocampista da inserire in rosa e adesso, con Conti ko e Guarino in uscita, manca forse pure un difensore. Entro le 23 sapremo e poi, se Dio vuole, il tormentone degli acquisti e dei paletti sarà finito.
SIR EZIO - Il presidente Ferretti ha dichiarato ufficialmente che con il ‘’Ferguson aretino’’, cioè Capuano, il matrimonio sarà lungo. Un attestato di fiducia che per adesso non ha bisogno del nero su bianco. Per adesso.
scritto da: Andrea Avato, 02/02/2015
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