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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudia nell'isola di Brac - Croazia
NEWS

Trenta punti da sbandierare con orgoglio. E i pareri dei tifosi da prendere nel modo giusto

Avremmo tutti messo la firma per trovarci ai primi di febbraio in questa posizione di classifica. Tanto più che una vittoria in extremis, come quella con il Renate, dà una botta d'adrenalina incredibile. Sì, il mercato ha lasciato qualche perplessità, ma si può sempre rimediare con qualche giocatore svincolato. E la società faccia uno sforzo: molti interventi (sul web e non) sono critiche costruttive



bandiere al vento in curva MinghelliPrimi di febbraio. Trenta punti. Ci avremmo messo la firma tutti a settembre. La vittoria di domenica scorsa toglie di dosso il peso della paura e quella brutta sensazione di non avere più carte da giocare che si respirava dopo le precedenti sconfitte. Ognuno vede il calcio come vuole, ci mancherebbe: c’è chi non può prescindere dal bel gioco e chi, invece, guarda prima al risultato, ma una vittoria come quella con il Renate, giunta in rimonta e con le emozioni più grandi condensate negli ultimissimi minuti di gioco, è di quelle che tolgono il fiato, che entusiasmano. Sarebbe bello, ogni tanto, vincere in scioltezza, ma volete mettere l’adrenalina di vincere uno scontro diretto nei minuti di recupero, dopo aver sofferto per buona parte della partita e aver preso gol pronti via? Datemi pure del matto, ma le vorrei vincere tutte così. Era da un po’ che non mi facevo 4/5 gradoni di corsa verso il basso come al terzo gol di Bonvissuto…!

E alla fine avremmo tutti messo ben volentieri in saccoccia questi tre punti di platino e affrontato il resto della settimana in relativa tranquillità se non fosse stato per l’amara chiusura del mercato, che ci ha lasciati senza il centrocampista di cui avevamo bisogno e con due difensori in meno numericamente (un arrivo per due partenze, che diventano tre se consideriamo che Conti per questa stagione purtroppo non rivedrà più il campo). L’abbiamo detto mille volte: troppe limitazioni e la sensazione, un po’ rischiosa, di poter raggiungere l’obiettivo anche così.

Non bisogna dimenticare che è ancora possibile ingaggiare giocatori svincolati, ma tutto sommato è un mercato che, nonostante i commenti positivi del mister, ha riacceso qualche campanello d’allarme nella tifoseria e riaperto il dibattito circa le intenzioni e i programmi del patron, a cui va dato atto, se non altro, dell’interesse che nutre nei confronti di chi scrive e di chi commenta.

 

un tifoso mostra la t-shirt con l'effigie di CapuanoQuesta è sicuramente una nota positiva e potrebbe essere un bel filo conduttore tra il tifoso e la società, a patto che non si vedano solo i commenti negativi e non si risponda solo alle domande meno scomode, ma si cerchi una comunicazione a tutto tondo, si provi a capire che molti interventi (sul web e non) sono critiche costruttive o veri e propri suggerimenti e si noti anche che comunque non tutti (anzi, forse la minoranza) vorrebbero presidente e vice fuori dai piedi.

A ben vedere, questo è il primo anno di professionismo per questa dirigenza, quindi si potrebbe anche sperare nel graduale raggiungimento di una maggiore consapevolezza di quest’ultima sul suo ruolo in un panorama calcistico ben diverso dal dilettantismo (basti pensare alla diversa natura dei contratti) e, di conseguenza, si potrebbe provare a darle ancora del credito. Questo non significa essere ingenui, ma non voler fare del fatalismo a tutti i costi. Anche perché, alla fine, dire “ve l’avevo detto” se qualcosa dovesse andare storto non è che darebbe grosse soddisfazioni. Il tifoso, prima di tutto, dovrebbe schierarsi con chi va in campo in maglia amaranto, il che non significa necessariamente schierarsi con chi si siede in tribuna d’onore. Se poi la società dà garanzie, tanto meglio. Quante società abbiamo visto dichiarare il fallimento negli ultimi anni? Si potrebbe star meglio, certo, ma si potrebbe anche star peggio.

Insomma, a forza di parole, eravamo arrivati già alla vigilia di un altro scontro diretto determinante. Evidentemente è destino che Lumezzane-Arezzo debba essere una partita significativa. A fine 2003, quella vittoria fu la spinta decisiva per spiccare il volo verso la promozione. Un’eventuale vittoria domani avrebbe potuto recitare lo stesso ruolo in ottica salvezza diretta. A quel punto sarebbe stato possibile parlare di futuro, di programmi e di Ferretti a cuor (un po’ più) leggero! Ma la neve ce ne ha tolto l'opportunità.

 

scritto da: Luca Amorosi, 07/02/2015





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