SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Adesso tocca a Truda, Barusso ex giocatore, la partita (vinta) di Fraschetti, Monza -5
Comincia il tour de force per l'Arezzo: cinque partite nel giro di due settimane a cominciare dalla trasferta di sabato a Pordenone, dove mancheranno gli squalificati Villagatti e Carcione. Probabili debutti per Crescenzi e per il ghanese, sul quale Lo Monaco del Messina ha speso parole al vetriolo. In Brianza intanto il club è sull'orlo del fallimento e con una decurtazione in arrivo, mentre il Comunale resta un coacervo di problemi. La politica stavolta ci metterà mano?
TweetTOUR DE FORCE – Turni infrasettimanali, recuperi, il solito ‘’spezzatino’’ e quindici giorni da fare in apnea. Per l’Arezzo si apre un periodo molto intenso e quindi segnatevi bene le date sul calendario: sabato alle 15 gli amaranto giocano a Pordenone; mercoledì 4 marzo, sempre alle 15, c’è il turno di metà settimana a Venezia; domenica 8 marzo, festa delle donne, c’è il Pavia al Comunale alle ore 16; mercoledì 11, con inizio alle 14.30, si rigioca a Lumezzane dopo il rinvio causa neve; domenica 15, in orario da definire, altra esterna a Salò. Cinque partite e quattro trasferte in quindici giorni: oltre Capuano, sarà decisivo anche Truda. Il quale, peraltro, finora ha fatto un lavorone.
DEBUTTI IN VISTA – Villagatti e Carcione sono stati fermati dal giudice sportivo e salteranno la prossima gara. Considerando molto improbabile che Capuano rimetta le mani sul 3-5-2, è probabile vedere all’opera due nuovi acquisti del mercato di riparazione: Crescenzi in difesa e Barusso a centrocampo. L’ex Reggina, secondo il mister, aveva un paio di chili da smaltire fino a dieci giorni addietro. Nel weekend si è beccato pure l’influenza ma adesso è pronto e nove su dieci toccherà a lui: una linea a quattro, difatti, sarebbe una sorpresa quanto la neve a Ferragosto. Semmai è in mediana che ci sono i ballottaggi aperti: o a fare il play ci pensa di nuovo Gambadori oppure prepariamoci alla prima di Barusso. Il ghanese, se gli almanacchi non errano, non mette piede in campo dal 26 dicembre 2012: Lanciano-Novara 1-0. E quindi un in bocca al lupo doppio.
LO MONACO CHI? – Celebre una frecciata di Mourinho a Pietro Lo Monaco, all’epoca dirigente del Catania, che aveva polemizzato con l’Inter. ‘’Io conosco monaco di Tibet, principato di Monaco, Bayern Monaco ma non so chi sia Pietro Lo Monaco” chiosò Josè. Una battuta che verrà mutuata anche da queste parti (forse) visto che l’attuale patron del Messina, proprio a proposito di Barusso, non ha avuto peli sulla lingua: ‘'Era venuto in prova ma abbiamo valutato che sia un ex calciatore: non guardiamo in faccia nessuno per salvarci’’ ha detto a una tivù siciliana. Si attende la risposta di Capuano, oltre che quella del campo.
PARTITE DELLA VITA – Lunedì sera a Block Notes c’era ospite Fabio Fraschetti. Allenatore dell’Arezzo per tre partite (tutte vinte) nel finale della stagione 2007/08, è tecnico preparato e uomo di grande spessore. Non da ieri ma da sempre. Troppo corretto secondo alcuni, ma sono pareri. Fraschetti l’estate scorsa ha scoperto di avere un tumore benigno alla testa: sarebbe guarito, gli hanno spiegato i medici, ma prima avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico di dieci ore e il rischio di non riaprire gli occhi era concreto. Lui è andato sotto i ferri, è rimasto due giorni in rianimazione e poi ha ripreso a vivere. Con qualche scompenso: asportazione del nervo acustico destro e ricostruzione del nervo facciale. A giugno dovrà operarsi di nuovo per recuperare l’espressività del viso, ma adesso sono dettagli, anche se di rilievo. Sentirlo parlare è stato toccante. Un abbraccio mister.
CRISI MONZA – Il tribunale di Monza in queste ore deve decidere se il club è da considerarsi fallito o se c’è ancora qualche speranza di sfangarla. I conti sono dissestati, gli ultimi passaggi di proprietà non hanno migliorato le cose e l’ambiente è sfiduciato. Nel tritacarne ovviamente è finita anche la squadra, con mister Pea che cerca di tenere insieme i cocci dopo un mercato che ha rivoluzionato l’organico. Ma la classifica è sempre peggiore, senza contare che in arrivo ci sono ben 5 punti di penalizzazione per i ritardi nei pagamenti. All’Arezzo va bene così, ma certe situazioni non danno godimento. Specie a chi c’è passato.
STADIO ELETTORALE – Mentre si avvicinano le elezioni amministrative, il Comunale resta un coacervo di problemi. Più si va avanti col tempo e più le magagne crescono, dunque servirebbe una soluzione finale che però non pare dietro l’angolo. Domenica a vedere la partita c’erano alcuni esponenti politici, altri sono intervenuti in questo blog sulla questione, altri ancora diranno la loro. Nel frattempo l’impianto sopravvive a se stesso. Ma fino a quando?
scritto da: Andrea Avato, 25/02/2015
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