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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Gavorrano4 set15Tau Altopascio
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Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Sara e Laura tifose sfegatate
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Comunque vada, carriera a rischio per Cifelli. Anche gli assistenti verso la sospensione

Il fischietto di Campobasso era considerato tra i più promettenti e destinato al salto di categoria, ma la gestione dei cartellini durante Arezzo-Pavia potrebbe costargli il passaggio in serie B. Adesso il giudice sportivo gli chiederà un supplemento di referto e lui dovrà confermare la prima versione dei fatti, con un'ammonizione per Panariello e una per Carcione, oppure ammettere l'errore tecnico. Solo in quest'ultimo caso la partita verrebbe rigiocata



l'arbitro Cifelli con gli assistenti Orlandi e MeozziGiuseppe Cifelli, a prescindere da come vada a finire la storia, rischia di non fare il salto in serie B. L'errore in cui è incappato domenica è di quelli clamorosi, talmente incredibile da segnare una carriera. Non è un caso che Giampiero Ciccoianni di Ascoli, l'osservatore arbitrale presente domenica allo stadio, abbia annotato per filo e per segno quel che è successo, facendosi subito una chiara idea della situazione.

Ciccoianni ha parlato con la terna a fine match, poi ha chiamato il designatore della Lega Pro, Roberto Rosetti, ed è rimasto al telefono con lui per diversi minuti. Il preannuncio di reclamo del Pavia, quindi, era un evento atteso e previsto alla Can, anche perché la mancata espulsione di Carcione aveva sollevato le proteste dello staff biancoblu già al rientro negli spogliatoi, durante l'intervallo. E Maspero, in sala stampa, ha svelato il retroscena di quel colloquio con Cifelli subito dopo il fischio finale: ''Gli ho fatto i complimenti e lui mi ha risposto: oggi non sono stato tanto bravo''.

E pensare che il direttore di gara di Campobasso era considerato, e forse lo è ancora, tra i più promettenti della Lega Pro, destinato a salire di categoria. Poche settimane fa aveva diretto una partita caldissima come Messina-Reggina e domenica la sua designazione per un match di cartello come Arezzo-Pavia non era stata casuale. Certo è che le immagini televisive e fotografiche non lasciano dubbi: i falli incriminati sono stati commessi entrambi da Carcione e Cifelli il cartellino lo ha sventolato in faccia al centrocampista. Come abbia fatto Panariello a finire sul referto, proprio non si sa. Probabilmente un errore di trascrizione o forse un lapsus involontario: l'arbitro voleva appuntare il 5 (il numero di Carcione) e invece ha segnato il 2 (il numero di Panariello).

 

la prima ammonizione di Carcione, con Panariello sullo sfondoLo scambio di persona, comunque, si è verificato in occasione del primo cartellino giallo, quello per l'intervento da tergo su Marchi, circostanza nella quale il Pavia aveva protestato chiedendo addirittura il rosso diretto per gioco violento e per l'impedimento di una chiara occasione da gol. Di sicuro gli assistenti, entrambi della sezione di Empoli, non hanno dato nessun aiuto a Cifelli. Né Vincenzo Orlandi, posizionato sotto la tribuna, né Lorenzo Meozzi, sistemato davanti alla maratona, hanno sollevato dubbi. E se dubbi ne hanno avuti, se li sono tenuti per loro. A questo punto, se Rosetti deciderà di tenere Cifelli lontano dai campi per un po', adotterà stesso provvedimento per i due guardalinee.

Ma adesso che succede? Il giudice sportivo Pasquale Marino ieri non ha omologato il risultato, come impone la prassi. In queste ore starà visionando la documentazione prodotta dal Pavia, che però non ha valore in assoluto. Foto e video servono solo per chiarire la dinamica dei fatti. Marino chiederà un supplemento di referto a Cifelli, che è giudice unico: solo la sua ricostruzione fa fede, non quella degli assistenti né dell'osservatore. E quindi l'arbitro è a un bivio: o conferma la prima versione, ribadendo che ha ammonito prima Panariello e poi Carcione, oppure ammette l'errore tecnico (cioè la mancata espulsione di Carcione) e la partita verrà rigiocata.

La seconda ipotesi è comunque da considerarsi improbabile. Di sicuro Cifelli, 34 anni, si confronterà preventivamente con Rosetti e insieme decideranno la versione dei fatti da esporre. Nel giro di una settimana la vicenda dovrebbe arrivare all'epilogo in un senso o nell'altro. Se mai Arezzo e Pavia dovessero ricominciare daccapo, verrebbero cancellati dalle statistiche ufficiali i gol di Yaisien e Carraro, mentre i provvedimenti disciplinari presi da Cifelli, contrariamente alle prime indiscrezioni, sono già esecutivi. Capuano e Maspero potrebbero cambiare formazione rispetto all'altro ieri mentre il dubbio è legato a Bonvissuto e Cesarini, squalificati due giorni fa: loro potrebbero essere utilizzati nella gara bis oppure no? Tutto materiale per esperti di regolamenti.

 

scritto da: Andrea Avato, 10/03/2015





Caso Carcione, il Pavia fa reclamo

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