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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Cifelli non torna indietro, respinto il reclamo del Pavia. Ma la querelle non è chiusa

L'arbitro non ha ammesso l'errore legato alla mancata espulsione di Carcione, ammonito due volte come testimoniato dalle immagini televisive e fotografiche. Nel supplemento di referto consegnato al giudice sportivo, che ha rigettato il ricorso del club biancoblu, il direttore di gara di Campobasso ha confermato di aver assegnato il primo cartellino giallo a Panariello. Il Dg Londrosi va in appello alla Corte di Giustizia



l'arbitro Cifelli con i due capitani prima di Arezzo-PaviaArezzo-Pavia non si rigioca. Il giudice sportivo ha respinto il reclamo del club lombardo, che aveva chiesto la ripetizione del match, terminato 1-1 lo scorso 8 marzo, a causa della mancata espulsione di Carcione, ammonito due volte dall'arbitro Cifelli di Campobasso. Il Pavia aveva prodotto a sostegno del ricorso prove fotografiche e televisive, che però il giudice ha ritenuto nulle. Il direttore di gara, nel suo supplemento di referto, ha quindi negato lo scambio di persona tra Carcione e Panariello, con quest'ultimo che risulta tra gli ammoniti pur non avendo partecipato a nessuna delle due azioni incriminate.

 

Ecco le motivazioni ufficiali della decisione, con cui è stato anche omologato l'1-1 maturato sul campo.

 

Il Giudice Sportivo, letti gli atti ufficiali il reclamo della società Pavia, nonché il supplemento di referto richiesto all’arbitro della predetta gara; verificata la ritualità del gravame e la propria competenza, osserva:

- che nel ricorso presentato dalla società Pavia si lamenta la mancata espulsione del calciatore n. 5 Carcione Imperio della società Arezzo, asseritamente raggiunto da due provvedimenti di ammonizione da parte dell’arbitro, in contrasto con quanto da quest’ultimo riportato nel relativo referto di gara;

- che in base alle predette affermazioni, peraltro non suffragate da alcun elemento probatorio idoneo a contraddire la fede privilegiata degli atti ufficiali, quali i rapporti di gara, la ricorrente richiedeva a questo Giudice Sportivo di disporre la ripetizione della gara in oggetto verificato l’errore tecnico compiuto dall’arbitro;

- che allo scopo di verificare la fondatezza dei motivi del ricorso è stato richiesto all’arbitro un supplemento di rapporto, nel quale il direttore di gara confermava di aver ammonito il calciatore Carcione Imperio n. 5 dell’Arezzo al 30’ minuto del 1° tempo di gara, mentre l’ammonizione comminata dallo stesso al 26’ minuto del 1° tempo di gara (che a parere della ricorrente era stata rivolta al medesimo calciatore Carcione Imperio) è stata invece rivolta al calciatore n. 2 Panariello Aniello della società Arezzo; 

- tanto premesso, preso atto della conferma delle risultanze degli atti ufficiali e la mancanza di elementi probatori che possono validamente contraddire quanto contenuto nei rapporti arbitrali,
delibera

- di respingere il reclamo come sopra proposto dalla società Pavia, confermando il risultato della gara acquisito in campo (Arezzo 1 – Pavia 1).
 

Ma la querelle non è chiusa qui. Il direttore generale del Pavia, Massimo Londrosi, nei giorni scorsi aveva detto: “Nel caso in cui il ricorso dovesse essere respinto, porteremo avanti le nostri ragioni anche in altre sedi di giustizia sportiva''. E non aveva escluso che qualche tifoso potrebbe rivolgersi alla giustizia ordinaria per una denuncia con l’ipotesi di reato di falso in atto pubblico.

In serata è arrivata la conferma: il Pavia ha deciso di presentare ricorso presso la Corte di Giustizia.

 

scritto da: Andrea Avato, 17/03/2015





Caso Carcione, il Pavia fa reclamo

Arezzo-Pavia 1-1
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