SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Nel girone di ritorno meglio che all'andata: più punti e ingresso in zona Coppa Italia
Gli amaranto hanno accelerato il passo dopo il giro di boa: i 18 punti conquistati in 11 giornate (contro i 16 di inizio stagione) sono un dato significativo. Per l'Alessandria domenica sarà battaglia al Comunale, anche perché Capuano (in odore di conferma) vuole chiudere tra le prime nove della classifica e presentarsi il prossimo 2 agosto al primo turno della Tim Cup
TweetArchiviamo, almeno momentaneamente, la questione del pareggio col Pavia e archiviamo lo 0-0 tutto sommato giusto ottenuto a Salò: siamo ad otto partite dalla fine del campionato in una situazione decisamente migliore di quella che chiunque avrebbe immaginato a inizio stagione. La classifica dell’Arezzo dice 42 punti in 30 giornate, un capolavoro impensabile alla vigilia del torneo, e ancor più importante se si guarda la media delle reti segnate (28, pari a 0,93 ad incontro), con un rendimento sin qui migliore rispetto alla prima parte di campionato (18 punti in 11 partite, nel girone di andata furono 16 nelle stesse gare).
Domenica arriva l’Alessandria e verrebbe da dire che la partita mattutina - a memoria d’uomo, una prima assoluta al Città di Arezzo – sarà uno scontro tra difese di ferro: i grigi hanno incassato solo 24 gol in 30 partite, gli amaranto appena due in più. In realtà sarà soprattutto una sfida tra squadre che hanno in questo momento della stagione obiettivi diversi: se per i piemontesi è apertissima la lotta a 4 per la promozione diretta in B, che vede coinvolte anche Pavia, Novara e Bassano, tutte racchiuse in tre punti, per i ragazzi di Capuano queste ultime otto partite serviranno soprattutto a due cose. Certificare matematicamente una salvezza che ad oggi, a meno di imprevedibili tracolli, appare davvero dietro l’angolo; arrivare nelle prime nove, per completare in un certo senso una chiusura del cerchio che nell’estate del 2010 venne spezzato in modo brusco ed improvviso: il ritorno nel calcio che conta. Certo, è un obiettivo che potrebbe non costituire una motivazione per cui perdere il sonno, ne siamo tutti consapevoli, ma se c’è un merito che nessuno può negare ad Eziolino Capuano, che si avvia a diventare il primo allenatore riconfermato alla guida del Cavallo Rampante dai tempi di Serse Cosmi, è quello di essere un grande motivatore, proprio come lo era il tecnico del Ponte.
E quindi, mister D’Angelo e compagnia non potranno venire ad Arezzo accolti da un tappeto rosso, ma dovranno essere pronti a dar battaglia agli amaranto, come è successo a tutte le squadre che quest’anno hanno incrociato la strada dell’Arezzo. Anche all’andata, l’Alessandria riuscì a portare a casa i tre punti solo con un 1-0 realizzato in zona Cesarini, al termine di una partita di cui in troppi si ricordano solo per le dichiarazioni del mister amaranto a fine partita. Ma siccome qui ci piace parlare di calcio giocato, quello che auspichiamo per l’Arezzo è che all’ora di pranzo di domenica, a partita finita, ci si possa ritrovare a commentare un’altra grande prestazione, niente di più e niente di meno. Il 2 agosto inizia il gran ballo della Coppa Italia e Capuano ci tiene ad essere presente. Alla squadra il compito di accontentarlo: visti gli uomini e visto il mister, è lecito pensare che il pericolo di un eccessivo rilassamento sia decisamente ridotto.
scritto da: Roberto Gennari, 18/03/2015
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