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NEWS

Bocciata la tessera del tifoso. "Pratica commerciale scorretta"

I giudici della VI sezione del Consiglio di Stato hanno giudicato illegittima la procedura di abbinamento tra la card per l'accesso ai settori ospiti e la sottoscrizione di un contratto con partner bancari. Adesso la parola torna al Tar del Lazio, che qualche settimana fa aveva detto no al ricorso di Federconsumatori e Codacons. La soddisfazione di Federsupporter



la tessera del tifoso della As RomaLa tessera del tifoso è illegittima, perché può rappresentare una “pratica commerciale scorretta”. Lo hanno stabilito i giudici della VI sezione del Consiglio di Stato, che hanno rispedito la pratica al Tar del Lazio. Qualche settimana fa, il tribunale ammininistrativo regionale aveva detto no al ricorso presentato da Federconsumatori e Codacons, che protestano da tempo contro il metodo necessario per ottenere la tessera (fortemente voluta due estati fa dall’allora ministro degli Interni Roberto Maroni) che garantisce l’accesso allo stadio, ma anche e soprattutto l’acquisto di biglietti e abbonamenti. Per chiedere il rilascio della tessera, infatti, i tifosi sono costretti a possedere una carta di credito ricaricabile. Da qui, l’alzata di scudi da parte delle due associazioni di consumatori, che si sono rivolti al Tar per avere giustizia. Senza fortuna.

“L’abbinamento inscindibile (e quindi non declinabile dall’utente) tra il rilascio della tessera di tifoso (istituita per finalità di prevenzione generale in funzione di una maggiore sicurezza negli stadi) e la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata – dice la sentenza del Consiglio di Stato – potrebbe condizionare indebitamente (nella misura in cui si provi che l’uso della carta non sia funzionale ad assicurare le finalità proprie della tessera del tifoso) la libertà di scelta del tifoso-utente e potrebbe pertanto assumere i tratti di una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del consumo; in tal senso depone il fatto che, per il tifoso, l’ottenimento della tessera appare condicio sine qua per poter essere ammesso, nelle giornate di trasferta della propria squadra, nel reparto dello stadio riservato agli ospiti, di guisa che appare verosimile che l’acquisizione di tale utilità potrebbe indurlo a compiere un’operazione commerciale (sottoscrizione della carta prepagata) che non avrebbe altrimenti compiuto”. La palla ripassa quindi al Tar del Lazio, che dovrà rivedere le ragioni che giustificavano la bocciatura al ricorso presentato da Federconsumatori e Codacons.

Con quest’ultimo ha agito anche la Federsupporter, che – alla luce della bocciatura da parte del Consiglio di Stato – ha sottolineato come “il tema dell’utilizzo strumentale di un obiettivo sociale, quale la sicurezza negli impianti sportivi, con chiare finalità commerciali era stato sollevato da sin dal giugno 2010 in occasione di un convegno a Roma e più volte sottoposto all’attenzione sia delle istituzioni sportive che delle stesse tifoserie. Richiami ed appelli rimasti inascoltati indicavano, tra l’altro, soluzioni alternative che, facendo salve le finalità sociali sopra richiamate, avrebbero consentito ai tifosi stessi di non sottostare ad un comportamento iugulatorio messo in atto dalle società sportive chiaramente limitativo della libertà decisionale del tifoso stesso. Questa decisione conferma l’importanza del ruolo di Federsupporter e la sua validità di interlocutore delle istituzioni, non solo sportive, nella difesa dei diritti e degli interessi dei tifosi”.

Sulla questione è intervenuto anche il nuovo ministro degli Interno, Anna Maria Cancellieri. “Ho grande rispetto per tutte le sentenze” ha detto.

www.ilfattoquotidiano.it 

scritto da: Andrea Avato, 15/12/2011





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: sosempretuttoio, il 15/12/2011 alle 09:42

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questa è l'ITALIA!

Commento 2 - Inviato da: Giotto, il 15/12/2011 alle 09:50

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E ora?

Commento 3 - Inviato da: Giulio Cirinei, il 15/12/2011 alle 11:06

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Sulla questione è intervenuto anche il nuovo ministro degli Interno, Anna Maria Cancellieri“Ho grande rispetto per tutte le sentenze” ha detto.

quindi se stava zitta aveva fatto uguale... TUTTE le sentenze... Alcune danno ragione a chi l'ha fatta, sta cavolo di tessera, altre no... quindi ch'avrebbe detto la ministra? niente... 

 

Commento 4 - Inviato da: teba02, il 15/12/2011 alle 11:33

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...ma ci voleva il supremo organo del "Consiglio di Stato" per saperlo?!?!?!

Commento 5 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 15/12/2011 alle 12:39

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Magari fossimo la Repubblica delle banane.........

Commento 6 - Inviato da: Giulio Cirinei, il 15/12/2011 alle 13:05

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eh... e chi è Fielding Mellish?