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Romizi replica: ''Aggressione verbale senza motivo. 130mila euro annui per lo stadio''

L'assessore allo sport ha convocato una conferenza stampa nel primo pomeriggio per controbattere alle parole del presidente Ferretti. ''E' curioso che le polemiche vengano fuori proprio adesso dopo due anni di collaborazione leale. Come è curioso che l'Arezzo si sposti a Castiglioni, dove il sindaco è anche dirigente della società. Ma la colpa non è nostra: io ho proposto soluzioni diverse anche nell'ultimo incontro. Il centro sportivo? In città si può fare sia a San Marco La Sella che a Sant'Andrea a Pigli''



l'assessore allo sport e i costi per lo stadioFerretti parla la mattina, Romizi replica nel primo pomeriggio. ''Prima di cominciare - esordisce l'assessore allo sport - fatemi dire che sono contento di aver rivisto ad Arezzo il presidente. Spero che abbia risolto i suoi problemi di salute''.

 

CAMPAGNA ELETTORALE - Poi Romizi precisa: ''Da parte mia e dell'amministrazione non c'è mai stata guerra all'Arezzo. Anzi, i rapporti sono sempre stati improntati alla massima cordialità. E' curioso che dopo due anni di collaborazione leale, le polemiche vengano fuori adesso, in campagna elettorale. Come è curioso che l'Arezzo si sposti a Castiglion Fiorentino, dove c'è un sindaco che è anche dirigente della società. L'Arezzo è liberissimo di farlo, ma non è colpa del Comune. Io le soluzioni per restare le ho proposte subito e da diverso tempo. Il ruolo di Agnelli? Non spetta a me giudicare, semmai vigilerà il Consiglio Comunale di Castiglioni''.

 

SOLDI PER LO STADIO - Sullo stadio, Romizi snocciola dati e numeri: ''In Toscana non esiste club di calcio in Lega Pro che spenda meno dell'Arezzo per la gestione dell'impianto. Al Comune, voglio specificarlo, le utenze e la manutenzione sono costate 145mila euro nel 2012 e 123mila nel 2013. Parliamo di soldi pubblici. Ribadisco una cosa: le casse comunali non ci consentono né di ristrutturare lo stadio né di farne uno nuovo. Queste due cose si possono realizzare solo con investimenti privati e con il project financing. Con Ferretti, al riguardo, ho avuto diversi incontri nei mesi scorsi: se lui è ancora disponibile a portare avanti il progetto che mi aveva presentato, per me possiamo cominciare anche domani''.

 

FERRETTI INELEGANTE - ''Mi è sembrato poco elegante da parte del presidente - prosegue Romizi - aver tirato in ballo la dottoressa Biagini. Il responsabile politico dello sport sono io ed è con me che l'Arezzo deve relazionarsi. D'altro canto io spero di poter finalmente avere a che fare con una sola persona e che la società abbia una sola voce riguardo i temi che sono in tavola. Finora non è stato così''.

 

SOLUZIONI LOGISTICHE - ''Nell'ultimo incontro con Capuano e De Martino ho proposto quattro soluzioni. Uno: un campo sportivo comunale, libero da convenzioni, come Villa Severi. Due: l'intermediazione con una società già esistente per trovare spazi su campi già utilizzati. E mi riferisco all'Olmo Ponte piuttosto che al Santa Firmina, al Ponte Buriano o al Quarata. Tre: terreni adibiti ad uso sportivo dal regolamento urbanistico dove poter realizzare più di un campo da calcio e magari un centro sportivo. Ce ne sono sia a San Marco La Sella che a Sant'Andrea a Pigli. Quattro: mediazione con i proprietari dell'antistadio. Mi sembra abbastanza''.

 

la tabella con i costi annui dello stadioINVESTIMENTI - ''Ormai la tendenza consolidata è che i Comuni non spendano più sugli stadi, se non per la manutenzione. Servono investimenti privati. Ci sono presidenti di società dilettantistiche, che fanno solo il giovanile, che ogni anno si frugano in tasca per migliorare gli impianti. E' quello che deve fare anche una società professionistica come l'Arezzo, fermi restando i rispettivi impegni sanciti dalla convenzione. Ma non voglio proseguire oltre con le polemiche. Non ho nessuna velleità in questo senso, anzi. Se Ferretti vuole riprendere un dialogo sereno, io sono disponibile''.

 

IL COMUNICATO STAMPA - Il comunicato stampa del Comune con le dichiarazioni dell'assessore allo sport, Francesco Romizi, rilasciate poco fa in replica al presidente Ferretti.

 

''Sono stati sorprendentemente duri i toni usati stamani dal Presidente dell’Arezzo calcio. E’ evidente che siamo di fronte ad un’aggressione verbale finalizzata a scelte, come quella di Castiglion Fiorentino, progettata da tempo e adesso messa in atto. Evidentemente con qualche imbarazzo: da qui l’attacco al Comune di Arezzo in un periodo particolarmente delicato e considerato, probabilmente, particolarmente propizio.

L’Amministrazione ha sempre sostenuto non solo con lealtà ma con il massimo delle risorse, sia finanziarie che umane, la società amaranto. Solo negli ultimi anni il Comune si è fatto carico di investire una media di 130mila euro all’anno. Non solo: dinanzi alla recente richiesta di strutture per gli allenamenti abbiamo fatto precise e puntuali proposte.

Sinceramente diventa però difficile proporre di ragionare su cosa è stato fatto e su cosa è possibile fare. Gli elenchi sono stati fatti più volte ma la Società ha costantemente rialzato l’asticella. Ci sembra che si sia quindi allentato il rapporto tra il Presidente e la città di Arezzo.

Il Comune di Arezzo intende sostenere le associazioni e i gruppi che promuovono l’attività motoria e sportiva tra i bambini e i giovani. Ad essi mette a disposizione impianti e, quando è possibile, contributi di modesta entità. Questa è la priorità. Il mondo dello sport professionistico sta cambiando e con esso il meccanismo di proprietà e di gestione degli stadi. In una visione strategica è complicato pensare che un Comune possa possedere e gestire uno stadio da solo: la tendenza nazionale e internazionale è tutt’altra. Non solo: non ci sono più le risorse per applicare questa scelta anche nel caso fosse considerata giusta. Pensiamo quindi che si possa gestire con reciproco rispetto una fase di transizione verso modelli che appaiono destinati ad affermarsi. Quindi il Comune ha fatto e continuerà a fare la sua parte perché ritiene che la squadra e i tifosi siano importanti per la città e rappresentino un capitale sportivo e sociale da tenere nella massima attenzione.

Ma ognuno deve fare la sua parte. Anche chi sceglie di fare l’imprenditore nel settore del calcio.

Nota a margine: non esiste alcun rischio che le ultime due partite vengano giocate a porte chiuse''.

 

scritto da: Ufficio Stampa Comune di Arezzo, 15/04/2015





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