SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Le priorità di Ferretti, chi sono i tifosi veri, no alle tessere, 17 aprile, oggi si gioca
Il presidente ha ringraziato quei sostenitori amaranto sempre presenti, in casa e fuori: a loro ha rivolto un messaggio di apprezzamento, confermando di voler puntare alla serie B. C'è però da affrontare il problema della Supporter Card, che l'anno prossimo potrebbe penalizzare i gruppi organizzati in trasferte dal grande fascino. Ma il campionato non è finito e sarebbe bello tornare da Como con un risultato positivo
TweetVorrei partire dalle priorità elencate da Ferretti nel comunicato successivo all’elettrizzante conferenza stampa di mercoledì. Una priorità in particolare: quella legata all’affiliazione dei tifosi veri. Cosa intenda il presidente per tifosi veri lo ha spiegato chiaramente in conferenza. Quelli che sono sempre presenti, con sciarpe e bandiere, e che se possibile si fanno chilometri di strada, poco importa se fino a Bolzano o Agrigento. Ecco, questo è stato uno dei passi più toccanti per il tifo amaranto, dato che non sempre il rapporto col presidente è stato rose e fiori.
In qualche occasione Ferretti non ha esitato ad attaccare gli aretini. Evidentemente i rapporti con alcuni esponenti dell'attuale amministrazione e magari con i Funghini continuano a non essere idilliaci, per usare un eufemismo. È ora interessante, quindi, capire in cosa consisteranno i benefici per i tifosi ritenuti veri (una sorta di élite, se vogliamo). In particolar modo, viene da pensare ad agevolazioni per i membri dei gruppi organizzati.
A questo proposito, un provvedimento che potrebbe rivelarsi proficuo sarà una soluzione all’ostico problema della Supporter Card, per permettere agli ultrà di frequentare, con il consueto seguito, i settori ospiti di mezza Italia. Soluzione che si prospetta ancor più impellente se pensiamo alle trasferte della prossima stagione, quando l’Arezzo andrà spesso in città vicine e con le quali abbiamo rivalità più o meno sentite.
La scelta dei gruppi, quest'anno, è stata chiara: no all'adozione di qualsiasi tipo di tessera, che però resta l’unico modo, attualmente, per seguire la propria squadra del cuore in trasferta, oltre che per sottoscrivere l’abbonamento per le partite in casa. A meno che questa presa di posizione non cambi, è proprio in tale direzione che l’U.S. Arezzo dovrà muoversi, se considera davvero una priorità il rapporto con la parte più calda e fedele della tifoseria. Si dovrà trovare un modo per aggirare il regolamento? Si dovranno fare pressioni per far sì che la Supporter Card non sia più una condizione necessaria? Ferretti, in qualità di consigliere di Lega, potrebbe fare qualcosa al riguardo? Nei prossimi mesi, questo sarà un altro delicato argomento di discussione e un punto su cui intervenire.
Mi preme sottolineare anche la dichiarazione del presidente che afferma che, se mai venderà l’Arezzo, lo farebbe più volentieri a Orgoglio Amaranto per un prezzo simbolico. Un bell’apprezzamento verso l’azionariato popolare, che riempie di orgoglio, per l'appunto, e dimostra che, alla fin fine, Ferretti sembra tenerci seriamente al rapporto coi tifosi.
Ma la conferenza stampa fiume del presidente ha dato tanti altri spunti di riflessione. Sarebbe impossibile, e anche eccessivo, ribadirli tutti, ma alcuni sono più degni di nota. Gli operai stanno lavorando alacremente sui terreni della località La Nave e, secondo quanto dichiarato, in poco tempo il centro sportivo sarà pronto per l’uso. Un campo in più dove allenarsi e far giocare le giovanili è essenziale, e pazienza se non è in città. Ma i campini dell’antistadio resterebbero una comodità di non poco conto, quindi la speranza è che si trovi un accordo anche per quelli, onde evitare ulteriori tira e molla con il Comune, con il quale il patron non ha intenzione di continuare a parlare fino all’insediamento della nuova giunta. Poi ci sarebbe l’altra priorità, chiamata serie B (strettamente collegata alla terza priorità: la squadra). Ne parleremo poi, ma sentire che il presidente vuole riportare l’Arezzo in cadetteria, confermando le parole di Capuano al momento del rinnovo, fa sognare a occhi aperti anche il più fatalista di noi.
In tutta questa baraonda, però, c’è una squadra che deve giocare una partita difficilissima a Como, contro una squadra rinvigorita dalle disgrazie altrui (la maxi penalizzazione al Novara) e che vede i playoff di nuovo alla portata. Ecco perché, teoricamente, a Como partiamo sconfitti. Oltre a essere un'avversaria sulla carta più dotata qualitativamente, ha anche più motivazioni, dato che lo stesso discorso sulle penalizzazioni può essere fatto, in maniera inversamente proporzionale, per gli amaranto, che adesso vedono la salvezza quasi matematica, visti i punti tolti al Monza. Eppure, è proprio quando l’Arezzo è partito con gli sfavori del pronostico che ha saputo esprimere le prove migliori, portando a casa risultati importanti. Sarebbe bello uscire indenni da Como per ricordare a tutti che l'Arezzo è ritornato, nonostante la radiazione del 1993 (ieri ricorreva il triste anniversario) e il successivo fallimento dopo l'abbandono di Mancini (speriamo che Ferretti si ispiri a lui, come ha dichiarato, solo per i risultati sportivi!).
Vale anche la pena ricordare che una vittoria vorrebbe dire salvezza matematica, a prescindere dagli altri risultati. Insomma, tanto vale provarci! Questo Arezzo merita un degno epilogo dopo un campionato sugli scudi. Regalatevelo, ragazzi!
scritto da: Luca Amorosi, 18/04/2015
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