SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Piazza del Popolo
Tra le piazze aretine, Piazza del Popolo è probabilmente quella con la storia più travagliata.
TweetTra le piazze aretine, Piazza del Popolo è probabilmente quella con la storia più travagliata.
Essa si trova nel centro storico cittadino, delimitata a nord dall’Istituto Tecnico Commerciale (ex Badia delle Ss. Flora e Lucilla) e dal Teatro Petrarca, a sud da via Garibaldi (ex via Sacra), a est dal Palazzo delle Poste e a ovest dall’ex Palazzo delle Logge del Grano.
Fino a metà Ottocento, dove oggi è la piazza, si trovava un grande terrazzamento rialzato adibito a orto dai monaci della Badia. Nel 1846 si decise il suo sbancamento per realizzare un nuovo spazio aperto di aggregazione, inaugurato il 19 settembre del 1847.
Nel 1876 si pensò di impreziosire la piazza con un monumento a ricordo dei Caduti del Risorgimento e, su disegno di Giuseppe Aretini, fu inaugurata il 20 settembre nel 1880 un’imponente colonna dorica, sormontata dalla stella d’Italia in bronzo con doratura in superficie.
L’opera ha nel basamento la riproduzione degli stemmi di Arezzo e di alcuni comuni della sua provincia. Al di sopra, nel piedistallo della colonna, si trovano i volti di re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, con le relative epigrafi e l’elenco degli aretini caduti per “fare l’Italia”.
Nel 1924 Piazza del Popolo fu accorciata, nella parte orientale, per fare posto al nuovo Palazzo delle Poste. Ciò provocò l’abbattimento di splendidi platani che avvolgevano il monumento.
Pochi anni dopo il lastricato fu sostituito da un giardino all’italiana con aiuole e vialetti. Lo spazio verde, però, durò solo qualche lustro, poiché nel Dopoguerra le Logge del Grano furono adattate ad autostazione dei pullman e la piazza – già intitolata nel periodo bellico a Italo Balbo – divenne un comune posteggio privo di arredi.
Questo immeritevole ruolo fu mantenuto anche in seguito, quando l’autostazione venne trasferita e l’immobile, rimaneggiato, divenne sede di alcuni uffici comunali.
Negli anni Novanta si pesò di realizzare nel sottosuolo del piazzale un parcheggio multipiano e i lavori iniziarono nel 1996, ma l’inadempienza della ditta che aveva vinto l’appalto provocò ben presto il blocco dei lavori.
Per molti anni al posto di Piazza del Popolo rimase un enorme e insalubre cratere, che a poco a poco si riempì di acqua piovana, tanto da essere ribattezzato in maniera canzonatoria “buca delle nane”. Dopo una lunga battaglia legale il Comune di Arezzo riuscì a rientrare in possesso dell’area nel giugno 2002 e, con il sistema del project financing, ripartirono i lavori nel luglio 2003.
Il nuovo parcheggio multipiano interrato, sormontato da un giardino all’italiana che doveva ricalcare negli intenti quello dei primi decenni del Novecento, fu inaugurato il 2 giugno 2005. Il 20 settembre dello stesso anno venne collocata, sul Monumento ai Caduti, una targa nel ricordo del bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini.
scritto da: Marco Botti, 16/01/2009
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