SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Tredici partite senza vittorie, quattro ko di fila: il Sud Tirol non vede l'ora di andare in ferie
I tirolesi si presentano alla giornata della festa amaranto con un ruolino di marcia poco edificante: negli ultimi tre mesi non hanno mai vinto e sono reduci da un poker di sconfitte consecutive. Il bomber Fischnaller ha smesso di segnare e l'arrivo in panchina di Stroppa (terzo allenatore dopo Rastelli e Sormani) non ha invertito la tendenza negativa. All'andata l'Arezzo perse 4-3
TweetDomenica alle 15 al Comunale sarà di scena il Südtirol, in un incontro importante per la classifica amaranto in ottica qualificazione alla Coppa Italia dei “grandi”.
La squadra altoatesina dell’ambizioso presidente Walter Baumgartner è da annoverare tra le più grandi delusioni dell’intero campionato, visto che partita per bissare la stagione precedente, quando i biancorossi guidati da Rastelli sfiorarono la storica promozione in B, perdendo la doppia finale contro la Pro Vercelli. L’avvento di Sormani, arrivato in panchina nel mese di dicembre, aveva dato l’illusione che la stagione sarebbe stata nuovamente di alto livello: agli inizi di febbraio i biancorossi, dopo la vittoria casalinga sulla Cremonese, avevano raggiunto il 5° posto, ma da allora la squadra ha inanellato ben 13 partite senza successi, racimolando la miseria di 4 punti.
Per cercare di dare un freno a questa emorragia di risultati è stato chiamato al capezzale della formazione altoatesina Giovanni Stroppa, ex centrocampista dai piedi buoni di Milan e Piacenza. Per il nuovo mister, reduce da un paio di stagioni non proprio brillanti alla guida di Pescara e Spezia, condite entrambe da due esoneri, si è trattato di un ritorno, dato che aveva allenato il Südtirol nella stagione 2011-12, sfiorando i play-off. Ha firmato un contratto fino al giugno 2016, con l’idea, da parte della società, di pianificare la nuova stagione con un paio di mesi d’anticipo, visto che con 44 punti ha conquistato la matematica permanenza in categoria.
Azzardare la formazione non è facile, perché Stroppa probabilmente darà spazio a quei giocatori che hanno giocato meno in stagione. L’unica certezza è il modulo: 4-3-3, ereditato dal suo predecessore, con cui ha schierato i suoi nelle ultime due gare.
In porta probabilmente il titolare Malgrati, reduce da una prestazione negativa contro la Giana, sarà sostituito da Miori, giovane portiere scuola Atalanta. La linea difensiva potrebbe vedere a destra il classe ’93 Tait, pescato nei dilettanti e autore di una buonissima stagione, e a sinistra Martin, in gol all’andata. La scelta della coppia centrale ricadrà tra Tagliani, capitan Kiem e Mladen, rumeno scuola Roma, anche se potrebbero trovare spazio i giovani Peverelli, Ientile o l’ex Monza Zullo.
La mediana, priva dello squalificato Fink, farà perno su Bertoni, con ai suoi fianchi a fungere da incursori Branca e Furlan. Mazzitelli o Tait sono papabili alternative in un reparto numericamente non numeroso. L’attacco, punto di forza dei tirolesi, vivrà sulla vena realizzativa di Fischnaller: bomber della squadra con 14 realizzazioni stagionali, ha ritrovato il gol a Pavia dopo un girone di ritorno giocato molto al di sotto delle proprie qualità. Sarà affiancato da Novothny (fortemente voluto a gennaio da Sormani, che esordì in maglia biancorossa proprio nella gara d’andata con una doppietta) e da uno tra Campo, Marras o l’ex Pisa Cia. Nelle ultime giornate ha trovato maggior spazio il georgiano Shekiladze, arrivato a gennaio dal Latina, ma prodotto del florido vivaio dell’Empoli.
Il Südtirol sembra aver staccato la spina, sia a livello fisico che mentale, e fortunatamente erano tanti i punti messi da parte tra novembre e gennaio, perché poi la squadra è letteralmente crollata.
Il cambio in panchina non ha giovato agli altoatesini: addirittura dopo l’ultima sconfitta in casa con la Giana sono apparsi perfino involuti rispetto alla precedente prestazione di Pavia. I biancorossi quando sembravano prossimi ad agganciare il treno promozione sono crollati in modo verticale e le ultime prove sono state carraterizzate da una serie di errori individuali che sono costati numerosi punti. Un altro fattore che ha influito molto sulla discesa in classifica è che Fischnaller ha smarrito la via della rete, magari distratto oltremodo dalle voci di mercato che lo vedono accostato a numerose squadre di serie B.
Quella di dopodomani sarà una partita assolutamente da vincere per raggiungere il traguardo della Tim Cup, assolutamente insperato ad inizio stagione, e per vendicare il 4-3 dell’andata, in una partita più simile a un match di hochey sul ghiaccio che di calcio, giocata su un campo gelato che favorì notevolmente i padroni di casa.
scritto da: Mauro Guerri, 08/05/2015
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