L'impegno dell'assessore Tanti: ''L'Arezzo è patrimonio della città. Deve allenarsi qui''

A pochi giorni dall'insediamento arrivano le prime scadenze di lavoro per il nuovo assessore allo sport. ''La questione dei campini dell'antistadio - ha detto - la affronteremo subito. Intanto sto facendo una ricognizione degli impianti perché uno dei nostri obiettivi, tramite una buona programmazione, è puntare sul turismo sportivo''

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Pochi giorni fa l'investitura, adesso le prime scadenze lavorative. Per l'assessore Lucia Tanti, titolare delle deleghe alle politiche sociali, politiche giovanili, scuola e sport, i nodi da sciogliere non mancheranno. Per prima cosa, in relazione allo sport, è stata effettuata una ricognizione sugli impianti della città.

“Ho voluto incontrare la dottoressa Chianucci dell’ufficio sport per avere subito un quadro delle strutture sportive della città – spiega Lucia Tanti. Non possiamo progettare interventi sugli impianti se prima non conosciamo le loro reali condizioni e questo vale anche per l’utilizzo. Dobbiamo anche tenere conto che il prossimo anno scadranno molti bandi e le strutture dovranno essere nuovamente assegnate. Ho vissuto molti anni all’opposizione ed ho sempre avuto la sensazione che non ci fosse un quadro completo della situazione“.

 

Nell’immediato però c’è da risolvere la querelle tra la famiglia Funghini, proprietaria dei campi Lebole e Zampolin, e l’Arezzo che praticamente da sempre ha utilizzato quei terreni per svolgere gli allenamenti.

“Per prima cosa ci tengo a precisare che il nostro obiettivo è quello di far rimanere l’Arezzo in città anche per gli allenamenti. La squadra è un patrimonio della città. Ritengo opportuno che l’Arezzo resti qui ad allenarsi. E’ una questione che affronteremo subito perchè quei campi erano utilizzati anche dalla sezione AIA per gli allenamenti degli arbitri”.

 

Tra i progetti futuri la realizzazione di un calendario con le iniziative sportive e culturali in svolgimento nel Comune di Arezzo, perché Lucia Tanti come il suo predecessore Francesco Romizi è decisa più che mai a puntare sul turismo sportivo.

“Nell’ultimo anno Arezzo ha ospitato qualcosa come 24mila persone arrivate in città per seguire o partecipare a eventi sportivi. Credo anche sia opportuno programmare gli eventi sportivi evitando dove possibile le concomitanze. Avere chiaro qual è il calendario delle iniziative sportive e culturali in un momento in cui giovani, anziani e famiglie non hanno la possibilità di andare in vacanza, può rispondere a delle esigenze sociali“.

 

scritto da: Matteo Marzotti, 10/07/2015

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