SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
A pranzo fuori - In viaggio per la città dei Papi
A Viterbo tra acquacotta e il celeberrimo Est! Est! Est!
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A pranzo fuori consiglia
In una zona molto interessante nel panorama vitivinicolo laziale non possiamo non cominciare dal celebre vino bianco Est! Est!! Est! di Montefiascone Doc (prodotto con i vitigni Trebbiano per un massimo del 65%, in assemblaggio con Malvasia Bianca Toscana fino al 15% e Rossetto o Trebbiano Giallo fino al 15%), la cui leggenda narra che nell’anno 1100 il coppiere del vescovo tedesco Defuk avesse come compito quello di assaggiare i vini e segnalare al vescovo i migliori, scrivendo sulla porta delle locande Est (c’è). Giunto a Montefiascone, dopo aver assaggiato il vino locale, rimase talmente colpito dalla sua bontà da scrivere addirittura ben tre volte il segnale Est (ancora oggi sulla sua lapide nella Chiesa di san Flaviano si può leggere l’iscrizione: “Per il troppo Est! qui giace morto il mio Signore Johannes Defuk”). Passando poi a vini rossi consigliamo la Doc Vignanello (prodotta anche nelle versioni Novello e Riserva, si ricava dai vitigni Sangiovese per il 40% - 60%, Ciliegiolo per il 40% - 50% con l'aggiunta di altri vitigni del luogo a bacca rossa per una percentuale non superiore al 20%. E’ l'ideale per accompagnare preparazioni strutturate a base di carne rossa, formaggi stagionati e grigliate) e la DOC Cerveteri (si ricava da vitigni Sangiovese e Montepulciano min. 60%, Merlot max. 35% con l'aggiunta di altri vitigni del luogo a bacca rossa per una percentuale non superiore al 15%. Anch’esso ideale con piatti tipici quali l’abbacchio al forno, capretto/castrato alla griglia o al forno). In conclusione con il dolce (pasta di mandorle, dolci secchi) bisogna assolutamente provare un vero “gioiello enologico” come l’Aleatico di Gradoli DOC (vitigno Aleatico 100%, si può trovare nella tipologia liquoroso e liquoroso riserva, entrambe con un titolo alcolometrico minimo di 17,5% e lungo affinamento prima in piccole botti poi in bottiglia), con il suo bagaglio di aromaticità e grande personalità che lo avvicinano nella tipologia liquorosa al più famoso Porto.
Per lo stadio
Sono circa 170 i chilometri che separano Arezzo dallo stadio “Enrico Rocchi”, ubicato in via della Palazzina e intitolato all’ex presidente della Viterbese degli anni ‘70. L’ultima volta che l’Arezzo ha giocato lì, nel dicembre del 2000, l’impianto era completamente diverso. Nel 2007, infatti, è stato demolito e completamente ricostruito, con due curve che superano il migliaio di posti di capienza. Il viaggio per arrivare a Viterbo è piuttosto semplice: basterà imboccare l’A1 in direzione Roma e poi uscire ad Attigliano oppure a Orte (consigliata). A quel punto, una volta percorsa la SS675 per 26 chilometri, si dovrà prendere l’uscita Viterbo nord e dopo un breve tratto di Cassia si giungerà a destinazione. Durata approssimativa del viaggio, poco meno di due ore.
scritto da: Fabio Panci, 30/09/2011
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