SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Passi in avanti della società, fiducia in Capuano e i primi dubbi del popolo amaranto
L'organigramma della società si sta strutturando e la fiducia nel mister è immutata, anche se la squadra fin qui ha lasciato a desiderare e non solo sul piano del risultato
TweetSconfitta in coppa a L’Aquila, vittoria striminzita a Città di Castello, sconfitta con il Pontedera e ko con la Sangiovannese. Dieci giorni di risultati negativi che avrebbero in altri tempi innescato le prime polemiche e sollevato i primi dubbi da “botoli ringhiosi” quali siamo, sulla consistenza della squadra e sulla società tutta. Invece a parte le immancabili prese di posizione a priori di chi ha scelto (legittimamente sia chiaro) di stare comunque contro questa gestione, si respira un’aria di cauto ottimismo intorno al nuovo Arezzo 2015-2016. Sarà perché la squadra ispira fiducia negli uomini cardine, dal capitano Gambadori, già sul pezzo con grinta e determinazione fin dalle prime amichevoli a Cascia e con un dinamismo ed una corsa che fanno impallidire parecchi dei giovani del gruppo, al piede ispirato di Capece; a Feola; a Monaco che con il ritrovato Panariello (bentornato Aniello!!) e l’esperienza di Baiocco dovrebbe garantire il “verrou” difensivo, alla volitiva interpretazione tattica di Cori, aspettando gli estri di Tremolada sul quale staff tecnico e critici di altri lidi garantiscono per qualità ed inventiva e magari un’attaccante di peso e d’esperienza da affiancare alle giovani scommesse ora disponibili per la prima linea.
Sarà perché nonostante le voci di inizio estate di trattative per la cessione la società si sta strutturando progressivamente; gli accordi con le società delle vallate, la creazione di una rete di osservatori, lo sviluppo del centro de La Nave, la decisione di organizzare un proprio settore giovanile (anche se qui da fare c’è ancora tanto) la nomina di un Direttore Generale che assicuri una presenza ed una rappresentanza dei vertici societari sia in relazione alla squadra che in rapporto con la città e le istituzioni; l’attenzione nuova all’aspetto del marketing anche nel senso di un miglioramento dell’approccio relazionale e di accoglienza verso chi frequenta lo stadio.
Tutte cose che cominciano a dare una forma all’organigramma dell’Arezzo e che la forma possa diventare anche sostanza lo dimostrerebbe anche l’avvio della soluzione all’annoso problema dei campini che oggi dovrebbe trovare l’ufficialità dopo la “marcatura” di Lami all’amministrazione comunale.
Sarà infine perché in panchina siede ancora un uomo che ha saputo conquistare, al netto (e/o anche per effetto) delle colorite dichiarazioni verbali ormai trasformate in slogan dalla tifoseria, la fiducia di quello che lui stesso ama chiamare “il popolo amaranto”. Sappiamo bene quanto dalle nostre parti usi esser diffidenti e pronti a cercare il pelo nell’uomo, quanto l’aretino sia schivo e sospettoso e con quanto scetticismo fu accolta la scelta del nuovo tecnico a giugno dello scorso anno (io tra questi, mea maxima culpa per altro già più volte confessata) ; eppure Ezio Capuano ha conquistato tanti, quasi tutti e lo ha fatto applicando il metodo del lavoro continuo, inesauribile, spietato con gli altri ma prima di tutto con se stesso. Ci ha messo la faccia e continua a farlo, ha scommesso prima di tutto lui sulla squadra ed anche sulla città, sui suoi tifosi e sull’intera struttura societaria dell’Arezzo che continua a difendere a petto in fuori consapevole del ruolo da manager che gli è stato affidato e delle responsabilità che a lui fanno capo. Questa fiducia conquistata sul campo, allestendo una squadra di combattenti che ci ha trascinato e regalato momenti bellissimi continua ad essere un patrimonio importantissimo per mantenere l’ambiente unito. Le critiche al suo modo di schierare la squadra non sono mancate e non mancheranno, ma la logica con la quale spiega le sue scelte è difficilmente attaccabile e sopratutto, il campo gli ha dato fin qui ragione. Il 27 agosto uscirà il calendario, sapremo quando riassaporeremo le sfide di campanile e già cresce la voglia…
scritto da: Paolo Galletti, 14/08/2015
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