Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Luca e Alessio sulle nevi di Folgarida
NEWS

Severini e il progetto: "Giovani, introiti, centro sportivo"

Il presidente ribadisce la necessità di costruire un centro sportivo amaranto



La cordata romana che ha rilevato l’Atletico Arezzo dimostra di poter volare e costruire una realtà importante proprio nella città toscana, da troppo tempo lontana dai palcoscenici importanti. Il presidente Genesio Severini, noto commercialista della capitale, commenta questo avvio di campionato positivamente: «Mi ritengo soddisfatto perché vogliamo dare dimostrazione vigorosa del nostro progetto. Abbiamo rinnovato con ragazzi nuovi e ora bisogna aspettare. Evitando gli errori umani - il riferimento è alla partita contro la Sansovino persa a tavolino 3 a 0 per aver giocato 4 minuti con un under in meno - che capitano anche nella nostra squadra, potevamo fare qualcosa di meglio». Il futuro? «Noi vogliamo valorizzare i nostri giovani per dimostrare che sappiamo scegliere anche in questo campo e poi puntiamo al salto di categoria». Nonostante una struttura collaudata e solida come quella aretina che, oltre a Severini, accoglie nel CdA anche Francesco Anzalone, Sandro Felletti e l’attore Luca Zingaretti, il numero uno degli amaranto racconta le difficoltà del calcio di oggi: «La contrazione economica è evidente, a livello commerciale non si è prodotto neanche il 50% dello scorso anno. Possiamo lavorare su base personale finché si può, cercando il coinvolgimento locale. Io credo nella nostra professionalità, ma è necessario creare un centro sportivo commercialmente valido che porti un indotto diverso». Ma il braccio di ferro con l’amministrazione è il vero problema per il mondo dello sport: «Ho combattuto con l’amministrazione per la gestione dello stadio, ma non basta un impianto. È una situazione grave che non riusciamo a risolvere, il futuro del calcio va in questa direzione, ma noi siamo una realtà atipica. Ci alleniamo presso i campi della società Chimera, dovendo spostare ogni volta la logistica che di base si trova nello stadio. I magazzinieri fanno avanti e indietro e non si riesce a lavorare in tranquillità, perché organizzare questa transumanza porta via tempo positivo e serenità». Tutto questo, però impedisce ad Arezzo di avere anche un settore giovanile: «Un comune con 100mila abitanti non può regalare ai propri piccoli il sogno di indossare questa maglia. Credo sia una delle poche città, se non l’unica, ad avere certi numeri e a non avere le giovanili». La situazione è tutt’altro che in via di risoluzione: «Abbiamo chiesto al comune sia la possibilità di gestire un impianto, sia dei terreni in concessione per costruirne uno, ma la strada è ancora lunga».

www.professionecalcio.eu

scritto da: Fabiola Rieti, 14/10/2011