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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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NEWS

Punti cinque, lance rotte, astinenza da vittoria e cavalieri super. La Giostra dà i numeri

Domenica si corre la 130esima edizione del Saracino. Siamo andati a ripercorrere anni e anni di storia per scoprire le curiosità più incredibili: dalle prodezze di Donatino Gallorini a quelle di Alessandro Vannozzi, dalla vittoria di Santo Spirito del 1951 con appena 4 punti a quella di Colcitrone del 2000 con addirittura 51. E poi i periodi più lunghi di digiuno e lo spot migliore per tirare in piazza: nell'ultimo ventennio, chi è andato contro Buratto per terzo o quarto ha vinto più spesso



lancia a terra e punti zeroSi avvicina ad ampie falcate l’edizione numero 130 della Giostra del Saracino. La nostra amata Giostra, che essendo una manifestazione basata sui punteggi, permette a chi ne ha la voglia e la curiosità di sbizzarrirsi un po’ con qualche cifra e qualche curiosità. È quello che abbiamo provato a fare qui di seguito, senza la pretesa di essere completi, ma solo con la voglia di tirare fuori dalle fredde cifre qualche cosa di interessante.

 

IL POMODORO - Partiamo dai centri, innanzitutto. La Giostra dell’era moderna è caratterizzata da un numero sempre più elevato di giostratori che mirano al cosiddetto “pomodoro”, il cerchio rosso che si trova al centro del tabellone e che vale cinque punti. Non a caso, con la ragguardevole eccezione di Donatino Gallorini, che tra gli anni '30 e i '50 fu capace di colpire ben 9 volte il centro, quasi tutti gli altri cecchini sono giostratori del presente o del recente passato.

 

KING ALESSANDRO - Il “re” del punteggio pieno è il rossoverde Alessandro Vannozzi, capace di realizzare il fatidico 5 in ben 17 occasioni, seguito a distanza dal suo ex compagno di casacca Carlo Farsetti, che si è fermato a quota 11. L’unico altro giostratore in doppia cifra in questa categoria è il biancoverde Enrico Vedovini, terzo in graduatoria a quota 10. Buone le cifre anche di Martino Gianni ed Enrico Giusti (7 centri a testa), di Stefano Cherici e della “nuova leva” Elia Cicerchia, entrambi a quota 6 pomodori anneriti.

 

uno dei sei centri di Elia Cicerchia in GiostraCINQUE E CINQUE DIECI - Ma come spesso succede nella Giostra e non solo, la sorte si dimostra dotata di una certa ironia: nelle ultime due occasioni in cui una coppia di giostratori ha saputo centrare il 5+5, la lancia d’oro se n’è andata altrove. Nel giugno del 2011 i delusi furono Stefano Cherici ed Enrico Vedovini, che si videro superati dall’8+3 firmato Marco Cherici (4 e lancia rotta per lui) e Daniele Gori, e nel settembre 2012 furono appunto Farsetti e Vannozzi a totalizzare 10 punti, ma la lancia prese ancora una volta la via dei Bastioni, con Gianmaria Scortecci (3 e lancia spezzata) ed Elia Cicerchia (5). L’ultimo “5+5 e tutti a casa” risale quindi al settembre 2008, protagonisti ancora una volta Stefano Cherici ed Enrico Vedovini.

Ma il centro è comunque un fattore determinante negli ultimi anni. Nelle ultime 20 edizioni della Giostra, infatti, solo in tre occasioni ha vinto un quartiere che non abbia fatto almeno un centro: oltre al già citato 8+3 di Porta Santo Spirito del giugno 2011, è successo nel giugno 2006 e nel giugno 2010, ed entrambe le volte è stata Porta Sant'Andrea a portarsi a casa la lancia con un doppio quattro.

 

RECORD DA BATTERE, MA ANCHE NO - A titolo di curiosità, la giostra vinta col punteggio più basso è stata quella del 3 giugno 1951 (vittoria per Porta Santo Spirito con quattro punti totali), mentre quella col punteggio più alto è stata la “giostra infinita” del 3 settembre 2000, dove a Porta Crucifera dovettero totalizzare ben 51 punti per aggiudicarsi la lancia d’oro. Per chiudere il discorso dei centri (e aprirne un altro), il quartiere che da più tempo manca l’appuntamento con il pomodoro è Porta del Foro, il cui ultimo 5 risale a giugno 2011 ed è firmato Enrico Giusti. Porta del Foro che ha ad oggi aperta la seconda striscia più lunga di sempre di giostre senza vittorie (15), ancora molto distante dall’arcinoto record di Porta Santo Spirito (24). Per completezza, il digiuno più lungo per Porta Sant'Andrea è stato di 14 giostre senza vittorie, per Porta Crucifera 10.

 

animi tesi e polemiche sulla lizza, scene abituali ogni voltaGLI ULTIMI SARANNO I PRIMI - L’ordine di partenza, poi, sta diventando sempre più determinante per pianificare le strategie di gara. Limitandoci alle ultime 20 edizioni, gli spot di partenza più fortunati sono il terzo e il quarto (7 vittorie a testa), mentre il più infausto è il secondo (solo 2 vittorie nelle ultime 20 giostre). Va un po’ meglio al quartiere che apre la piazza, che si è portato a casa la lancia in 4 occasioni. Poter giostrare sapendo i punteggi degli altri, insomma, garantisce un vantaggio importante sugli avversari (anche se alla lunga il dato complessivo, basato sui risultati di 127 delle 129 giostre, parla di 30 vittorie per il primo quartiere sceso in lizza, 32 per il secondo, 31 per il terzo, 34 per il quarto, quindi un sostanziale equilibrio).

 

VITTORIE E DELUSIONI - C’è un’ultima cosa, infine, da rilevare, ed è l’andamento delle vittorie per quartiere. Se tirassimo una ipotetica riga a metà dell’albo d’oro della Giostra, noteremmo come nella prima parte Porta Santo Spirito fa la parte del leone, con 20 vittorie nelle prime 65 edizioni, Porta Crucifera segue con 19, Porta del Foro è a quota 13 e Porta Sant’Andrea chiude con 12. Situazione opposta per il quartiere di Via delle Gagliarde, che spicca nella seconda parte dell’albo d’oro con ben 22 vittorie nelle successive 64, seguita da Porta Crucifera con 18 lance, Porta del Foro con 13 e Porta Santo Spirito con 11. A giocarsi la testa della classifica, però, ci sono state quasi sempre Porta Santo Spirito e Porta Crucifera, con un testa a testa andato avanti dal 1937 al 1952 con i gialloblù che andavano in vantaggio e i rossoverdi che li riprendevano, testa a testa che ha visto Colcitrone prevalere poi negli anni '50 con 7 vittorie su 13 edizioni, con la Colombina che riusciva a completare la rimonta negli anni '60 (5 vittorie su 11) e il sorpasso nei '70 (4 vittorie in 12 edizioni), mantenendo la testa della classifica delle vittorie fino al 1988, anno del controsorpasso rossoverde. E proprio dal 1988 la rastrelliera di Palazzo Alberti è quella più affollata.

 

IL BROCCO FA CRACK - Curiosità nella curiosità: Porta Crucifera è il quartiere che ha al suo attivo il minor numero di lance spezzate (4), preceduta sia da Porta Sant'Andrea (6) che da Porta Santo Spirito (8) e Porta del Foro (8). Una classifica rovesciata rispetto a quella delle lance vinte, come a voler ribadire che la dea bendata, da sola, non basta.

 

scritto da: Roberto Gennari, 03/09/2015





Giostra del Saracino #vivilagiostra

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