SERIE D GIRONE E - 1a giornata
Flaminia | 4 set | 15 | Livorno |
Gavorrano | 4 set | 15 | Tau Altopascio |
Ghiviborgo | 4 set | 15 | Ponsacco |
Orvietana | 4 set | 15 | Arezzo |
Poggibonsi | 4 set | 15 | Grosseto |
Sangiovannese | 4 set | 15 | Ostiamare |
Seravezza | 4 set | 15 | Città di Castello |
Trestina | 4 set | 15 | Pianese |
Terranuova | 4 set | 15 | Montespaccato |
Di Tacchio in forse, Gattuso pensa al 4-4-2. Il Pisa si presenta a punteggio pieno
Finora due vittorie su due per i nerazzurri, che domani al Comunale affronteranno la prima trasferta del campionato. Dall'estate piena di incertezze, con il passaggio della maggioranza da Battini a Lucchesi, a un mercato con grandi colpi e all'obiettivo promozione. La squadra dell'ex campione del mondo, subentrato a Favarin, ha qualità in avanti ma soffre se attaccata in velocità
TweetDomani al Comunale va di scena uno dei derby più attesi dell’intera stagione, quello contro il Pisa. I nerazzurri in classifica hanno 6 punti grazie alle vittorie su Prato e Ancona, ma con una partita in meno (quella non disputata contro il Teramo).
Il Pisa è reduce dal quinto posto del campionato scorso, deludente rispetto alle attese di inizio stagione, che ha impedito di accedere ai play-off. Nelle ultime giornate in panchina c'era Christian Amoroso, terzo allenatore dopo Braglia e Pillon.
In agosto, dopo un’estate travagliata in cui si paventava addirittura il rischio di non iscriversi al campionato, la società è passata di mano: da Carlo Battini, uno degli artefici della rinascita del 2009, a Fabrizio Lucchesi, ex dirigente di Roma, Fiorentina e dello stesso Pisa, che ha acquistato l’80% delle quote della società, diventandone anche presidente.
La prima mossa dopo il suo insediamento, è stata la sostituzione dell’allenatore Giancarlo Favarin, che aveva guidato la squadra durante la preparazione e nelle sfide di Coppa Italia con Sestri Levante e Salernitana, esonerato in favore di Gennaro Gattuso.
Negli ultimi giorni di mercato la società si è scatenata portando a termine acquisti importanti come quelli di Lupoli dal Frosinone, Cani dal Catania, Mannini dal Lecce e Di Tacchio dall’Entella. Gattuso, ex campione del mondo, domani dovrebbe schierare i suoi con un offensivo 4-3-3, anche se nel secondo tempo della sfida con l’Ancona è passato a un più coperto 4-4-2.
In porta ci sarà Bacci, classe ’95, cresciuto nel vivaio della Fiorentina, mentre la linea difensiva dovrebbe vedere a sinistra Dávid Forgács, under 21 ungherese scuola Atalanta, preferito in questa inizio stagione a Fautario, ex Como, a lungo obbiettivo di mister Capuano. A destra uno tra il giovane, anch’esso under 21, Golubović, serbo classe ’94 arrivato dalla Roma dopo l’esperienza di Pistoia, o il più esperto Dicuonzo, che contro i dorici ha dato forfait per un risentimento muscolare. La coppia centrale sarà formata da capitan Rozzio, classe ’92, alla quarta stagione sotto la torre, e dall’ex Real Vicenza Dario Polverini, in un reparto che vede tra gli altri l’ex amaranto Crescenzi, a rischio per alcune noie muscolari, e l’esperto, ex Novara, Lisuzzo.
I dubbi di formazione per Rino Gattuso saranno soprattutto a centrocampo, perché lo schermo centrale Di Tacchio è in forte dubbio a causa di una fastidiosa fascite plantare, che lo ha costretto sabato scorso ad abbandonare il campo dopo solo venti minuti. In caso di forfait dentro Sanseverino, proprietà Palermo, la scorsa stagione al Savoia, affiancato da Matteo Ricci, mancino scuola Roma, tra i migliori contro l’Ancona, e Verna, in gol con il Prato, arrivato dal Lanciano. Se Gattuso optasse per il centrocampo a quattro, ci sarebbe la possibilità di vedere in campo dal primo minuto Daniele Mannini, ex di Lecce, Brescia e Siena, alla terza esperienza con la maglia della squadra della sua città, con conseguente allargamento sulla fascia di Sanseverino, in un reparto completato dal giovane Maresca, ex Teramo.
L’attacco privo dello squalificato Cani, match winner nel turno precedente, avrà come riferimento Arturo Lupoli, in gol contro il Prato, attaccante con molte presenze in A e in B, che in carriera non ha mantenuto le promesse di gioventù, quando lasciò appena sedicenne Parma per accasarsi all’Arsenal. In caso di tridente sarà affiancato da Starita, prelevato dalla Pro Vercelli , mentre l’altro attaccante uscirà dal ballottaggio tra Antonio Montella, ex Lamezia, Diego Peralta, argentino classe ’96 arrivato dalla Fiorentina, e l’uruguagio Lores, lo scorso anno diviso tra Vicenza e Varese.
Per l'Arezzo sarà una partita difficile da affrontare contro una squadra che dovrebbe competere per la vittoria del campionato e che dispone di ottime individualità per la categoria. Il Pisa finora ha dato prova di essere organizzato, con un buonissimo gioco d’attacco soprattutto grazie agli esterni offensivi. In evidenza Starita, abile nell’uno contro uno. Da tenere d’occhio Lupoli, bravo negli ultimi 16 metri, ma peserà e non poco l’assenza di Cani, terminale offensivo della squadra nerazzurra.
Gattuso ha anche a a disposizione centrocampisti di corsa e sostanza come Ricci e Verna, bravo palla al piede, pericoloso nelle incursioni e dotato di un discreto piede, che si integrano bene con il più possente e tecnico Di Tacchio, e una panchina con giocatori importanti come Mannini, Montella e Lisuzzo che sarebbero titolari in molte squadre di Lega Pro.
Formazione mediamente giovane, tosta dal punto di vista caratteriale, come era del resto il suo allenatore in campo, il Pisa ha il morale alto dopo le due vittorie casalinghe consecutive. Per mettere in difficoltà i nerazzurri bisognerà attaccarli in velocità, vista la stazza fisica dei difensori, sfruttando le incertezze palesate in questo inizio stagione dal reparto.
Il derby torna al Comunale dopo quasi 12 anni: l’ultimo precedente risale al 14 dicembre 2003, quando gli amaranto allora guidati da Mario Somma, impattarono per 1-1: vantaggio di Gelsi su rigore e pareggio ospite, sempre dal dischetto, di Ambrosi.
scritto da: Mauro Guerri, 25/09/2015
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